Quando il primo meridiano d'Italia passava sulla cupola di San Pietro
Il Meridiano di Roma: storia e un po' di curiosità sul Primo Meridiano d'Italia, oggi non più utilizzato, e che un tempo passava sulla cupola di San Pietro, nella Città del Vaticano.

Un meridiano è un elemento fondamentale in geografia ed in cartografia, ed è un immaginario arco - creato quindi da noi umani per poterci orientare sul territorio - che va dal Polo Nord terrestre fino al Polo Sud terrestre.
La storia del primo meridiano d'Italia è ormai più che centenaria. Nel 1861 fu costituita una commissione geodetica su iniziativa dell'allora regno di Prussia con lo scopo di misurare un arco meridiano attraverso l'Europa centrale.
Lungo questa fascia di territorio si sarebbero dovute effettuare delle triangolazioni con regole concordate e strumenti simili al fine di poter confrontare i dati. Si associarono a questa operazione geodetica Austria, Norvegia, Russia, Svezia, Svizzera e Italia. Lo Stato Pontificio, nonostante la difficile situazione politica con il Regno d'Italia, si rese disponibile alle operazioni.
In seguito lo Stato pontificio decise di partecipare istituendo una commissione di astronomi e ingegneri militari presieduta da padre Secchi: la commissione iniziò il suo lavoro nel 1870.
Il meridiano di riferimento passava sulla cupola di San Pietro
Roma era ovviamente al centro delle misure e la commissione si avvalse dei precedenti lavori geodetici del 1855, ma si decise di spostare la stazione principale centrata sulla croce della cupola della Basilica di San Pietro per la quale passava allora il meridiano di riferimento cartografico dello Stato Pontificio.
Fu scelto perciò un punto su Monte Mario in cui, nel maggio del 1870, fu qui posta la prima pietra di una torre alta 12,85 m con un balconcino sulla sommità, al centro, in corrispondenza del punto trigonometrico fondamentale fu costruito un pilastrino.
La torre ebbe però vita breve a causa degli eventi bellici contro il Regno d'Italia, Fu infatti demolita per permettere la costruzione di un forte militare che faceva parte del piano di difesa della città. Al termine della costruzione del forte il punto trigonometrico fu rimaterializzato costruendo una nuova torretta alta 7 metri ad una altezza di 138 metri s.l.m.
Oggi la torre si trova all'interno di una zona militare, è visibile solo dall'esterno e non si possono fare foto.
I moderni GPS e la "fine" del Primo Meridiano d'Italia
L'utilizzo odierno del GPS (Global Positioning System) da parte dell'Istituto Geografico Militare ha decretato l'inutilità del Primo Meridiano d'Italia, ma ne resta vivo il valore storico.
Nel 2008, data la difficoltà di visitare la torre che è in territorio militare, si è reso visibile il Primo Meridiano d'Italia al di fuori di tale zona perché i cittadini di Roma e i turisti lo possano vedere: per celebrare i 190 anni dalla nascita di padre Secchi furono verniciati di giallo 39 medaglioni del diametro di 20 cm.
Sono stati visibili per qualche tempo sui marciapiedi di alcune zone di Roma. Il primo fu verniciato nel 2008 nell'I.C. Parco della Vittoria Scuola Primaria Leopardi. Gli altri si possono vedere in vari marciapiedi dei Municipi XII, XV, XVI, XVII, XVIII, XX.