L'effetto "muro bianco": la pericolosa illusione ottica che inganna quando si guida nella nebbia

Guidare nella nebbia non solo riduce la visibilità, ma altera anche la nostra percezione a causa del cosiddetto "effetto muro bianco": vi spieghiamo perché questo fenomeno è così pericoloso.

nebbia
L'effetto whiteout è particolarmente pericoloso per gli automobilisti.

L'“effetto parete bianca”, o whiteout, è un’illusione ottica che si verifica quando la luce si riflette e si disperde in modo uniforme nell’ambiente, eliminando i contrasti visivi. Compare durante episodi di nebbia fitta, bufere di neve o piogge molto intense, in cui cielo, suolo e orizzonte si fondono in un unico colore biancastro o grigio.

In queste condizioni, il cervello perde la capacità di calcolare distanze e profondità, poiché mancano punti di riferimento visivi. I conducenti sperimentano una sensazione di galleggiamento o di movimento senza direzione, che può portare a deviazioni, uscite di strada o collisioni con altri veicoli.

Perché si verifica l’“effetto parete bianca”

Dal punto di vista fisico, questo fenomeno avviene a causa della dispersione della luce su particelle di acqua o ghiaccio sospese nell’aria, che riflettono la luce del sole o dei fari in tutte le direzioni, creando una luminosità uniforme che cancella ombre, contorni e profondità.

A livello psicologico, il cervello, non ricevendo contrasti né punti di riferimento, “riempie” la scena con informazioni errate o genera una falsa sensazione di movimento, simile a quanto accade con l’“effetto tunnel” durante la guida notturna.

Come influisce sul conducente

L’“effetto parete bianca” riduce drasticamente la capacità di reazione, poiché impedisce di distinguere i limiti della strada, la segnaletica o la posizione di altri veicoli.

Tra i sintomi più frequenti si segnalano:

  • Perdita del senso della velocità: il conducente non percepisce se sta accelerando o rallentando.
  • Disorientamento totale: non si distingue l’orizzonte né la direzione del movimento.
  • Cecità temporanea parziale: gli occhi si saturano per la luce diffusa riflessa nella nebbia.
  • Falsa percezione di sicurezza: molti automobilisti sottovalutano il rischio perché la visibilità sembra costante.

Cosa fare in caso di “effetto parete bianca”

Quando la nebbia o la neve sono così dense da rendere quasi invisibile la carreggiata, è fondamentale ridurre la velocità e non frenare bruscamente.

È importante accendere le luci antinebbia e mantenere un’ampia distanza di sicurezza.

  • Evita di sorpassare, anche se il senso opposto sembra libero.

  • Segui le linee del bordo destro della carreggiata, mai il centro.

  • Se la visibilità è quasi nulla, fermati in un luogo sicuro fuori dalla strada e attendi che le condizioni migliorino.

Oltre l’auto: un pericolo anche per piloti e alpinisti

Il whiteout non colpisce solo i conducenti, ma è stato documentato anche tra piloti, sciatori e alpinisti, soprattutto in aree innevate. In questi ambienti, la perdita totale di riferimenti può provocare disorientamento, cadute o persino smarrimenti fatali.

Infatti, in regioni come le Alpi o i Pirenei, le squadre di soccorso collegano molti incidenti a questo fenomeno, che inganna completamente la percezione visiva umana.