Canarie, un mese dall'inizio dell'eruzione: i video e la situazione

L'eruzione del vulcano Cumbre Vieja, presso l'isola spagnola di La Palma, alle Canarie, compie un mese: enormi i danni causati dalle colate laviche, con migliaia di case distrutte e settemila persone rimaste senza un tetto.

Il 19 settembre scorso iniziava alle Canarie, presso l'isola di La Palma, una nuova eruzione sul vulcano Cumbre Vieja, con l'apertura di una nuova bocca eruttiva. È passato un mese e da allora il processo eruttivo non si è mai fermato. I danni finora sono enormi, con circa duemila edifici distrutti dalle colate di lava. Sono 800 gli ettari di territorio ricoperti, e settemila persone sono state evacuate. Le colate di lava continuano ad estendersi, minacciando nuove aree abitate. La colata che ha raggiunto l'oceano alla fine di settembre ha creato un delta che si estende ormai per diverse decine di ettari, mentre un'altra si trova ormai a poca distanza dalla riva.

Le colate laviche non sono l'unico problema causato da questa eruzione. La continua emissione di cenere rende infatti difficili i collegamenti aerei con il resto dell'arcipelago e con il continente. Secondo gli esperti non ci sono segnali di una imminente fine del processo eruttivo. Nel mese di ottobre si è aperta una nuova bocca eruttiva sul fianco del cono principale e l'attività continua senza sosta. Di settimana in settimana, la lava raggiunge nuove aree abitate. Negli ultimi dieci giorni è stata interessata l'area di La Laguna, ora è la volta di Tazacorte, dove c'è allerta anche per i possibili gas tossici generati dal contatto della lava con il mare, atteso da giorni.

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