L’antico sentiero dei briganti tra Lazio e Abruzzo: trekking panoramico nella storia

Il Cammino dei Briganti è un viaggio nella natura selvaggia attraverso una terra di confine: 100 km da percorrere a piedi o in bici, sulle orme di donne e uomini che scelsero la libertà

Cammino dei Briganti - trekking
Il Lago della Duchessa, una delle tappe più belle lungo il Cammino dei Briganti

Tra Abruzzo e Lazio, su quello che una volta era il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, si trovano boschi e valli che il tempo ha cambiato solo in minima parte. Qui, centocinquanta anni fa, vivevano i briganti in clandestinità perché si opponevano all’invasione dei Sabaudi, che costringevano la popolazione ad arruolarsi nel loro esercito.

Il sentiero che attraversa quello che era il loro territorio ne ha conservato anche il nome e così oggi il Cammino dei Briganti permette a tutti di immergersi non solo nella natura rigogliosa di questo angolo d’Italia, ma anche nella sua cultura, con diciotto borghi da visitare lungo il tragitto.

Il Cammino dei Briganti, una settimana tra storia e natura

Il Cammino dei Briganti è un percorso ad anello che inizia e finisce nel borgo di Sante Marie, in provincia de L’Aquila. Tra gli 800 e i 1300 metri di quota, è un tragitto che presenta dei dislivelli moderati, il ché lo rende adatto anche a camminatori molto giovani o ancora poco esperti.

Con i suoi 100 km, non è particolarmente lungo, ma chi questo cammino lo ha creato, percorso e amato, consiglia tappe brevi per apprezzare al meglio questo territorio con i suoi silenzi, i suoi paesaggi e l’accoglienza dei suoi abitanti.

Tra la Val de Varri, la Valle del Salto e il Parco Regionale Sirente-Velino, questo è un viaggio che merita di essere fatto senza fretta.

Le tappe ideali del Cammino dei Briganti

Da percorrere tutto o in parte, volendo anche in mountain bike e pernottando in tenda, il Cammino dei Briganti è idealmente suddiviso in sette tappe che permettono di sostare nei piccoli borghi che si incontrano lungo il percorso per avere l’opportunità di conoscere la storia, lo stile di vita e la cucina locale.

La prima tappa, da Sante Marie a Santo Stefano, è lunga meno di 6 km ma consente anche a chi arriva da più lontano di iniziare il trekking senza essere sorpresi dal buio.

La seconda tappa, da Santo Stefano a Nesce, è lunga 13,9 km ed attraversa la Val de Varri e la Valle del Salto, una tra le aree meno turistiche della zona.

Per la terza tappa si cammina da Nesce fino al pittoresco borgo di Cartore famoso perché a suo tempo fu la sede di una famosa banda di briganti.

Da Cartore, per la quarta tappa, parte un secondo anello che conduce al Lago della Duchessa. Il percorso base è quello di 12,3 km ma i più esperti possono cimentarsi con un tragitto più lungo con dislivelli maggiori.

La quinta tappa, della lunghezza di 15 km, riparte da Cartore e si conclude a Massa d’Albe. Lungo il tragitto si cammina ai piedi del Monte Velino, incontrando una splendida chiesa del X secolo e l’incantevole borgo medievale di Rosciolo.

Trekking Abruzzo - Cammino dei Briganti
Santa Maria in Val Porclaneta ai piedi del Monte Velino

La penultima tappa va da Massa d’Albe a Magliano de’ Marsi, uno dei borghi più grandi del tragitto, passando per Alba Fucens, che merita a sua volta una piccola deviazione.

La settima e ultima tappa, della lunghezza di 21 km, chiude l’anello arrivando di nuovo a Sante Marie, attraverso sentieri panoramici passando anche per i ruderi di un antico castello.

Le varianti

Un territorio così ricco di bellezza e fascino offre sempre nuovi spunti, per questo non è raro che chi percorre il Cammino dei Briganti si lasci “distrarre” da alcune delle deviazioni che è possibile fare senza andare di troppo fuori rotta.

Tra le varianti più note c’è quella che da Cartore arriva a Corvaro attraverso un sentiero nei boschi ben segnalato. Dal borgo di Corvaro, poi, si può raggiungere il Lago della Duchessa e anche qui c’è più di una possibilità.

La prima è la più semplice, un sentiero che attraverso boschi, mulattiere e tornanti arriva al Lago della Duchessa attraverso magnifiche vedute sulla valle sottostante e sul Monte Morrone che invece domina dall’alto. La seconda opzione è per trekkers esperti perché comporta una deviazione di due giorni, lungo sentieri più difficili, fino alla cima del monte Velino a 2489 metri di quota.

Una variante molto più comoda è quella che collega i borghi di Villerose, Grotti, Torano e Spedino. È perfetta per chi preferisce immergersi nella storia, magari conoscere la gente del posto e prendersi il tempo per un piccolo tour gastronomico della regione.

I paesaggi più suggestivi lungo il Cammino dei Briganti

Il Cammino dei Briganti è costellato di borghi, rovine, bellezze storiche ed artistiche ma i paesaggi che si attraversano non sono di certo da meno.

Tra i più belli e suggestivi, soprattutto grazie agli struggenti tramonti, ci sono la Riserva Naturale della Duchessa dove si possono osservare stambecchi e aquile, e le pendici del Monte Velino imponente, massiccio e sicuramente da fotografare, nei pressi del borgo di Cartore.

Soprattutto d’autunno, i silenzi e i colori dei boschi tra Santo Stefano e Nesce sono di quelli che non lasciano indifferenti, mentre nel tratto finale, tra Magliano e Scurcola Marsicana, la vista spazia su colline, campi coltivati e ruderi.

Chi dovesse pernottare in tenda, poi, oltre a godere della bellezza indescrivibile del cielo stellato, con un po’ di fortuna può provare l’emozione di ascoltare il canto notturno dei lupi, che comunque vivono in quota, sempre a distanza di sicurezza.