Pesa solo pochi grammi ma il suo è uno dei canti più potenti nei boschi europei

Alla distanza di un metro la voce di questo uccello indigeno raggiunge una potenza sonora di ben 90 decibel, intensità simile a quella emessa da un martello pneumatico.

Scricciolo comune nel bosco
E’ dotato di un canto molto potente, in grado di richiamare l’attenzione verso di sé.

Lo scricciolo, nome scientifico Troglodytes troglodytes, è sicuramente uno dei più piccoli uccelli d’Europa è al tempo stesso anche uno dei più chiassosi. E’ dotato di un canto molto potente, in grado di richiamare l’attenzione verso di sé. Passa gran parte della sua vita nel fitto del sottobosco e si sposta piuttosto saltellando che volando attraverso i cespugli e le cataste di ramaglia.

Per costruire i suoi nidi di forma sferica, lo scricciolo ha bisogno di folte siepi e della presenza di legno morto caduto a terra in bosco. Il suo habitat ideale è costituito da foreste naturali nelle quali è presente un'alta percentuale di legno morto. In Europa e in Italia popola le fitte aree boscose, con clima perennemente umido.

Un canto potentissimo

Come abbiamo già detto una delle sue caratteristiche principali è proprio il canto, molto forte e melodioso. Già sul finire di febbraio la melodia dello scricciolo diventa protagonista indiscussa dei nostri boschi. I maschi adulti si apprestano a difendere il territorio da eventuali intrusi.

Alla distanza di un metro la voce di questo uccello indigeno raggiunge una potenza sonora di ben 90 decibel, intensità simile a quella emessa da un martello pneumatico.

Il volume sonoro sembra smentire il fatto che lo scricciolo è in realtà uno dei più piccoli uccelli presenti in Europa. Solo il regolo comune (Regulus ignicapilla) e il fiorrancino (Regulus ignicapilla) sono più piccoli. Il suo nome evocativo, il suo aspetto audace e la sua minuscola taglia fanno dello scricciolo una delle nostre specie di uccelli più popolari e conosciute.

Uccello piccolo molto schifo

Incontrare o osservare da vicino uno scricciolo durante una passeggiata nel bosco è veramente arduo. Malgrado sia un uccello comunissimo in molte regioni italiane.

Questo perché questa specie si trattiene in postazioni vicine al suolo, per poi arrampicarsi nel sottobosco, dove trova rifugio dalle intemperie. Dotato di un becco piuttosto appuntito e leggermente ricurvo, va alla ricerca di ragni, opilionidi, falene, mosche e altri insetti.

In primavera, quando il fogliame non è ancora pienamente dischiuso e lo scricciolo è nel suo periodo di parata nuziale, le probabilità di riuscire ad osservarlo sono maggiori. A volte, abbandona per un attimo i cespugli iniziando a diffondere il suo canto, emesso scuotendo a sinistra e a destra la piccola testa.

Scricciolo
Il volume sonoro sembra smentire il fatto che lo scricciolo è in realtà uno dei più piccoli uccelli presenti in Europa, può superare i 90 decibel

La sua coda eretta verso l’alto, il suo piumaggio color bruno, contrassegnato da bande trasversali scure disposte sul dorso e da una fascia chiara situata sopra agli occhi, sono caratteristiche che, assieme alla sua taglia assai minuta, rendono lo scricciolo abbastanza riconoscibile, rispetto ad altri uccelli dalla taglia minuta.

Le ali corte e arrotondate non fanno dello scricciolo un grande volatore, permettendogli di percorrere tratte piuttosto brevi, anche se alcuni esemplari sono pure dei migratori. Le lunghe zampette sono provviste di dita altrettanto lunghe, dotate di forti artigli, con i quali lo scricciolo riesce ad arrampicarsi agevolmente anche su tronchi d'albero verticali.

Aree di diffusione

Lo scricciolo è suddiviso in numerose sottospecie, diffuse tra il Nord America, l'Europa, la Russia, fino al Giappone, nella fascia tra le coste del Mare del Nord e nel Mar Baltico fino alle Alpi e ai Carpazi. Nell’Europa centrale lo scricciolo ha indole piuttosto sedentaria ed è un migratore facoltativo.

