Sistema di allertamento maremoti: sei nuove stazioni in Italia

Le nuove stazioni di sorveglianza sono a supporto operativo della Protezione Civile Nazionale e serviranno per la difesa delle aree costiere potenzialmente esposte a maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo.

Potenziamento della rete di allerta maremoti nel Mediterraneo.

A fine giugno è stato annunciato il potenziamento del sistema di allerta maremoti in Italia, con sei nuove stazioni. Le stazioni si trovano a Capo Teulada (Sardegna), Porto Palo (Sicilia), Roccella Ionica (Calabria), Cetraro Lido (Calabria) e sulle piccole isole di Marettimo (Sicilia) e Pantelleria (Sicilia): rappresentano le prime installazioni per il potenziamento della rete di osservazione del livello del mare, con particolare attenzione alle aree costiere caratterizzate da sorgenti sismiche a elevato rischio tsunami, quali il Mar Egeo, il Mar Ionio, il Bacino Algero-Provenzale, il Mar Tirreno, il Canale di Sicilia.

Sei nuove stazioni mareografiche

Le sei nuove stazioni mareografiche sono state progettate per resistere a dure condizioni di esercizio e secondo gli standard internazionali fissati per la misura di onde da maremoto fino ad un’altezza massima di 10 metri e campionabili alla frequenza di un secondo.

Servono per il potenziamento della Rete di Sorveglianza operativa, dedicata al monitoraggio del livello del mare a difesa delle aree costiere potenzialmente esposte a maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo.

Le sei nuove stazioni mareografiche potenziano la Rete di Sorveglianza operativa dedicata al monitoraggio del livello del mare a difesa delle aree costiere potenzialmente esposte a maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo.

La stazione di Capo Teulada, in particolare, segna l’avvio della nuova rete di osservazione del livello del mare nel Mediterraneo, progettata anche per accogliere a bordo ulteriori sensori secondo le esigenze e le indicazioni delle Autorità regionali.

L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) dai primi di maggio del 2021 ha reso operative queste sei stazioni mareografiche nell’ambito della Rete di Sorveglianza operativa, parte fondamentale del Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma (SiAM), costituito da ISPRA, INGV con il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Tra le sei stazioni, quella di Capo Teulada è la prima a essere pienamente operativa: la stazione assicura la registrazione di dati mareografici e la trasmissione degli stessi 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. I dati di livello del mare, registrati con accuratezza centimetrica, sono trasmessi in tempo reale al Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV e sono visionabili e scaricabili sulla Piattaforma ISPRA-TAD.

Dopo il terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004, uno degli eventi più disastrosi dell'epoca moderna, che ha provocato centinaia di migliaia di morti, la condivisione dei dati mareografici si è notevolmente implementata anche nell’ambito del Sistema di Allertamento Tsunami per il Nord Est Atlantico, il Mediterraneo e i bacini collegati.

Per sottolineare le tante e diverse collaborazioni nella tutela e nella gestione del bacino mediterraneo, la stazione di Capo Teulada ospiterà la bandiera del Mediterraneo.