Ultim'ora sul ciclone di Natale e la tendenza per i giorni dopo: freddo e importanti cambiamenti in vista del Capodanno

L’inverno europeo sta per manifestarsi in modo incisivo proprio in coincidenza con le festività. Un complesso sistema depressionario, alimentato da un nucleo di aria artica retrograda, si sta dirigendo verso l'Europa centro-occidentale. Questo evento riuscirà a portare una fase di stampo puramente invernale anche su gran parte della Penisola.

La vasta copertura nevosa già presente tra la Russia e l’Europa centrale sta agendo da scivolo per la massa d’aria fredda in arrivo che, potendo scorrere su superfici già fredde, permetterà un'avanzata veloce senza perdere di intensità.

Senza il calore del suolo a "mitigarne" la temperatura e a conferire turbolenza, l'aria artica conserverà intatte le sue caratteristiche originali potendo raggiungere anche l'Italia e il bacino del Mediterraneo, seppur in misura minore rispetto ai paesi d'oltralpe.

Lo Zero Termico

Il sistema depressionario sul Mediterraneo Occidentale, suddiviso in diversi minimi, di cui il più orientale si è avvicinato alle coste tirreniche, continuerà a richiamare un po' dell'aria fredda artico-continentale che, pur essendo diretta verso ovest, su un ampio corridoio a nord della Alpi, riuscirà a raggiungere anche l'Italia, in particolare il Nord.

Per la Notte della Vigilia, le mappe indicano una massa d'aria a 850 hPa (circa 1400-1500 metri) con temperature comprese tra -3°C e -4°C al Nord. Questo provocherà un crollo dello zero termico.

Zero termico e quota neve in calo sul Nord-Ovest nella Notte di Natale

Come sempre in caso di aria artica, dove e quando le precipitazioni dovessero risultare persistenti e organizzate, riusciranno a far scendere l'aria gelida presente in quota. Questa omotermia permetterà alla neve di guadagnare rapidamente le quote collinari, spingendosi fin sui 300-400 metri tra il basso Piemonte, il Pavese e l'Emilia occidentale proprio durante la notte di Natale.

Vigilia e Natale tra accumuli abbondanti e imbiancate

Mentre il Nord si prepara ai fiocchi, il resto d'Italia dovrà fare i conti con un maltempo intenso. Per la Vigilia di Natale sulla Romagna e sulla fascia collinare e pre-collinare dell'Emilia orientale sono attesi accumuli pluviometrici rilevanti, con anche 100-130 mm in 36-48 ore.

Notte di Natale con neve fin sui 300-400 metri tra il basso Piemonte, il Pavese e l'Emilia occidentale proprio durante la notte di Natale

Al Centro-Sud, piogge intense e abbondanti interesseranno Lazio e Campania, accompagnate da venti tesi a rotazione ciclonica. Qui la neve sarà ancora a quote relativamente elevate (1200-1500 metri).

A Natale la neve continuerà a cadere a quote basse sul Nord-Ovest nelle prime ore del mattino, per poi attenuarsi.

Altrove prevarrà l'instabilità, con piogge concentrate sul versante ionico e sull'Adriatico Centrale. Temperature in calo ovunque e mari agitati, con forte Bora sul Triestino e Tramontana sulla Liguria.

Tendenza: Santo Stefano e il Capodanno

Dopo un parziale miglioramento per Santo Stefano (26 dicembre), con ampie schiarite al Nord e sul versante tirrenico, le analisi a lungo termine confermano che questa potrebbe essere solo la prima di tre fasi fredde.

Seppur con una ancor ampia divergenza modellistica tra i due principali centri di calcolo mondiali (ECMWF e GFS), sintomo della scarsa predicibilità dell'evoluzione meteorologica per i prossimi giorni, proviamo a descrivere quali potrebbero essere, in linea di massima, gli scenari per i giorni successivi al Natale e in vista dell'Anno Nuovo.

Tra il 28 e il 29 dicembre, infatti, una seconda irruzione artica potrebbe raggiungere l'Europa Orientale e parzialmente l'Italia. Mentre quella del 1-3 gennaio (che vista l'elevata distanza temporale è solo una ipotesi tutt'altro che attendibile) potrebbe avere caratteristiche miste, artiche e continentali, con effetti nevosi che, secondo il segnale di GFS, potrebbero essere possibili anche al Centro-Sud.

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Con questi ipotetici scenari, che hanno una scarsa base scientifica, rimandiamo ad ulteriori approfondimenti nei prossimi articoli.