L'affascinante 'street view' geologico per viaggiare nella storia geologica delle Dolomiti

Alla scoperta della storia geologica delle Dolomiti con gli scarponi ai piedi o grazie a un viaggio virtuale, una sorta di "Street View" geologico di queste montagne patrimonio dell'umanità.

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Le Tre Cime di Lavaredo, uno dei luoghi più famosi delle Dolomiti.

Scoprire le Dolomiti, montagne patrimonio dell’umanità, attraverso un’esperienza interattiva, alla portata di tutti, o con un lungo percorso escursionistico diviso in 47 tappe.

È ciò che offre il Dolomites World Heritage Geotrail, che oltre a presentare un percorso a piedi offre anche una sorta di "street view" geologico che permette di “leggere” in modo semplice e multimediale la geologia delle Dolomiti, in un viaggio lungo le ere geologiche che hanno plasmato questo territorio unico al mondo, situato sulle Alpi italiane.

Viaggio alla scoperta della geologia delle Dolomiti: con gli scarponi o via Internet

Il Dolomites World Heritage Geotrail è un’esperienza interattiva alla scoperta della geologia delle Dolomiti. Gli eventi che si sono susseguiti negli ultimi 300 milioni di anni hanno lasciato la propria traccia nelle rocce e nelle forme di queste montagne, facendo di esse un meraviglioso libro che bisogna imparare a leggere per conoscere il passato del nostro pianeta.

La geologia e il paesaggio delle Dolomiti sono così significativi che nel 2009 l’UNESCO ha iscritto queste montagne nella lista del Patrimonio Mondiale. Con il Dolomites World Heritage Geotrail, si legge sul sito ufficiale, si può esplorare la geologia delle Dolomiti in due modi. Si possono mettere gli scarponi ai piedi e seguire il percorso escursionistico di 47 tappe, oppure fare un viaggio nel tempo scegliendo uno dei tre percorsi tematici virtuali.

Percorso a piedi

Le 47 tappe sono raggruppate in 15 sezioni, dalla A alla O: in ciascuna sezione si possono consultare le indicazioni tappa per tappa e soprattutto i Geostop, momenti di sosta dove si possono osservare particolari fenomeni geologici e scoprirne i segreti. Qui si può trovare il percorso e maggiori dettagli.

Viaggio virtuale nel tempo

Con questo strumento, si potrà viaggio indietro di milioni di anni nella storia geologica delle Dolomiti. Una linea del tempo permette di orientarsi tra le varie fasi dell’evoluzione di questi gruppi montuosi delle Alpi. Dopo aver cliccato sugli elementi attivi della linea del tempo si accede a fotografie sferiche che permettono di approfondire ciascun episodio ed esaminare le tracce che esso ha lasciato nel paesaggio.

Il Dolomites World Heritage Geotrail è un’esperienza interattiva alla scoperta della geologia delle Dolomiti.

Il portale è nato da un lavoro di squadra senza precedenti, che ha coinvolto tutti i territori oggetto del riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale con il prezioso coordinamento della Rete del Patrimonio Geologico della Fondazione Dolomiti UNESCO.

I partner istituzionali del progetto sono, in ordine alfabetico, il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, il Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, il Servizio ecologia della Provincia di Belluno, il Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento, il Servizio pianificazione paesaggistica, territoriale e strategica della Regione autonoma Friuli – Venezia Giulia, la Sezione geologia della Regione del Veneto e l’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige.

Il portale è promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco, l’ente di cui la Provincia autonoma di Trento è socio fondatore.

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I paesaggi delle Dolomiti sono famosi in tutto il mondo.

“Il Geotrail – afferma Mario Tonina, vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, nonché componente del cda della Fondazione – è un’iniziativa importante per far conoscere la bellezza del paesaggio delle Dolomiti e i suoi aspetti di natura scientifica.

Un progetto che nasce dal lavoro avviato dalla rete del Patrimonio Geologico, nell’ambito della Fondazione, che conta quasi una ventina di esperti coordinati dai tecnici della nostra Provincia. Ci auguriamo – aggiunge Tonina – che il portale possa essere navigato e visitato da tutta la cittadinanza. E che ci consenta di guardare al nostro territorio apprezzandone ancora meglio l’inestimabile valore e aiutandoci ad averne cura.

Lo strumento è a disposizione di tutti e anche dei più giovani, che sono i protagonisti delle sfide per la conservazione del patrimonio ambientale” aggiunge Tonina, che ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questa preziosa e partecipata iniziativa.