Se vedi queste nuvole a forma di "bolla" in cielo, cerca riparo: preannunciano condizioni meteo molto avverse

Le nuvole a forma di bolla, note come "mammatus", sono tanto belle quanto pericolose. La loro presenza può essere il preludio a violenti temporali, grandine o persino tornado.

Le nubi di questo tipo sono tra le più spettacolari che esistano.

Il termine mammatus proviene dal latino e si riferisce alla somiglianza con la “mammella” umana, in riferimento alla loro caratteristica forma arrotondata, che pende dalla base di alcune nubi temporalesche, creando immagini a volte surreali.

Queste curiose bolle d’aria, che sembrano bolle sospese nel cielo, possono estendersi per chilometri e rappresentano uno degli spettacoli atmosferici più impressionanti e fotogenici.

A differenza delle nubi comuni che si sviluppano verso l’alto, le mammatus si formano verso il basso, spesso pendendo dall’incudine o dalla base di una nube cumulonimbus, la grande struttura verticale associata ai temporali.

Come si formano le nubi mammatus

La loro origine è legata all’instabilità e alle differenze di temperatura all’interno della nube: quando l’aria fredda e umida della parte superiore del cumulonimbus scende bruscamente verso strati più caldi e secchi, si producono condensazioni che generano quelle protuberanze o “bolle” così caratteristiche.

In altre parole, sono il risultato visibile di correnti discendenti di aria fredda cariche di cristalli di ghiaccio e gocce d’acqua: questo intenso movimento verticale è un chiaro segnale di attività convettiva estrema, motivo per cui le mammatus sono spesso accompagnate da temporali molto attivi, fulmini e grandine.

Cosa annunciano le nubi mammatus

Vedere le mammatus nel cielo è quasi sempre un segnale di allerta meteorologica, anche se possono comparire subito dopo il passaggio del temporale o in altri tipi di nubi in situazioni senza forte instabilità. Tuttavia, in generale, la loro presenza indica che l’atmosfera è ancora molto instabile.

Quando pendono dai cumulonimbus, queste nubi sono spesso associate ai seguenti fenomeni:

  • Temporali elettrici intensi.

  • Grandinate di grande dimensione.

  • Forti raffiche di vento.

  • Tornado o downburst nei casi più estremi.

In Italia è più probabile osservarle durante i mesi primaverili ed estivi, ma sempre più spesso compaiono anche all’inizio dell’autunno, quando i temporali convettivi sono frequenti, specialmente nella Pianura Padana, nel Centro Italia, lungo la costa tirrenica e in alcune aree interne del Sud e delle Isole.

Differenze rispetto ad altre nubi

A prima vista, le nubi mammatus possono ricordare formazioni di tipo altocumulo o stratocumulo, soprattutto quando il cielo è coperto e l’umidità è elevata. Tuttavia, esistono differenze tecniche evidenti che permettono di distinguerle facilmente.

Mentre gli altocumuli e gli stratocumuli si sviluppano in modo orizzontale e stabile, le mammatus presentano una struttura verticale invertita, con protuberanze o “sacche” rotondeggianti che pendono verso il basso dalla base di una nube madre, generalmente un cumulonimbus con incudine.

Inoltre, le mammatus sono associate a processi convettivi intensi e atmosfere instabili, a differenza delle nubi di tipo stratiforme, più tipiche di situazioni di stabilità atmosferica o di fronti caldi. Secondo la classificazione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), le mammatus sono considerate una varietà accessoria e non un tipo principale di nube.

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Possono comparire, sebbene con minor frequenza, anche sotto cirri o altostrati, soprattutto quando gli strati alti dell’atmosfera sono molto umidi e si verificano gradienti del vento (wind shear), cioè variazioni di direzione o velocità del vento con la quota.