Terremoto superficiale alle pendici dell'Etna, danni vicino Catania

Stanotte, un terremoto di magnitudo 4.8 con ipocentro a 1 km di profondità (molto superficiale) ha causato danni nei comuni della provincia di Catania situati alle pendici dell'Etna. Ci sono 10 feriti.

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Danni nel Catanese per il terremoto avvenuto nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre.

Erano passate le 3 di questa notte quando un terremoto di magnitudo locale 4.8 colpiva l'area alle pendici dell'Etna. L'epicentro è stato localizzato dall'INGV a 2 chilometri da Viagrande (CT), vicino Trecastagni, mentre l'ipocentro, cioè il punto in profondità dal quale si è originato il sisma, è stato ubicato a soltanto 1 km di profondità. Si è trattato quindi di un sisma molto superficiale ed è per questo che gli effetti nei comuni del Catanese sono stati così importanti, con danni soprattutto sulle vecchie abitazioni. Ci sono 10 feriti. Il terremoto ha causato molta paura fra la popolazione locale, anche a Catania, dove si è sentito con forza. Secondo i questionari pervenuti al sito "Hai sentito il terremoto", l'intensità del sisma nella zona dell'Etna ha oscillato fra il IV ed il VI grado nella scala MCS. Un'intensità importante, alla quale si associano danni, caduta di cornicioni e di oggetti nelle case.

Si tratta del terremoto più forte da quando, il 24 dicembre scorso, il vulcano Etna è entrato in una nuova fase eruttiva con un'esplosione di cenere e lapilli accompagnata da un intenso sciame sismico. Sono mesi in realtà che il vulcano è in eruzione, con fasi diverse, ma dal 24 l'attività si è intensificata. Si tratta di una nuova eruzione laterale del vulcano ed è accompagnata da molti terremoti. Ne sono stati registrati già centinaia, i più forti di magnitudo superiore a 4.0.

I danni nel catanese

Tornando ai danni, si registrano crolli di cornicioni e sventramenti di edifici a Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, a Santa Venerina, dove è stata danneggiata anche una chiesa, a Zafferana Etnea e nell'Acese. A Fleri una palazzina è crollata e due persone sono state estratte dalle macerie. In queste ore stanno lavorando nella zona numerose squadre dei Vigili del Fuoco ed è stato attivato il Comitato Operativo della Protezione Civile. Una delle conseguenze del sisma è stata anche la chiusura dell'autostrada Catania-Messina (A18) nel tratto tra Acireale e Giarre, per controlli.

Il 24 dicembre intanto, nel giorno della nuova attività eruttiva dell'Etna, è stato innalzato il livello di allerta per lo Stromboli, da codice verde codice giallo. Le scosse di terremoto sono direttamente legate all'attività eruttiva.

Nei mesi scorsi l'Etna ha mostrato una continua attività eruttiva, accompagnata anche da scosse di terremoto come quella del 6 ottobre scorso. Un dato da tenere in considerazione è la superficialità di questi terremoti, il cui ipocentro si localizza a 1-2 km di profondità, molto meno rispetto ai terremoti che avvengono ad esempio in Appennino.