Gli scriccioli che vivono nella Scandinavia, nei Paesi baltici e nella Russia, invece, migrano in autunno verso regioni più calde, analogamente alle popolazioni presenti nei boschi di Alpi e Appennini, che tendono a spostarsi verso le quote più basse.

Nonostante le sue piccole dimensioni gli ornitologi hanno scoperto come il piccolo scricciolo sia in grado, durante le migrazioni, di percorrere in volo distanze da 40 a 50 chilometri al giorno. Il record per la più lunga distanza percorsa in volo da uno scricciolo è stata testimoniata da un uccello inanellato a Gotland (sud della Svezia) e che in seguito è stato ritrovato nel sud della Spagna, a 2.800 chilometri di distanza.

Uccelli europei
La sua coda eretta verso l’alto, il suo piumaggio color bruno, contrassegnato da bande trasversali scure disposte sul dorso, lo rendono abbastanza riconoscibile.

Questo uccello vive per più in boschi misti o di latifoglie ricchi di vegetazione accessoria (sottobosco) nei quali l’umidità del suolo è elevata. La presenza di legno morto è importante, tenuto conto che esso ama costruire il proprio nido all’interno di cataste di ramaglia, nei sistemi radicali di alberi sradicati, oppure tra i rami o nelle cavita di tronchi d'albero e di ceppaie.

Se si lascia un angolo di habitat naturale all’interno del proprio giardino, non è raro riuscire ad osservare lo scricciolo anche all’interno delle aree abitate, e addirittura assistere alla nidificazione.

In primavera e in estate lo scricciolo vive soprattutto all’interno delle foreste, durante l’inverno molti individui di questa specie tendono a cambiare il loro habitat. Diversi cercano degli ambienti acquatici, dove anche nella stagione fredda si trovano un sacco di insetti. Molto apprezzate in inverno sono ad esempio le paludi, soprattutto dove sono presenti dei canneti.

Ma è possibile osservarlo anche nelle aree abitate, per esempio nei pressi dei siti di compostaggio, dove riesce a trovare ancora di che nutrirsi. E’ stato inoltre scoperto che in inverno alcuni scriccioli possano raggrupparsi fra loro, scaldandosi fra loro. Se l’inverno è particolarmente rigido, anche i maschi che di solito sono particolarmente aggressivi nella difesa del loro territorio, tendono a tollerare la presenza di altri esemplari.

Fase di nidificazione

Subito dopo la colonizzazione del proprio territorio, in primavera i maschi iniziano a costruire diversi nidi in forma grezza, all’interno dei quali cercano di attirare le femmine tramite il proprio vigoroso canto. Come materiali da costruzione essi utilizzano muschio, foglie secche, steli, rametti e piccole radici.

Essi vengono impiegati allo stato umido, cosicché tendono ad indurirsi allorquando divengono secchi, conferendo la necessaria resistenza all’intero nido. I nidi di forma sferica vengono costruiti vicino il suolo, tra la vegetazione folta, oppure tra le ceppaie di alberi caduti o sotto alle radici di ceppaie erose dall’acqua situate lungo le sponde dei corsi d’acqua.

Scricciolo
Incontrare o osservare da vicino uno scricciolo durante una passeggiata nel bosco è veramente arduo. Malgrado sia un uccello comunissimo in molte regioni italiane.

Un solo maschio deve possedere almeno due o tre nidi per riuscire ad attirare una femmina. In alcune occasioni sono necessari fino a 12 nidi. Il maschio presenta alla femmina uno dei nidi, volando al di sopra di esso e infilandovi dentro la propria testa, mentre sta cantando. Solo quando la femmina mostra il proprio interesse verso il nido prescelto, avviene l’accoppiamento.

A quel punto è la femmina che si occuperà del nido prescelto, riempendole di piume e paglia, prima di depositare le uova. Dopo 13 o 15 giorni i piccoli fuoriescono dal guscio, rimanendo poi ancora 19 giorni all’interno del nido, prima di involarsi. Il maschio tende a trattenersi prevalentemente nei pressi del nido, anche se alimenta la femmina solo raramente.

La coppia rimane unita volando e pernottando insieme in uno dei nidi prescelti ancora per al massimo 18 giorni dopo che tutti gli uccellini hanno abbandonato il nido.