Astronomi ancora sorpresi dalla cometa interstellare 3I/ATLAS: il suo nucleo ruota sul proprio asse ogni 14-17 ore
Gli astronomi hanno osservato uno stretto getto di materiale emergere dalla regione illuminata dal sole della cometa 3I/ATLAS, distinto dalla coda di polvere, che si estende nella direzione opposta alla nostra stella, mentre il suo nucleo ruota su se stesso.

Dopo essersi avvicinata alla Terra lo scorso venerdì 19 dicembre 2025, la cometa 3I/ATLAS continua a offrire nuovi scoperte scientifiche. Un team di astronomi ha raggiunto un traguardo nell’esplorazione dello spazio: per la prima volta è stato rilevato un getto di gas e polvere proveniente da una cometa interstellare che, inoltre, oscilla in modo periodico, un comportamento mai osservato prima in un oggetto arrivato da fuori del nostro Sistema Solare.
La scoperta è stata possibile grazie al Two-meter Twin Telescope (TTT), un telescopio robotico situato presso l’Osservatorio del Teide (Tenerife), utilizzato per osservare la cometa 3I/ATLAS durante un’intensa campagna di quasi 40 notti tra luglio e settembre 2025.
Che cos’è un “jet” e perché è importante?
Nelle comete, un jet è un getto concentrato di gas e polvere che emerge dal nucleo (la parte solida) quando il calore del Sole scioglie i ghiacci e trascina materiale nello spazio. Questi getti sono già ben conosciuti nei comete del nostro Sistema Solare, ma osservarne uno in una cometa interstellare —un visitatore nato in un altro sistema planetario— è qualcosa di completamente nuovo.
Ancora più sorprendente è che questo jet non è fisso: ruota e oscilla periodicamente, come se “danzasse” attorno all’asse della cometa. Questa oscillazione ha permesso ai ricercatori di calcolare che il nucleo —il cuore della cometa— ruota su sé stesso ogni 14-17 ore circa.
Un visitatore “sorprendentemente normale”
3I/ATLAS è stata individuata per la prima volta dal sistema di allerta precoce ATLAS nel luglio 2025, mentre già si avvicinava al Sole. Sebbene provenga da un altro sistema stellare e viaggi ad alta velocità, i ricercatori la descrivono come una cometa “straordinariamente normale”, perché il suo comportamento assomiglia molto a quello delle comete tipiche del Sistema Solare. Questa nuova scoperta offre agli scienziati un’occasione unica per confrontare la sua attività con quella delle comete che già conosciamo.
Questo tipo di osservazioni non è solo spettacolare, ma anche molto prezioso per la scienza. Come spiegano gli autori dello studio, caratterizzare i jet in una cometa interstellare come 3I/ATLAS aiuta a comprendere il funzionamento fisico di questi corpi formatisi in altre regioni dell’universo.
Studiando come espellono gas e polvere e come ruotano, gli astronomi possono ottenere informazioni sulla composizione, la struttura e l’evoluzione di mondi molto diversi da quelli del Sistema Solare.
Questi risultati aprono la porta a un nuovo modo di studiare i visitatori interstellari: non solo come curiosità che passano rapidamente, ma come oggetti dinamici in grado di rivelare segreti su altri sistemi planetari.
Fonte: NASANET