Intensa pioggia di cenere e lapilli sui comuni dell'Etna: i video
Il forte parossismo di ieri ha prodotto intense piogge di cenere e lapilli sui paesi che sorgono lungo le pendici orientali dell'Etna. Ecco alcuni video che arrivano dalla zona.
I brevi ma intensi parossismi degli ultimi giorni, come da copione, hanno favorito lo sviluppo di gigantesche nubi di calore, meglio note con il termine di “pirocumuli”, cariche di cenere e materiale di natura vulcanica che è poi ricaduto sui paesi etnei, lungo le pendici dell’Etna.
#Nature Nuova eruzione dell'#Etna.
— Meteored Italia (@meteoredit) March 1, 2021
Si tratta della settima eruzione dal 15 febbraio. Nelle ultime ore la pioggia di cenere e altri materiali piroclastici nei dintorni del vulcano è stata intensa. pic.twitter.com/k5S5rHCIwT
Proprio come i cumuli e i più imponenti cumulonembi temporaleschi (che possono superare i 10-12 km di altezza) i “pirocumuli” crescono in altezza per convezione, venendo alimentati da fonti di calore di una certa consistenza, derivate appunto da grossi incendi o eruzioni vulcaniche di tipo esplosivo, che favoriscono lo sviluppo delle cosiddette “termiche”, le intense correnti ascensionali che generano l’imponente nube cumuliforme.
Ecco alcune immagini che sono arrivate a seguito della massiccia ricaduta di cenere e lapilli nei centri abitati posti ad est/sud-est dell'edificio vulcanico.
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) February 28, 2021
La maggior parte delle foto arrivano da Zafferana Etnea che sembra essere stato il comune più colpito. #Etna #Eruzione pic.twitter.com/VHGzrfoIg4
Proprio come avviene con i temporali di calore, caratteristici del periodo estivo, anche nel caso dello sviluppo dei “pirocumuli” assistiamo alla formazione di una “bolla di aria calda e umida”, associata al fumo e alla nuvola di cenere sprigionata dall’eruzione, che dal cratere tende ad ascendere verso la troposfera, salendo sempre più di quota e raffreddandosi.
Ripresa stamattina lattività eruttiva dell#Etna dal cratere a Sud Est ad una quota di 2.800 metri di altezza:
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) February 28, 2021
copiosa caduta di cenere nei comuni da Zafferana fino a Guardia e Giarre, con disagi alla viabilità. Nessuna richiesta di soccorso per i #vigilidelfuoco di #Catania pic.twitter.com/4PwenLHlAw
Raggiunta una determinata quota parte del vapore acqueo contenuto in seno a questa nuvola di detriti vulcanici comincia a saturarsi, con l’attivazione del processo di condensazione che determina la nascita della nube stessa.
Tale colonna ha prodotto una massiccia ricaduta di cenerei e lapilli anche di modeste dimensioni nella parte orientale e sud-orientale del vulcano. Molti video ci sono arrivati per esempio da Acireale, Fiumefreddo e Zafferana Etnea.
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) February 28, 2021
Video: Iolanda Nicolosi. pic.twitter.com/P1ooUh8Q4N
Durante l’intensa, ma breve, eruzione di ieri, i venti occidentali presenti nell’alta troposfera hanno spinto la colonna di cenere verso il versante orientale etneo, producendo intense precipitazioni di cenere e lapilli in molti centri, da Milo fino a Zafferana etnea e ai limitrofi comuni costieri dell’alta costa catanese.
La ricaduta di cenere e materiale lavico ha creato notevoli disagi al traffico stradale sulla A 18, tra Fiumefreddo di Sicilia e Acireale, dove si sono verificate lunghe code e rallentamenti