Ricercatori spagnoli avvertono: il cambiamento climatico avrà un impatto maggiore sulle Isole Canarie
Il riscaldamento globale non colpisce tutte le isole allo stesso modo. Le Canarie stanno vivendo un cambiamento climatico a velocità diverse, che sta già alterando il loro paesaggio e il loro stile di vita. Quanto a lungo potrà durare questo fragile equilibrio?

L’arcipelago delle Canarie si è trasformato in un vero e proprio laboratorio naturale del cambiamento climatico. Un gruppo di ricercatori dell’Università di La Laguna, con la collaborazione della Fundación para la Investigación del Clima, avverte che il riscaldamento globale colpisce con diversa intensità ogni isola, trasformando gli ecosistemi, alterando le piogge e minacciando intere coste. L’avvertimento è chiaro: gli effetti sono già visibili e il tempo per agire si sta riducendo.
Un impatto diseguale già evidente
Gli esperti concordano sul fatto che il cambiamento climatico non si manifesta in modo omogeneo. Nelle Canarie, le differenze di altitudine, orientamento e pressione antropica spiegano perché alcune aree soffrano impatti più gravi di altre. Le ondate di calore sono sempre più frequenti, sia sulla terraferma che in mare, le precipitazioni diminuiscono e il caratteristico “mare di nubi” — che regola l’umidità — si sta indebolendo, riducendo la ricarica delle falde acquifere.
A tutto ciò si aggiungono l’innalzamento del livello del mare, l’erosione delle spiagge e l’urbanizzazione incontrollata delle coste. Organizzazioni come Greenpeace avvertono che la gestione costiera sta ignorando la portata del problema, permettendo progetti edilizi che aggravano la vulnerabilità ambientale. In alcuni comuni, la perdita di sabbia e l’intrusione salina sono già fenomeni misurabili.
Canarie, una regione particolarmente vulnerabile
La posizione geografica dell’arcipelago, isolato nell’Atlantico e dipendente da un sistema climatico proprio, lo rende una delle regioni europee più esposte agli effetti del riscaldamento globale.
Secondo il progetto ADAPTE-CCA, le Canarie combinano tre fattori di rischio: una forte dipendenza dal turismo, una disponibilità limitata di risorse naturali e una biodiversità estremamente sensibile ai cambiamenti ambientali.

La scarsità d’acqua è una delle conseguenze più critiche. Piove meno, l’evaporazione aumenta e la domanda non accenna a diminuire. La crescente dipendenza dalla desalinizzazione e dal riutilizzo garantisce il fabbisogno nel breve periodo, ma comporta un alto costo energetico e ambientale. Se non si adottano soluzioni integrate, l’equilibrio idrico potrebbe essere compromesso entro pochi anni.
Gli ecosistemi montani e le foreste di laurisilva sono particolarmente fragili. Queste zone ospitano specie endemiche uniche delle Canarie che potrebbero scomparire se i limiti termici e idrici venissero alterati in modo irreversibile. Gli scienziati avvertono che lo spostamento altitudinale della flora e della fauna è già iniziato.
Quali sono le priorità per le Canarie?
Gli esperti concordano sul fatto che le Canarie abbiano bisogno di un piano di adattamento realistico, basato sulla prevenzione e sulla cooperazione. Tra le priorità figurano il rafforzamento della pianificazione territoriale per integrare il rischio climatico, la protezione del litorale mediante misure di arretramento controllato e il ripristino degli ecosistemi degradati attraverso la riforestazione e la conservazione dei corridoi naturali.
È inoltre essenziale fornire ai comuni risorse tecniche e finanziarie adeguate e coinvolgere la cittadinanza nella gestione e nel monitoraggio del territorio. Senza la partecipazione locale, nessuna strategia climatica potrà essere sostenibile. L’educazione ambientale e la trasparenza istituzionale sono strumenti chiave per raggiungere questo obiettivo.
Un avvertimento dal valore globale
L’IPCC considera le Canarie un esempio del dilemma climatico planetario, essendo un territorio di piccole dimensioni in cui convergono tutti i sintomi del riscaldamento globale. La disuguaglianza dei suoi impatti dimostra che la crisi climatica non colpisce allo stesso modo ogni luogo, ma mette comunque a rischio il benessere collettivo.

Gli scienziati concludono che l’arcipelago si trova in un punto di non ritorno. Se non si interviene in modo coordinato e urgente, il cambiamento climatico non solo trasformerà il paesaggio, ma anche lo stile di vita dei suoi abitanti. Il conto alla rovescia per salvare le isole è già iniziato.
Riferimento della notizia
Climate Projections and Temperature Evolution in the Canary Islands: High Resolution Analysis at Island Scale. Noelia Cruz-Pérez, Joselin S. Rodríguez-Alcántara, Susana Clavijo-Núñez, César Paradinas-Blázquez, Juan C. Santamarta.