VIDEO: spettacolare "microburst" nei pressi dell'aeroporto di Cancun

Un microburst davvero spettacolare ha sfiorato la pista dell'aeroporto internazionale di Cancun lasciando dietro di sé immagini davvero molto suggestive.

Nella giornata di ieri un microburst ha interessato le aree limitrofe all'aeroporto internazionale di Cancún, in Messico, lasciando a bocca aperta piloti, controllori di volo e turisti. Catturato in video virali che hanno fatto il giro del web, questo fenomeno ha trasformato un pomeriggio tropicale in uno spettacolo di potenza naturale.

Il fenomeno era collegato a un cumulonembo isolato che si è sviluppato nella zona vicino l’aeroporto, dove ha prodotto un forte ma isolato rovescio di pioggia che ha regalato delle immagini davvero suggestive.

Cos'è un microburst?

Si tratta di una corrente discendente d'aria estremamente localizzata e intensa, che si verifica durante temporali intensi. A differenza di un downburst più ampio (che copre aree di diversi chilometri), il microburst è "micro" per definizione, poichè colpisce zone non superiori a 4 chilometri di diametro.

Microburst, Cancun.
Ecco lo spettacolare microburst transitato nei pressi della pista dell'aeroporto di Cancun. Si nota l'estrema localizzazione del fenomeno su un'area molto ristretta.

Quando tocca terra, l'aria in discesa si espande radialmente in tutte le direzioni, creando raffiche di vento orizzontali capaci di raggiungere velocità notevolissime. Nei casi più estremi le raffiche di vento prodotte da un microburst possono toccare punte di 160 km/h, causando danni notevoli.

La loro formazione

Si formano a seguito dell’intenso scompenso che si crea all’interno del temporale (che sia una cella singola o un complesso sistema multicellulare) fra updraft (forte corrente ascendente che alimenta il cumulonembo) e downdraft (corrente discendente che si localizza nell’area delle precipitazioni) e nella maggioranza dai casi sorgono da nubi cariche di pioggia e forti rovesci, la cui temperatura è più bassa rispetto all’ambiente circostante.

Si innesca cosi un “gradiente termico” (una significativa differenza termica) che fa aumentare la pressione nella nube temporalesca, causando un conseguente “gradiente barico” (differenza di pressione) fra la zona temporalesca e le aree circostanti.

Tale differenza barica genera un intenso e turbolento flusso d’aria verso l’esterno che serve a bilanciare la pressione.

In genere, in presenza di fortissimi updrafts l’aria trasportata dalle correnti ascensionali riesce a raggiungere la parte sommitale del cumulonembo (l’incudine), ghiacciandosi e divenendo molto più pesante e gelida rispetto le masse d’aria circostanti.

Un fenomeno tipico anche nell’area tropicale

Questi fenomeni sono rari ma non imprevedibili. Si verificano spesso in regioni umide e calde come la Penisola dello Yucatán, dove durante il giorno l'aria calda sale rapidamente, favorendo temporali violenti.

L'aeroporto di Cancún, uno dei più trafficati al mondo con oltre 25 milioni di passeggeri annui, è particolarmente vulnerabile, essendo situato in una zona di confine tra il Mar dei Caraibi e la giungla tropicale.

In Messico, questi eventi sono favoriti dalla stagione delle piogge (maggio-ottobre), quando l'umidità del Golfo del Messico incontra l'aria calda continentale. Studi della NASA e del Servizio Meteorologico Nazionale messicano indicano che i microburst si formano in circa il 5-10% dei temporali tropicali, ma la loro imprevedibilità li rende difficili da prevedere senza radar Doppler avanzati.