La verità sull’albero di Natale: origini, miti e tradizioni svelate sul più iconico simbolo delle feste

L’albero di Natale è il simbolo per eccellenza delle feste, immancabile sia nelle case, che nei luoghi pubblici. Alcuni credono che sia un’usanza americana ma in realtà la tradizione non è nata così lontano

Storia dell'albero di Natale
L'albero di Natale nella sua versione contemporanea

Piccolo o grande, vero o di plastica, l’albero di Natale è indispensabile per creare l’atmosfera, calda, accogliente e festosa, quando arriva dicembre.

Alcuni preferiscono un albero vero e proprio, per poter godere dell’inconfondibile profumo che rimanda alle foreste e alle montagne, altri scelgono per motivi ecologici quello artificiale che dura anche molti anni, e non c’è limite alla fantasia per quanto riguarda le decorazioni.

Ben pochi, però, sono consapevoli del fatto che allestire l’albero di Natale vuol dire realizzare un simbolico collegamento tra cielo e terra, secondo usanze che hanno origini antichissime e sono comuni a più religioni.

Un albero che affonda le radici nella notte dei tempi

Se l’albero di Natale, come lo conosciamo, ha origini alto-medievali, la tradizione di decorarne uno in questo periodo dell’anno è ben più antica e ha radici precristiane.

Alberi del Paradiso, Alberi Cosmici, abeti sacri a Odino e così via. Ornare gli alberi per onorare i defunti o le divinità, o per creare un legame con il cielo e le stelle è un’usanza antichissima.

Praticamente tutte le culture precristiane avevano abitudini simili, anche essendo parecchio lontane le une delle altre, ma è nel Nord Europa che questo tipo di culto era particolarmente sentito.

Nei giorni che precedevano e seguivano la lunga notte del solstizio d’inverno, le popolazioni nordiche organizzavano solenni celebrazioni per invitare il ritorno del sole. Il simbolo preferito in questo tipo di cerimonie era l’abete rosso, che non perdeva mai le foglie ed era per questo ritenuto magico.

Le decorazioni consistevano in frutti e nastri che simboleggiavano la fertilità. Se Celti e Germani associavano degli alberi alle festività correlate al solstizio d’inverno, più a sud, gli antichi Romani decoravano invece le case con rami di pino durante i Saturnali di fine dicembre e inizio gennaio.

Con l'arrivo dell'inverno le divinità del sottosuolo tornavano a camminare sulla terra e andavano quindi venerate con feste e doni in modo da favorire i raccolti durante la stagione estiva, con riti e significati simili a quelli presenti nella cultura dell’antica Grecia.

Le prime tradizioni cristiane

Nella Bibbia l’albero è un simbolo che torna spesso, sia pure con significati vari, ma nel medioevo l’albero di Natale diventò un simbolo sia di Cristo che della chiesa, vista come un “giardino” voluto da Dio.

Secondo la leggenda l’usanza di allestire l’albero di Natale risale al 732 d.C. quando nel cuore della Germania un missionario, divenuto poi San Bonifacio, abbattè a colpi di scure una quercia sacra al dio Thor poiché era teatro di sacrifici umani.

Origini albero di Natale
Un bel paesaggio alpino con gli abeti innevati

Al posto dell’albero abbattuto crebbe un abete la cui forma triangolare alludeva alla Santa Trinità.

Per quanto riguarda la comparsa dell’albero di Natale nel senso più moderno del termine, bisogna aspettare ancora diversi secoli. Sarebbero del XIII secolo le prime tracce di questa usanza, rinvenute a Basilea in Svizzera.

La tradizione estone, invece, fa risalire al 1441 la realizzazione del primo albero di natale pubblico della storia, eretto nella piazza del Municipio di Tallin.

Questo primato è conteso dalla vicina Riga, dove si trova una targa in ben otto lingue che testimonia la nascita di quello che sarebbe stato il primo albero “di Capodanno” proprio nella capitale della Lettonia nel 1510.

Quando l'albero di Natale arrivò nelle case

Secondo gli etnologi l’usanza di allestire l’albero di Natele in casa e non nei luoghi pubblici, si diffuse nel XVI secolo, precisamente a Brema nel nord della Germania, ma la leggenda dice che fu proprio Martin Lutero, padre fondatore della religione protestate, ad avere l’idea.

Lutero avrebbe visto un magnifico abete nel bosco e l’avrebbe portato in casa propria la notte di Natale come simbolo di Cristo da condividere con la famiglia, addobbandolo con candele che simboleggiavano le stelle.

Più tardi, nel XVIII secolo, l’usanza si diffuse più a sud, in Francia ed Austria, “esportata” dai prussiani, mentre in Gran Bretagna nel XIX secolo, il principe consorte della regina Vittoria, di origine germanica, introdusse l’abitudine nella corte inglese e da lì, di conseguenza, in tutto il mondo anglosassone.

L’idea che l’albero di Natale sia una invenzione americana proviene dal fatto che fu in effetti un cittadino statunitense, Edward H. Johnson, il primo ad utilizzare nel 1885 le luci elettriche per decorare l’albero. L’idea dell’ingegnere, socio di Thomas Edison, si diffuse davvero solo parecchi anni dopo a causa dei costi elevati, ma si rivelò ben presto decisamente più pratica e sicura rispetto alla tradizionale usanza di illuminare l’albero con delle candele.