Terremoto in Turchia, la terra si spacca per centinaia di chilometri: foto

Dalla Turchia devastata dal sisma, arrivano le prime foto della enorme spaccatura causata dalla faglia che ha generato il forte terremoto del 6 febbraio. La terra si è spostata per alcuni metri: ecco le foto delle ferrovie e delle strade deformate.

terremoto turchia
Il 6 febbraio 2023 due fortissimi terremoti di magnitudo 7.8 e 7.5 hanno sconvolto la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, causando migliaia di morti.

Il terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria il 6 febbraio scorso, causando almeno sedicimila vittime (il bilancio è ancora provvisorio tre giorni dopo), oltre a causare il crollo di moltissimi edifici ha avuto anche effetti evidenti sulla geografia. Sono comparse spaccature e deformazioni, effetto in superficie delle enormi rotture che si sono verificate in profondità. In questo articolo vedremo le foto, prima alcune piccole pillole di geologia.

I terremoti, come si generano

I terremoti, lo ricordiamo, si originano quando improvvisamente si ha una rottura delle rocce lungo zone chiamate faglie. Questa rottura avviene a profondità di chilometri sotto la superficie della Terra, in punti chiamati ipocentri (l'epicentro è la proiezione dell'ipocentro in superficie).

I movimenti tettonici della Terra, che come sappiamo è divisa in placche, sottopongono a enormi “stress” le rocce, con fortissime pressioni lungo zone di rottura chiamate faglie. Per molti anni, lungo queste faglie, si accumula stress sotto forma di energia elastica. Questa energia viene immagazzinata per anni, secoli o millenni, e poi liberata improvvisamente trasformandosi nelle tanto temute onde sismiche.

A seguito di grandi terremoti come quello del 6 febbraio, di magnitudo 7.8, la faglia che origina il sisma si può muovere improvvisamente anche di alcuni metri. Le conseguenze sono enormi per le aree colpite, e la superficie viene interessata da spaccature e deformazioni.

Un movimento trascorrente per centinaia di chilometri

La lunghezza della rottura causata dall'enorme terremoto (ricordiamo che ci sono stati due grossi eventi il 6 febbraio, uno di magnitudo 7.8 ed uno di magnitudo 7.5, su due faglie diverse, anche se nella stessa area geografica) sarebbe di centinaia di chilometri, secondo i primi modelli pubblicati dall'USGS, il servizio geologico statunitense.

Stiamo parlando di una lunghezza enorme: in queste ore i siti di divulgazione di tutto il mondo stanno mostrando cosa accadrebbe in altre aree del pianeta con una rottura così vasta.

Nel caso di un sisma di queste proporzioni, l'area soggetta a deformazioni è molto grande. Si parla di ipocentro del terremoto considerando il punto di rottura come un punto, ma in realtà l'area che si sposta e che genera quindi le onde sismiche è molto grande, ed ha tre dimensioni.

Binari e strade deformate in Turchia per metri: le foto

Uno dei modi tipici per rilevare lo spostamento in superficie a seguito di un forte terremoto è osservare come si sono mossi gli elementi rettilinei, come strade e ferrovie. Sono proprio le deformazioni di queste infrastrutture a renderci evidente l'entità dello spostamento della faglia in Turchia.

Qui sopra si apprezza lo spostamento della faglia trascorrente lungo i binari del treno, in un tratto in cui correvano rettilinei. Qui sotto si apprezza lo stesso movimento lungo una strada.

Come si può vedere dalle immagini, un pezzo di strada è andato verso destra, l'altro verso sinistra: questo è quanto accade quando una strada rettilinea viene tagliata da una faglia trascorrente che si muove improvvisamente di alcuni metri a seguito di un terremoto.

Qui sopra altre immagini dello spostamento causato in superficie dalla enorme rottura sotterranea: si apprezza bene, grazie all'elemento rettilineo della pavimentazione (le mattonelle di colore rosa), lo spostamento delle due parti, una verso destra, l'altra verso sinistra. Qui sotto, ancora immagini dell'impressionante deformazione dei binari.

Spostamenti del suolo di diversi metri

La nuova faglia che si è attivata il 6 febbraio al confine fra Turchia e Siria ha provocato uno spostamento del suolo di alcuni metri, come si può apprezzare dalle immagini viste finora. In media lo spostamento, secondo quanto risulta dalle indicazioni dei sismologi, sarebbe di 3-4 metri.

Il movimento della faglia, come spiegavamo all'inizio, è stato di tipo trascorrente, ossia il suolo si è mosso orizzontalmente lungo i due lembi della faglia. Come sempre accade a seguito di eventi sismici come questo, gli effetti in superficie sono molto importanti, rendendo possibile comprendere quanto accaduto in profondità.