Arriva la neve? Ecco che scatta la mania! Alla scoperta del lampionismo: di cosa si tratta e come curarlo

Un viaggio intrigante nei meandri della mente di chi trova poesia in ogni fiocco di neve. La passione della neve porta a comportamenti strani, ma è sempre un momento emozionante di gioia. Ecco cos’è il lampionismo. Come si cura la mania della neve?

Fitti fiocchi di neve illuminati da un lampione stradale: questo è il target di chi soffre di "Lampionismo".

Vivere l'entusiasmo di un appassionato di meteorologia patito di freddo e neve significa svelare uno degli aspetti più unici e caratteristici di questa categoria di persone: il lampionismo.

Quando vi è aria da neve, quando i modelli lasciano trasparire anche solo una remota possibilità di comparsa della neve, il meteofilo, ma anche alcuni meteorologi, viene preso da una sorta di mania ossessiva che lo porta a cercare di individuare per primo la comparsa di un fiocco di neve.

I moderni modelli hanno tolto molta magia della sorpresa, ma le previsioni neve sono sempre al limite e così il lampionismo si scatena in modo prepotente per l’attesa di nevicate in pianura, ma in qualche caso colpisce anche chi vive in collina e montagna.

Cos’è il Lampionismo e sue conseguenze.

Il lampionismo è la pratica ossessiva di osservare i lampioni stradali durante le ore notturne in attesa di una possibile nevicata. In mancanza di lampioni, si aiuta con potenti torce a fascio orientabile e con zoom.

I “freddofili” sono sempre informati sulle previsioni, e possono iniziare il loro appostamento ore prima dell'evento, con una devozione che può comportare incursioni notturne frequenti e comportamenti strani.

Il lampionismo può causare insonnia, colpi di freddo per la continua apertura delle finestre e perfino liti famigliari con chi invece vuol dormire tranquillo e al caldo. Ha come conseguenze indirette anche l’aumento dei consumi energetici.

Durante una nevicata, la vita del lampionista prende una piega ancora più strana, con risvegli notturni frequenti e sistemi ingegnosi per osservare il lampione senza alzarsi dal letto.

Trucchi e stratagemmi ingegnosi del lampionista

L'udito del lampionista è particolarmente sensibile, distinguendo il tipo di neve che cade dal rumore dei pneumatici delle auto sulla strada o da altri suoni, o silenzi, caratteristici.

Se piove e il rumore della pioggia cessa, sorge il dubbio: fine precipitazioni o sta nevicando? E così scatta l’osservazione, diretta o indiretta.

Oggigiorno aiutano molto le webcam, ma si narra di lampionisti che hanno posizionato sistemi di specchi fuori dalle finestre con lenti studiate meticolosamente.

Se passa a neve si torna magari a dormire, ma se per caso subentra di nuovo il rumore della pioggia possono scattare momenti di demoralizzazione e depressione.

Se invece compare il rumore inconfondibile dello spazzaneve, viene colto come segnale che la neve è sufficiente a imbiancare le strade e che magari è ora di scendere a fare scorte di neve per conservarla in caso di sbalzi termici.

Talvolta chi è colpito da Lampionismo si avventura in piena notte sotto la neve, per osservarla attentamente e guardare quanta ne cade e se è neve asciutta o umida.

Le sfide del Lampionista: fusione e riti della Neve

Il lampionista può vivere momenti di sconforto quando una nevicata si interrompe prima del previsto o peggio non compare. Il rumore della pioggia sulla neve fresca o la fusione per rialzo termico sono vissuti come veri e propri drammi.

Il giusto premio per gli sforzi è la "dama bianca". A orari inconsueti, il freddofilo si alza, armato di pala, per compiere l'opera di pulizia. La cura con cui tratta anche un singolo fiocco dimostra quanto la "sua" neve sia un tesoro incommensurabile. La sua neve diventa un tesoro senza prezzo, unico e irripetibile. Viene ammucchiata in modo da preservarla da pioggia o aumenti di temperatura e alcuni campioni vengono messi in barattoli per conservarla in frigo.

Taluni poi nella successiva estate in caso di forti ondate di calore estraggano i campioni per brevi adorazioni e riti di scongiura.

E voi, siete lampionisti?

Naturalmente in questo articolo abbiamo voluto ironizzar sulla passione della neve, e dare anche qualche stimolo per vivere meglio una nevicata a chi viceversa ne teme i disagi.

Come tutte le passione, la meteorologa e la neve non devono diventare manie, ma certo dovremmo cercare nella nostra società di vivere più serenamente i fenomeni atmosferici.

La neve non è un costo e non è un disagio ma se vissuta bene e con le dovute precauzioni e corretti comportamenti è invece un meraviglioso fenomeno naturale.

Riguardo la cura, è semplice: neve, tanta neve, fitta e abbondante. Ricordatevi che è consigliabile non intralciare l’attività del lampionista, poiché potrebbe irritarsi. Ancor peggio, mai deridere o arrabbiarsi col meteorologo che annuncia la neve o infierire se la nevicata prevista non si verifica.

Nonostante la sua eccitazione per la neve, durante il resto dell'anno i lampionisti solitamente sono persone piacevoli e allegre. E voi, avete mai sofferto di lampionismo?