Venezia, il MOSE è tornato in funzione dopo mesi bloccando l’acqua alta: come funziona?

L'11 settembre a Venezia è tornato in funzione il sistema MOSE, che difende la città dall'acqua alta e che ha da poco superato i 100 sollevamenti. Era da mesi che non si verificavano alte maree.

sistema mose
Le paratie mobili del sistema MOSE difendono Venezia dal fenomeno dell'acqua alta, innalzandosi in determinate condizioni meteo lungo le quattro bocche che collegano la laguna con il mar Adriatico.

La scorsa settimana in Italia abbiamo avuto una situazione meteorologica molto variegata, con giornate calde e soleggiate che si sono alternate a veloci perturbazioni, con temporali anche molto violenti che hanno provocato danni. Tra martedì 9 settembre e mercoledì 10 settembre il maltempo ha sferzato il centro-nord, ci sono state alluvioni lampo all'isola d'Elba e danni anche in altre aree del Paese.

Qui su Meteored come sempre abbiamo avvisato con giorni di anticipo dell'arrivo del maltempo, indicando le regioni interessate, ed abbiamo riportato tutti gli avvisi di allerta meteo della Protezione Civile.

Oltre ai forti temporali, alcuni dei quali particolarmente violenti, si segnala anche il forte vento e i nuovi episodi di alta marea che hanno colpito la laguna di Venezia. Questi ultimi sono stati i primi della stagione, dopo mesi in cui non si erano verificate maree.

Venezia, negli ultimi giorni è tornato ad alzarsi il MOSE

Un modesto gradiente di pressione sul mar Adriatico, associato a venti moderati di scirocco nella sua parte centro-meridionale, insieme a elevati valori di marea astronomica, hanno portato dal 9 settembre a livelli di marea significativi nella laguna di Venezia.

Tra il 10 e l'11 settembre è tornata l'acqua alta a Venezia. Era da aprile che non si verificavano eventi di alta marea nella laguna di Venezia

L'evento mareale legato alla perturbazione meteorologica del 10 settembre, ha portato all'attivazione del sistema MOSE, il sistema di paratie che dal 2020 ferma gli eventi di "acqua alta" nella laguna. Era da aprile che non si verificavano eventi di alta marea nella laguna di Venezia, e da mesi non veniva attivato questo sistema.

Cos'è il MOSE, sistema di paratoie mobili che blocca l'acqua alta

Il MOSE è il sistema di paratoie mobili realizzato per difendere Venezia dalle maree eccezionali. Diverse barriere mobili installate alle bocche di porto della laguna, vengono sollevate in determinate condizioni meteorologiche per isolare temporaneamente la laguna dal mare.

Il sistema MOSE è entrato in funzione, sollevandosi dal fondale, più di 100 volte tra il 2020 ed il 2025.

Impedendo l'ingresso delle maree, si salva così Venezia dal fenomeno dell'acqua alta, sempre più frequente negli ultimi anni. L’acronimo MOSE significa Modulo Sperimentale Elettromeccanico, e il suo obiettivo – come ricordato dal Consorzio Venezia Nuova – è quello di “proteggere Venezia e la sua laguna dalle maree fino a 3 metri di altezza”.

L’opera è stata inaugurata nel 2020 dopo molti anni di lavori, è entrata in funzione più volte negli ultimi anni, dimostrandosi in grado di fermare l’acqua alta.

Dal 2020, anno di inaugurazione, il sistema che protegge la laguna di Venezia dall’acqua alta è stato messo in funzione più di 100 volte. Il centesimo sollevamento è avvenuto il 12 marzo 2025. A seguire ci sono stati altri sollevamenti, fino all'ultimo avvenuto l'11 settembre scorso (il 108°).

Cos'è l'acqua alta?

Con il termine acqua alta si indica il fenomeno dei picchi di marea che, con una certa periodicità, causano allagamenti a Venezia e Chioggia. Si verificano con una certa frequenza nell'Adriatico settentrionale e con una particolare intensità nella laguna di Venezia.

acqua alta venezia
Fino al 2020, l'allagamento della città di Venezia a seguito dell'acqua alta era molto frequente. Ora, con il MOSE, diventa più raro. La zona di Piazza San Marco essendo la più bassa della città è però ancora soggetta ad allagamenti.

La marea che supera a Venezia la soglia di attenzione di +80 cm viene
comunemente indicata come "acqua alta"; a questa quota sorgono problemi
di trasporto e di viabilità pedonale nei punti più bassi della città. Man mano che le maree diventano più importanti, l'allagamento della città si fa più grave, portando alla paralisi dell'attività in città.

Nella notte fra il 12 novembre ed il 13 novembre del 2019, prima che entrasse in funzione il MOSE, si è verificato a Venezia uno degli eventi di acqua alta eccezionali più importanti degli ultimi decenni. In quell'occasione si registrò un picco massimo di marea con un'altezza di +187 cm, il valore più alto dal 4 novembre 1966 (giorno della 'acqua granda' a Venezia e dell'alluvione di Firenze).Ci furono gravi danni in città.

La marea osservata a Venezia, spiega nel suo sito ufficiale il Comune di Venezia, può essere pensata come la somma di due componenti: la marea astronomica, correlata al moto dei corpi celesti, principalmente Luna e Sole, e il contributo meteorologico dovuto allo stato dell'atmosfera.

In caso di condizioni meteorologiche con bassa pressione e forti venti di scirocco, il contributo meteorologico diventa importante producendo il fenomeno dell'acqua alta. Alle maree che investono Venezia contribuiscono anche altri fattori, come l'eustatismo (innalzamento del livello del mare) e la subsidenza (abbassamento del suolo per cause naturali o antropiche).

Le nuove sfide del cambiamento climatico

Negli ultimi anni sono emersi studi che hanno sollevato dubbi sull'efficacia del MOSE con l'avanzare dei cambiamenti climatici e dell'innalzamento marino. Uno studio del 2024 coordinato dall'Università Ca' Foscari Venezia, pubblicato sulla rivista Regional Environmental Change, ha sollevato domande sulla sostenibilità economica del sistema MoSE che dal 2020 protegge Venezia dall’acqua alta.

Secondo la ricerca, se il MoSE venisse attivato con previsioni di marea a partire da 110 centimetri sul medio mare, potrebbero essere superati i 50 giorni consecutivi di chiusura della Laguna nell’ultimo quarto di secolo.

L’infrastruttura potrebbe non reggere un’attività così intensa. Sul lungo periodo, inoltre, il sistema potrebbe non esser più efficace.

Nel 2025 un altro studio, dell'INGV, ha fatto emergere come Venezia e la sua laguna potrebbero essere esposte a inondazioni estreme entro il 2150 a causa dell'aumento del livello del mare e dell'abbassamento del terreno, fenomeno noto come "subsidenza". Lo studio multidisciplinare "Multi-Temporal Relative Sea Level Rise Scenarios up to 2150 for the Venice Lagoon (Italy)" ha analizzato le proiezioni climatiche più aggiornate dell'Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) e i dati geodetici disponibili.

Per approfondire

Centro Previsioni e Segnalazioni Maree di Venezia - https://www.comune.venezia.it/it/content/centro-previsioni-e-segnalazioni-maree