Se vedi queste nuvole a forma di "bolla" in cielo, cerca riparo: preannunciano condizioni meteo molto avverse
Le nuvole a forma di bolla, note come "mammatus", sono tanto belle quanto pericolose. La loro presenza può essere il preludio a violenti temporali, grandine o persino tornado.

Il termine mammatus proviene dal latino e si riferisce alla somiglianza con la “mammella” umana, in riferimento alla loro caratteristica forma arrotondata, che pende dalla base di alcune nubi temporalesche, creando immagini a volte surreali.
A differenza delle nubi comuni che si sviluppano verso l’alto, le mammatus si formano verso il basso, spesso pendendo dall’incudine o dalla base di una nube cumulonimbus, la grande struttura verticale associata ai temporali.
Come si formano le nubi mammatus
La loro origine è legata all’instabilità e alle differenze di temperatura all’interno della nube: quando l’aria fredda e umida della parte superiore del cumulonimbus scende bruscamente verso strati più caldi e secchi, si producono condensazioni che generano quelle protuberanze o “bolle” così caratteristiche.
Unworldly 𝗠𝗮𝗺𝗺𝗮𝘁𝘂𝘀 𝗖𝗹𝗼𝘂𝗱𝘀 looming over Córdoba, Argentina this weekend!
— Nash Rhodes (@NashWX) November 17, 2021
Videos sent in by: Picka Bel #weather #stormhour #storm #nature pic.twitter.com/qzdCNWvBJD
In altre parole, sono il risultato visibile di correnti discendenti di aria fredda cariche di cristalli di ghiaccio e gocce d’acqua: questo intenso movimento verticale è un chiaro segnale di attività convettiva estrema, motivo per cui le mammatus sono spesso accompagnate da temporali molto attivi, fulmini e grandine.
Cosa annunciano le nubi mammatus
Vedere le mammatus nel cielo è quasi sempre un segnale di allerta meteorologica, anche se possono comparire subito dopo il passaggio del temporale o in altri tipi di nubi in situazioni senza forte instabilità. Tuttavia, in generale, la loro presenza indica che l’atmosfera è ancora molto instabile.
Quando pendono dai cumulonimbus, queste nubi sono spesso associate ai seguenti fenomeni:
Temporali elettrici intensi.
Grandinate di grande dimensione.
Forti raffiche di vento.
Tornado o downburst nei casi più estremi.
In Italia è più probabile osservarle durante i mesi primaverili ed estivi, ma sempre più spesso compaiono anche all’inizio dell’autunno, quando i temporali convettivi sono frequenti, specialmente nella Pianura Padana, nel Centro Italia, lungo la costa tirrenica e in alcune aree interne del Sud e delle Isole.
Differenze rispetto ad altre nubi
A prima vista, le nubi mammatus possono ricordare formazioni di tipo altocumulo o stratocumulo, soprattutto quando il cielo è coperto e l’umidità è elevata. Tuttavia, esistono differenze tecniche evidenti che permettono di distinguerle facilmente.
Mammatus Clouds, one of the rarest weather phenomena.. pic.twitter.com/wiLggA3zDn
— Ryan | Nomados (@RyanNomados) April 3, 2015
Mentre gli altocumuli e gli stratocumuli si sviluppano in modo orizzontale e stabile, le mammatus presentano una struttura verticale invertita, con protuberanze o “sacche” rotondeggianti che pendono verso il basso dalla base di una nube madre, generalmente un cumulonimbus con incudine.
Inoltre, le mammatus sono associate a processi convettivi intensi e atmosfere instabili, a differenza delle nubi di tipo stratiforme, più tipiche di situazioni di stabilità atmosferica o di fronti caldi. Secondo la classificazione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), le mammatus sono considerate una varietà accessoria e non un tipo principale di nube.
Possono comparire, sebbene con minor frequenza, anche sotto cirri o altostrati, soprattutto quando gli strati alti dell’atmosfera sono molto umidi e si verificano gradienti del vento (wind shear), cioè variazioni di direzione o velocità del vento con la quota.