Grecia, l'alluvione ha lasciato dietro di sé un enorme lago: i video

A seguito dell'alluvione che ha colpito la Grecia la scorsa settimana, le aree pianeggianti della Tessaglia si sono trasformate in un enorme lago. Ecco i video e le foto satellitari.

Il livello dell’acqua nelle regioni alluvionate della Grecia centrale, colpite dalla tempesta Daniel la settimana scorsa, ha iniziato a scendere a partire da questo lunedì. I danni sono però ancora enormi, e proprio ieri il bilancio dell'ondata di maltempo severo è salito a 16 morti, quando il corpo di un uomo è stato trovato in mare nell'area di Volos.

I vigili del fuoco greci hanno informato, all'inizio di questa settimana, che il livello dell'acqua si sta abbassando nelle aree più colpite di Karditsa, Trikala e Larissa e che è stata completata un'operazione di salvataggio per le persone intrappolate nella regione, informa l'agenzia stampa EFE. Continuano però a colpire le immagini che mostrano la vastità dell'alluvione.

Una delle conseguenze delle piogge torrenziali cadute per giorni sulla regione della Tessaglia, è stata la formazione di un enorme area inondata, come si vede nelle foto qui sotto riprese dall'alto.

"La pianura della Tessaglia si è trasformata in un enorme lago", ha dichiarato alla radio-televisione pubblica ERT il portavoce dei pompieri greci, Yannis Artopoios. Anche le immagini satellitari mostrano l'estensione delle aree allagate.

Secondo il servizio europeo Copernicus, il 12 settembre, solo 3 giorni fa, risultavano ancora inondati 60.000 ettari di territorio.

Un altro effetto delle inondazioni, ben visibile da satellite, è l'enorme quantità di sedimenti scaricati in mare dai corsi d'acqua.

L'immagine satellitare mostra l'enorme quantità di sedimenti che viene scaricata in mare. Non solo dai corsi d'acqua ingrossati, ma lungo tutta la linea di costa. Visibili anche in modo molto chiaro le aree inondate.

La tempesta Daniel, oltre a colpire in modo severo la Grecia, ha investito anche Turchia e Bulgaria nella prima settimana di settembre. A seguire, la depressione ha continuato la sua corsa sul Mar ionio sfiorando le coste di Calabria e Sicilia, si è rafforzato sulle calde acque del mediterraneo ed ha poi colpito la Libia con l'intensità di una tempesta subtropicale.

Qui, ha causato una delle peggiori catastrofi di questo secolo. A seguito delle inondazioni e della rottura di alcune dighe, nel paese nord africano potrebbero essere morte 20mila persone. Il bilancio è ancora provvisorio.