Clima, cosa sta succedendo negli oceani? Ci sono segnali inquietanti

Temperature dei mari sempre più alte: un nuovo studio rivela dettagli preoccupanti su cosa sta succedendo. L'aumento delle temperature oceaniche ha effetti negativi importanti, e preoccupa l'arrivo di un forte evento di El Niño.

Nelle ultime settimane c'è stata forte preoccupazione da parte di alcuni scienziati per il rapido ed improvviso riscaldamento rilevato negli oceani del mondo. La superficie marina globale ha raggiunto infatti un nuovo record di temperatura elevata. Non si era mai riscaldato così tanto, così velocemente, e gli scienziati non comprendono appieno cosa sia accaduto, informa la BBC in un articolo.

Il timore è che, combinato con altri eventi meteorologici, come il probabile verificarsi di un forte evento di El Niño, le temperature degli oceani continuino a crescere e la temperatura mondiale possa raggiungere un nuovo livello preoccupante entro la fine del prossimo anno.

La temperatura superficiale media dei mari del mondo è aumentata di circa 0,9°C rispetto ai livelli preindustriali, con 0,6°C in più solo negli ultimi 40 anni. Questo apparentemente piccolo aumento delle temperature medie oceaniche rispetto all'aumento della temperatura dell'aria sulla terraferma (che è aumentata di oltre 1,5°C dall'epoca preindustriale) è dovuto al fatto che è necessaria molta più energia per riscaldare l'acqua rispetto alla terraferma e inoltre gli oceani assorbono il calore anche molto al di sotto della loro superficie.

Anomale di temperatura superficiale delle acque marine il 29 aprile 2023: calde in coloro rosso e arancione, fredde in blu. Immagine: ClimateReanalyzer

Aumento delle temperature oceaniche: effetti nel mondo reale

Questo aumento ha però delle conseguenze significative nel mondo reale, portando alla scomparsa di specie marine, a una elevata mortalità in seguito a ondate di calore marine, con effetti particolarmente evidenti sulle barriere coralline. Porta inoltre a condizioni meteorologiche più estreme: acque superficiali più calde alimentano uragani e cicloni più potenti, con più energia.

Le acque più calde, inoltre, occupano più spazio, e si avrà quindi un innalzamento dei mari. C'è poi un accelerazione nello scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia e dell'Antartide che sfociano negli oceani. Gli oceani più caldi assorbono anche meno CO2. Se gli enormi bacini oceanici trattengono in media un quarto delle emissioni umane di CO2, un riscaldamento delle acque porterà a un minor assorbimento. Ci sarà quindi più CO2 che finirà in atmosfera, aggravando il problema del riscaldamento globale.

Oceani sempre più caldi

Pochi mesi fa, un rapporto aveva confermato che nel 2022 gli oceani hanno raggiunto il livello più caldo mai registrato in precedenza. Un nuovo studio, pubblicato la scorsa settimana, evidenzia un ulteriore sviluppo preoccupante.

Secondo questo studio, intitolato Heat stored in the Earth system 1960–2020: where does the energy go?, la Terra ha accumulato negli ultimi 15 anni quasi tanto calore quanto nei precedenti 45 anni, con la maggior parte dell'energia extra che va negli oceani. Ciò sta avendo conseguenze nel mondo reale: non solo la temperatura complessiva degli oceani ha raggiunto un nuovo record nell'aprile di quest'anno, ma in alcune regioni la differenza rispetto al lungo termine è stata enorme.

Secondo quanto si legge in questo studio, "il sistema climatico terrestre è fuori equilibrio energetico e il calore si è accumulato continuamente negli ultimi decenni, riscaldando l'oceano, la terraferma, la criosfera e l'atmosfera".

Il sistema climatico terrestre è fuori equilibrio energetico e il calore si è accumulato continuamente negli ultimi decenni, riscaldando l'oceano, la terraferma, la criosfera e l'atmosfera.

Gli oceani più caldi possono avere conseguenze devastanti per la vita marina, con un forte impatto negativo sugli ecosistemi, portare a condizioni meteorologiche più estreme e innalzare il livello del mare. Gli oceani diventano anche meno efficienti nell'assorbire i gas serra che riscaldano il pianeta (attualmente gli oceani assorbono circa il 25% di anidride carbonica emessa dagli umani), aggravando ulteriormente la situazione.

Valori molto preoccupanti registrati a marzo


Le temperature della superficie del mare al largo della costa orientale del Nord America sono state, nel mese di marzo 2023, di ben 13,8°C superiori alla media del periodo 1981-2011. Un dato che preoccupa gli scienziati autori dello studio, che non riescono ancora a definire le cause di questo cambiamento così rapido. Il fatto che il calore nel sistema climatico sia raddoppiato negli ultimi 15 anni, potrà però avere influenze significative sul clima. C'è preoccupazione anche per gli effetti che potrebbe avere un forte evento di El Niño, come previsto nei prossimi mesi.