Clima, il 24 settembre torna in piazza il movimento Fridays for Future

Il movimento nato a fine 2018 per chiedere azioni urgenti di riduzione delle emissioni di CO2 torna a mobilitarsi il prossimo 24 settembre in tutto il mondo.

Il 24 settembre 2021 ci sarà uno "sciopero per il clima" organizzato dal movimento Fridays for Future.

Il 24 settembre il movimento Fridays for Future torna a mobilitarsi con un nuovo "sciopero per il clima", che arriva dopo una serie di mobilitazioni che si concentrarono in particolare nel 2019.

"Gli effetti della crisi climatica sono sempre più devastanti, non possiamo stare fermi mentre il nostro presente e futuro bruciano", si legge nel comunicato pubblicato dal movimento FFF Italia. Come nelle altre mobilitazioni, la mobilitazione avrà come obiettivo misure drastiche e urgenti per ridurre le emissioni di CO2 ed altri gas serra, responsabili della crisi climatica in cui si trova il pianeta.

"Sciopero globale il 24 settembre"

"Fridays for Future si sta preparando per il prossimo sciopero globale per il clima il 24 settembre 2021 per richiedere una rapida azione per il clima da parte dei leader mondiali, in particolare dei politici del Nord del mondo", si legge ancora nel comunicato del movimento per il clima italiano.

Gli scioperi, accompagnati da mobilitazioni, si terranno in tutta Italia nel rispetto delle misure sanitarie. “Sappiamo che il momento migliore per agire sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è oggi. È una responsabilità, ma anche un’opportunità storica".

Le mobilitazioni del 24 settembre chiederanno tagli drastici delle emissioni di gas serra, e si concentreranno sulle disparità e sulle disuguaglianze fra paesi del mondo. "I paesi dell'emisfero Nord - si legge nei comunicati del movimento - hanno un debito da pagare per la enorme quantità di emissioni rilasciate nel corso della storia".

Il movimento Fridays for Future

Il movimento Fridays for Future è nato nell'agosto del 2018, dopo la protesta della giovane Greta Thunberg ed altri giovani attivisti, che restarono davanti il Parlamento svedese per tre settimane per richiamare l'attenzione sulla mancanza di misure energiche e coraggiose per ridurre le emissioni di gas serra ed affrontare la crisi climatica.

L'azione di protesta di Greta Thunberg diventò famosa in tutto il mondo grazie alle reti sociali, e nel giro di pochi mesi un vasto movimento giovanile iniziò a mobilitarsi in molti paesi. Nel 2019 ci furono vaste mobilitazioni, con cortei che chiesero a gran voce misure urgenti per ridurre le emissioni di gas serra.

Anche in Italia ci furono importanti mobilitazioni. Nel 2020 c'è stata un'interruzione delle grandi mobilitazioni a causa della pandemia, ma il movimento ha continuato a mobilitarsi sui territori e sul web. Ora, in questo autunno del 2021, subito dopo un'estate segnata da eventi meteo estremi che hanno nuovamente dimostrato una situazione di rapido cambiamento climatico, il movimento torna in piazza.