L’aria che respiri è pulita? Te lo dicono gli alberi: la guida per riconoscere i licheni e scoprire la qualità dell’aria
Dai tronchi degli alberi arrivano indizi preziosi sulla qualità dell’aria che respiriamo grazie ai licheni: organismi semplici ma sensibilissimi, raccontano lo stato di salute dell’ambiente meglio di qualunque strumento elettronico

Hai mai notato quei piccoli organismi verdastri, simili a croste o a foglioline, che incrostano la corteccia degli alberi o le rocce dei parchi? Non sono né muschi né muffe, ma licheni: discreti alleati che raccontano molto sull’aria che respiriamo.
In un periodo in cui l’inquinamento atmosferico è un problema sempre più sentito, soprattutto d’inverno quando il riscaldamento domestico e la scarsa ventilazione peggiorano la qualità dell’aria, imparare a leggerli può diventare un modo semplice e naturale per conoscere meglio il nostro ambiente.
Come si misura la qualità dell'aria
Le città dispongono oggi di centraline di monitoraggio che registrano in tempo reale i principali inquinanti (come PM10, biossido di azoto e ozono). Accanto a questi strumenti tecnologici, però, esistono anche metodi “naturali” di osservazione: la natura stessa, con la sua sensibilità chimica e biologica, ci offre indicatori preziosi.
Oltre ai licheni, anche muschi e felci possono accumulare metalli pesanti o reagire a particolari gas, fornendo informazioni sullo stato dell’atmosfera. Questi organismi sono usati da decenni come bioindicatori, cioè organismi che reagiscono in modo visibile o misurabile alla presenza di sostanze inquinanti.
Cosa sono i licheni e dove trovarli
I licheni sono organismi affascinanti nati dalla simbiosi mutualistica tra un fungo e un’alga (o un cianobatterio). Il fungo costruisce la struttura e trattiene l’acqua, mentre l’alga, grazie alla fotosintesi, produce il nutrimento. Da questa alleanza nascono forme e colori diversissimi: croste sottili aderenti alla corteccia, piccole rosette fogliari o cespuglietti ramificati che sporgono dai rami.

Vivono ovunque: dai tronchi degli alberi ai tetti delle case, dalle rocce delle montagne fino ai deserti e ai ghiacciai. Non hanno radici, quindi traggono tutto ciò che serve direttamente dall’aria e dalle piogge: è proprio questa caratteristica a renderli così sensibili all’inquinamento.
Sentinelle dell'inquinamento urbano
I licheni sono considerati vere e proprie sentinelle ecologiche. Poiché assorbono acqua e nutrienti esclusivamente dall’atmosfera, sono anche esposti a tutte le sostanze inquinanti in essa presenti.
Alcuni gas, come il biossido di zolfo o l’ozono, possono alterarne la crescita o distruggerne le cellule fotosintetiche. In aree molto inquinate, quindi, le specie più delicate scompaiono, lasciando spazio solo a quelle più resistenti.

Al contrario, dove l’aria è pulita, si osserva una maggiore varietà di specie e una crescita più rigogliosa. Questo rende i licheni un ottimo “termometro” biologico della qualità dell’aria, tanto che vengono utilizzati anche in studi scientifici e progetti di monitoraggio ambientale.
Come "leggere" i segnali dei licheni
Anche un semplice cittadino, con un po’ di attenzione, può trarre indicazioni qualitative sull’aria osservando i licheni presenti nel proprio quartiere.
Se su tronchi e rocce si trovano molte specie diverse, dai colori vivaci (verdi, giallastri, aranciati), è probabile che l’aria sia piuttosto pulita. Se invece prevalgono pochi licheni grigiastri e resistenti, o addirittura mancano del tutto, può essere un segnale di atmosfera più inquinata.

Per analisi più precise, ad esempio per identificare i contaminanti accumulati nei tessuti, sono necessari campionamenti e analisi di laboratorio, ma l’osservazione diretta resta un ottimo punto di partenza per sensibilizzarsi al tema.
Gli alberi che parlano
La prossima volta che passeggi in un parco o lungo un viale, fermati un istante a guardare la corteccia di un albero. Quelle macchie verdastre o argentate non sono solo dettagli del paesaggio urbano: sono messaggeri silenziosi dell’aria che respiriamo.
Imparare a riconoscerli significa anche riconnettersi con la natura, scoprendo che, a volte, non servono strumenti sofisticati per capire come sta il nostro ambiente. Basta ascoltare ciò che gli alberi, e i loro licheni, hanno da dirci.