Le sorprendenti abilità del merlo acquaiolo, tuffatore provetto nei nostri corsi d'acqua

Inclinando la testa verso il basso e piegando il dorso verso l’alto e le ali aperte l’uccello si tuffa contro la corrente e per questa posizione del corpo viene spinto verso il fondo in cerca di cibo.

Merlo acquaiolo.
Un bellissimo esemplare di merlo acquaiolo lungo un corso d'acqua.

Il merlo acquaiolo, nome scientifico Cinclus cinclus, conosciuto anche come passero tuffatore, è un simpatico uccello passeriforme della famiglia dei Cinclidae, che frequenta i corsi d’acqua del nostro continente. Scoperto a metà del 700 questo piccolo uccello è molto difficile da avvistare e fotografare.

Eppure in molte parti d’Europa rappresenta una vera e propria icona. Difatti il merlo acquaiolo rappresenta l'uccello nazionale della Norvegia. Per gli ornitologi questa specie è un indicatore sensibile dello stato di salute dei nostri fiumi e torrenti. La sua presenza indica la presenza di una ottima qualità delle acque.

Le aree di nidificazione

Il merlo acquaiolo è un uccello sia stanziale o migratore a breve distanza. In Europa è diffuso soprattutto lungo i corsi d’acqua delle principali catene montuose, dalla Scandinavia fino ai monti della Grecia e della Sicilia nord-orientale.

In Italia è diffuso sia lungo i corsi d’acqua alpini che appenninici, rimasti pressochè incontaminati rispetto le attività antropiche prodotte dall’uomo. Attualmente questa specie è minacciata dalle sistemazioni idraulico-forestali e dalle rettificazioni dei fiumi, ma soprattutto dall’inquinamento dell’acqua.

Nelle aree dove si è sensibilmente migliorato il sistema di depurazione delle acque, vedi l’esempio del Trentino, il merlo acquaiolo è tornato a frequentare gran parte dei corsi d’acqua. La sua presenza indica acque salubri.

Merlo acquaiolo.
Un esemplare di merlo acquaiolo mentre imbocca un pullo nelle vicinanze del nido.

Al di fuori del periodo riproduttivo l’uccello vive solitario ed occupa per una buona parte dell’anno lo stesso tratto del torrente, mantenendo un atteggiamento molto territoriale nei confronti di altri esemplari. Quando arriva l’inverno alcuni esemplari possono compiere delle migrazioni a corto raggio, spostandosi verso le zone vallive, dove le temperature si mantengono meno rigide.

Un tuffatore provetto

Il particolare piumaggio, molto folto rispetto ad altri uccelli della sua stessa famiglia, gli permette di incrementare l’effetto isolante. Con un secreto oleoso prodotto nella glandola del codrione vengono inoltre impermeabilizzate le piume diventando idrofughe.

Le narici alle base della parte superiore del becco e gli orecchi esterni possono essere racchiuse con delle membrane protettive, si tratta di un adattamento anatomico questo al tuffo sottacqua.

Le ali corte e arrotondate si prestano come remi per il nuoto sottacqua. I muscoli attorno agli occhi sono molto sviluppati e permettono la vista durante le immersioni. Le dita dei piedi sono potenti e muniti di artigli acuti permettendo di aggrapparsi ai ciottoli viscidi e di staccarsi di slancio.

Al contrario di quasi tutte le specie ornitiche le ossa del merlo acquaiolo al loro interno non sono cave, ma ripiene di midollo osseo aumentando così il peso specifico. Si è visto pure come questo uccello, malgrado le piccole dimensioni, sia capace di sfruttare con una certa abilità la corrente del fiume per tuffarsi.

Inclinando la testa verso il basso e piegando il dorso verso l’alto e le ali aperte l’uccello si tuffa contro la corrente e per questa posizione del corpo viene spinto verso il fondo.

Qui cammina abilmente sempre contro la corrente come se stesse camminando su un prato, rivoltando col becco le pietruzze in cerca di larve di insetti, molluschi ed altre piccole prede.

Modificando leggermente la posizione del corpo viene successivamente a galla come un tappo di sughero. Nuotando in superficie raccoglie gli insetti che galleggiano sull’acqua. Questi movimenti natatori sono abbastanza impacciati perché il merlo acquaiolo non possiede palme dei piedi.

Alcuni caratteri distintivi

Il merlo acquaiolo è più piccolo del merlo. Si riconosce per il suo piumaggio bruno e grigio scuro nelle parti superiori e sul ventre, bianco sul petto e per il volo in cui batte rapidamente le ali e si tiene basso sul livello dell’acqua. Non esiste dimorfismo sessuale.

Merlo acquaiolo.
Inclinando la testa verso il basso e piegando il dorso verso l’alto e le ali aperte l’uccello si tuffa contro la corrente e per questa posizione del corpo viene spinto verso il fondo.

Per buona parte del tempo il merlo acquaiolo si posiziona su grossi sassi sporgenti nel mezzo del torrente, muovendo su e giù le gambe. Tuffandosi riesce a immergersi fino ad una profondità di 1,5 metri per una distanza misurata fino a 20 m. Uccelli adulti si tuffano per 5-10 secondi, ma sono stati osservati periodi di immersione fino al mezzo minuto.

Alimentazione e riproduzione

L’alimentazione del merlo acquaiolo è costituita principalmente da insetti acquatici e delle loro larve, ma anche di molluschi e piccoli crostacei. L’uccello li recupera rivoltando con il becco il pietrame subacqueo.

Il nido si presenta a forma sferico, costruito da pezzi di piante graminacee e muschi a tettoia con un ingresso rivolto verso l’acqua. È situato tra le radici degli alberi, nelle cavità dei muri, sotto i ponti e a volte anche nelle pareti rocciose, dietro una cascata. Un modo per proteggere i pulli da eventuali predatori. All’interno il nido è imbottito di foglie secche e talvolta viene utilizzato per più anni.

La costruzione del nido è lavoro della femmina. Le 3-6 uova di colore bianco vengono incubate per ca. 16 giorni esclusivamente dalla femmina. Tutti i due genitori si danno alla ricerca del cibo. I piccoli si involano a 20-24 giorni di vita. Spesso vengono portate a termine due covate all’anno.