La cascata termale gratuita della Toscana che pochi conoscono: acque calde nel cuore della natura
Tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, tra alcuni dei più incontaminati paesaggi della Toscana, si trova un piccolo borgo noto fin dall’antichità per le sue acque termali che lo hanno reso unico

In provincia di Siena si trova il comune di Castiglione d’Orcia, circondato dalla meravigliosa campagna toscana e aggrappato alle pendici del monte Amiata.
Nonostante la vicinanza con una delle più frequentate e note città d’arte d’Italia, qui la vita scorre più tranquilla e la natura, indisturbata, fa sfoggio di tutta la sua bellezza.
Tra il verde dei boschi e il bianco candido della pietra, lo spettacolo è di quelli che lasciano senza fiato e tutti possono ammirarlo gratuitamente.
Il sentiero lungo il torrente
Un sentiero nel verde, subito fuori dal centro della minuscola frazione di Bagni San Filippo porta in un luogo incantato, al di sopra di un torrente dalle acque verde smeraldo, noto come Fosso Bianco.
Quando il sentiero si allarga in pozze collegate da cascatelle, è possibile fermarsi e fare il bagno, divertendosi a cercare le piscine più calde poiché le sorgenti sono multiple e a diverse temperature. In alcuni punti l'acqua è tiepida, se non proprio fresca, ma soprattutto più in alto, la temperatura può arrivare fino a 48°C.
In ogni caso si tratta di acque sulfuree, con una concentrazione di zolfo tra le più alte di tutta la regione e dagli effetti benefici per la pelle e l’apparato respiratorio. Queste acque inoltre, sono ottime per curare in particolare i reumatismi, i dolori articolari o le tensioni muscolari.
Allo stesso modo i tiepidi fanghi che giacciono sul fondo sono perfetti da spalmare sulla pelle, anche del viso, per purificarla con un metodo che è naturale al 100%.
Un paesaggio incantato nascosto nel bosco
Le acque delle sorgenti di Bagni San Filippo sono circondate da un verde e rigoglioso bosco che le nasconde alla vista e contribuisce a creare uno scenario da favola. In più esse sono ricche di minerali i quali, nel corso del tempo, si sono accumulati creando delle vere e proprie sculture, che lo scorrere dell’acqua ha contribuito a plasmare.
Proprio qui, quindi, si trovano alcune delle più belle vedute di tutta l’area del Monte Amiata.

La più nota tra queste sculture naturali è la Balena Bianca, massiccia e imponente, il cui profilo ricorda appunto la forma di una balena. Nelle ore centrali della giornata, quando il sole la illumina, i cristalli di travertino brillano rendendo la Balena Bianca ancora più spettacolare.
Altrettanto imponente è la cascata pietrificata detta Ghiacciaio, ma anche le concrezioni non così appariscenti non sono da meno, con le sfumature di colore che vanno dal bianco, all’oro, al verde.
Le terme degli aristocratici
Per la sua bellezza e per le sue benefiche proprietà, questo luogo è noto fin dall’antichità e nel corso dei secoli è stato frequentato da diverse personalità.
Il sito deve il proprio nome al santo eremita Filippo Benizi, che visse nel XIII secolo e si ritirò in preghiera in una grotta nelle vicinanze delle sorgenti, che ancora adesso è una delle attrazioni da visitare in questa zona. Le acque termali, però, erano note già da molto tempo prima.
Gli Etruschi probabilmente furono i primi a scoprire queste sorgenti e i romani, grandi amanti delle terme, le utilizzarono ampiamente. Secoli dopo anche la famiglia dei Medici potè apprezzare le proprietà benefiche di queste acque, al punto che per qualche tempo le terme dei Bagni San Filippo diventarono una meta esclusiva dell'aristocrazia toscana.
Oggi, per fortuna, sono di nuovo a disposizione di tutti, molto amate dai locali, ma ancora fuori dalle rotte del turismo di massa.