Turchia, il terremoto sposta la montagna e divide un oliveto: le foto
Sono state pubblicate nuove foto e video dalla zona della faglia che ha generato i due grandi terremoti del 6 febbraio scorso in Turchia e Siria: una montagna spaccata, oliveti divisi in due, strade e binari spostati. Ecco le immagini.

Alcuni giorni fa vi abbiamo mostrato su Meteored Italia una selezione di foto che mostrano l'impressionante spostamento del suolo causato dai grandi terremoti del 6 febbraio scorso tra Turchia e Siria, due eventi di magnitudo 7,9 e 7,5 che hanno causato delle più grandi catastrofi del secolo, con decine di migliaia di vittime (i dati ufficiali sono ancora provvisori).
Nelle foto, pubblicate da geologi e da persone sul campo, si vede chiaramente il risultato dello slittamento del terreno causato dalla rottura della faglia responsabile del sisma. La faglia, di tipo trascorrente, ha portato allo scorrimento dei due blocchi a contatto in due direzioni contrarie, deformando i binari dei treni e spezzando strade rettilinee, come abbiamo visto nell'articolo qui sotto.
Un evento di queste proporzioni, con uno spostamento della faglia su una lunghezza di oltre centocinquanta chilometri, ha enormi effetti sul territorio, e anche in questi giorni, a una settimana dall'evento catastrofico, continuano ad arrivare foto e video delle trasformazioni geografiche causate dal sisma.
Nuove foto mostrano gli effetti del terremoto sulla geografia
Quando si verifica un terremoto, le rocce che si trovano nella crosta terrestre si rompono improvvisamente liberando energia elastica (sotto forma di onde sismiche) e si muovono lungo aree di frattura chiamate faglie. Lungo la faglia le due parti a contatto si muovono, e possono muoversi anche di alcuni metri come accaduto a seguito del sisma del 6 febbraio 2023 tra Turchia e Siria.
Un pezzo di montagna si sposta
Una delle foto che sta destando maggior stupore in queste ore arriva da una zona di montagna e mostra la fagliazione superficiale causata dal secondo terremoto del 6 febbraio 2023, quello di magnitudo momento Mw=7.6, nell'area di Kahramanmaraş, Nurhak, vicino al villaggio di Tatlar, lungo la faglia di Malatya. In quest'area montagnosa la foto mostra l'impressionante spostamento della roccia, con la creazione di una scarpata (sulla sinistra) di diversi metri, che prima del 6 febbraio non esisteva.
Malatya Fay zonu güney ucu ile Doğanşehir-Sürgü fay zonunun kesişim bölgesinde, Kahramanmaraş, Nurhak, Tatlar köyünde yamaç eğimine ters yönde yerdeğiştirme oluşturmuş 06 Şubat 2023, 13:24 Mw=7.6 Ekinözü depremine ait yüzey faylanması..#deprem pic.twitter.com/7oxM125dDf
— Dr. Ramazan Demirtaş (@Paleosismolog) February 12, 2023
Le scarpate di faglia in zone di montagna sono un panorama abituale per i geologi, specie in montagne in evoluzione (in Italia ne sono un esempio gli Appennini).
La cosa rara è osservarne la formazione da un giorno all'altro, a seguito di un evento sismico. Anche se su una scala minore, fenomeni del genere vennero osservati anche in Italia sull'Appennino centrale a seguito dei forti terremoti del periodo 2016-2017.
I filari dell'oliveto spostati dal terremoto
Un'altra foto che in queste ore ci mostra di cosa sia capace un sisma di questa potenza, arriva da un oliveto in Turchia. I filari di olivi, fino a pochi giorni fa ordinati e rettilinei, sono stati spezzati dal movimento trascorrente della faglia.
L'oliveto che se ne va. Ecco l'ennesimo esempio del movimento orizzontale subito dalla lunga faglia trascorrente che lunedì notte ha generato il violento #terremoto di magnitudo 7.8 in #Turchia. Intanto in queste ore i geologi stanno analizzando i primi dati satellitari. pic.twitter.com/reOy9PP1dZ
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) February 9, 2023
Altri effetti molto importanti sulla geografia locale si possono osservare nel video qui sotto: il movimento della faglia, in questo caso, ha creato una enorme spaccatura in un'area caratterizzata dalla presenza di materiali più fragili, distruggendo un oliveto.
Giant fault formed after #earthquake in #Turkish province of #Hatay
— TRUTH PUKE (@TruthPuke) February 13, 2023
The crack runs through an olive grove. Its length is about 300 km, width - 200 m, depth - 30 m
#TurkeyEarthquake #turkeyearthquake2023 #Gaziantep #Khatai #Osmaniye #Adiyaman #Malatya #Diyarbakir #kahramamaras pic.twitter.com/8Yhka6ISUX
La stessa zona si può vedere in un altro video.
As a result of the strongest earthquake to strike the Turkish-Syrian border, a fault emerged in the Turkish province of Hatay. pic.twitter.com/0zuv3zB1Xb
— 301 Military (@301military) February 11, 2023
Altri foto e video della spaccatura creata dalla faglia in superficie
Qui sotto, un video girato dal drone mostra la linea di faglia e lo spostamento del suolo che ha causato in aree non abitate. Si vedono i campi agricoli attraversati da una lunga frattura.
The footage of the Turkey earthquake fault line pic.twitter.com/w5WppSakJW
— Ragıp Soylu (@ragipsoylu) February 10, 2023
Lo spostamento del suolo è stato enorme e il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha generato una immagine per mappare lo spostamento del suolo lungo faglia. Nella foto, realizzata con un software utilizzato solitamente per monitorare gli spostamenti dei ghiacciai, sono indicati spostamenti del suolo fino a 4 metri!
This is crazy! We used @ASFHyP3 and AutoRIFT, the ITS_LIVE glacier tracking software, to map the displacement from the #turkeyearthquake with incredible fidelity.
— Joseph H. Kennedy (@aJollyAdventure) February 11, 2023
Graphic by Alex Gardner, @NASAJPL pic.twitter.com/iLhhk8s6r3
La liquefazione del suolo: strani buchi nel suolo in Siria
Oltre alla deformazione del suolo, il fortissimo terremoto ha causato anche un altro fenomeno geologico, noto come "liquefazione del suolo". Ne abbiamo parlato in questo articolo. Anche in questo caso è un fenomeno ben noto ai geologi, ma allo stesso tempo impressionante.
#Nature
— Meteored Italia (@meteoredit) February 10, 2023
Appaiono strani buchi nel nord della #Siria dopo il terremoto.
Queste immagini sono state registrate dopo il sisma devastante. Le prime ipotesi indicano che si potrebbe trattare di liquefazione del suolo. pic.twitter.com/ROpJ4HNJ28
Il violento scuotimento del terreno causato dal sisma fa aumentare fortemente la pressione dell'acqua dentro i sedimenti, che cerca una via di fuga verso la superficie, formando ad esempio il curioso fenomeno dei vulcanetti di fango. I sedimenti, in questi casi, si trasformano da solido in liquido creando un serio problema se nell'area ci sono case o infrastrutture.