La Colombia si dichiara il primo Paese dell'Amazzonia completamente libero da petrolio e attività minerarie
In una decisione senza precedenti annunciata alla COP30, il governo colombiano ha dichiarato l'intera regione amazzonica del Paese zona franca per il petrolio e l'attività mineraria, facendo pressione sui paesi vicini affinché rafforzino la tutela ambientale e la transizione energetica.

Con un annuncio considerato storico dagli ambientalisti e dai negoziatori internazionali, la Colombia ha dichiarato giovedì scorso (13) che l'intero bioma amazzonico è ufficialmente libero da prospezioni petrolifere e attività estrattive su larga scala. La decisione è stata annunciata dalla Ministra dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, Irene Vélez Torres, durante una riunione dell'Organizzazione del Trattato di Cooperazione per l'Amazzonia (ACTO) tenutasi alla COP30.
La misura rende la Colombia il primo paese amazzonico ad adottare pienamente questa posizione restrittiva, in un momento in cui le pressioni economiche e politiche stanno spingendo diversi governi ad espandere le frontiere estrattive. L'annuncio arriva poche settimane dopo che il Brasile ha autorizzato Petrobras a perforare nel blocco 59, alla foce del Rio delle Amazzoni, riaccendendo il dibattito su sviluppo e conservazione.
Secondo Vélez Torres, la nuova direttiva definisce l'intera regione amazzonica colombiana come "zona di riserva per le risorse naturali rinnovabili", consolidando un quadro per la protezione ambientale che, a suo dire, dovrebbe ispirare altre nazioni della regione. Insieme alla ministra brasiliana Marina Silva, il rappresentante colombiano ha affermato che la decisione simboleggia "un atto di sovranità ambientale" e un appello collettivo.
L'Amazzonia colombiana beneficia di una protezione ambientale senza precedenti
La nuova politica annunciata crea una barriera all'espansione delle attività estrattive su oltre 48 milioni di ettari, un'area equivalente al 42% del territorio continentale colombiano e al 7% dell'intera Amazzonia sudamericana. La protezione copre interamente i dipartimenti di Amazonas, Caquetá, Putumayo, Guaviare, Guainía e Vaupés, regioni sottoposte a pressioni da strade illegali, accaparramento di terre, attività minerarie clandestine e dall'esistenza di 43 giacimenti petroliferi e quasi 300 applicazioni minerarie non autorizzate.
Inoltre, l'annuncio rafforza l'impegno della Colombia nei confronti dell'Accordo di Parigi e del suo Piano Nazionale per il Contenimento della Deforestazione, che mira a invertire anni di crescente perdita di copertura forestale, soprattutto nelle zone di conflitto.
Chiamata per un '”Alleanza Amazzonica per la Vita”
Durante l'incontro, Vélez Torres ha invitato i nove paesi dell'OTCA a unire le forze per formare un'"Alleanza Amazzonica per la Vita", incentrata sull'integrazione delle politiche su biodiversità, clima, acqua e lotta ai crimini ambientali. Il ministro ha sottolineato che considerare la foresta come "il cuore dell'azione per il clima e della giustizia ambientale" è fondamentale per garantire il futuro comune delle nazioni amazzoniche.

Secondo lei, preservare l'Amazzonia non rappresenta un ostacolo allo sviluppo. "I fiumi non hanno confini, e nemmeno la vita. Proteggere l'Amazzonia non è un sacrificio economico, è una decisione etica e scientifica", ha affermato, sostenendo che la transizione energetica dovrebbe essere vista come un'opportunità.
Dibattito regionale e contraddizioni brasiliane
La Ministra brasiliana Marina Silva ha ribadito, durante lo stesso incontro, la proposta presentata dal Presidente Lula per la COP30, volta a stabilire una roadmap globale per l'uscita dai combustibili fossili. Marina ha sottolineato che il Brasile riconosce le contraddizioni del settore energetico nazionale e l'urgenza di un'uscita programmatica dalla dipendenza dal petrolio.
Ciò nonostante, la Ministra non ha commentato la recente autorizzazione all'esplorazione al largo della costa amazzonica, un tema che ha generato critiche da parte delle organizzazioni ambientaliste e tensioni interne al governo brasiliano. Si prevede che la posizione colombiana, ora ufficiale, aumenterà la pressione politica sugli altri paesi amazzonici e rimodellerà il dibattito regionale su clima e sviluppo.
Fonte della notizia
InfoAmazônia. Colômbia declara ser o primeiro país da Amazônia com todo o bioma livre de petróleo e mineração. 2025