Allerta meteo, è imminente una severa ondata di maltempo su Sardegna, Sicilia e Calabria: "fino a 200 mm in poche ore"

I quantitativi di pioggia, che cadranno su spazi temporali molto ristretti, potranno avere impatti non indifferenti sui territori colpiti del Meridione e delle Isole Maggiori. Alto il rischio di criticità di natura idraulica.

Un’intensa ondata di maltempo è attesa nelle prossime ore su Sardegna orientale, Sicilia, Calabria meridionale e parte del Sud Italia, con il rischio di piogge torrenziali, inondazioni lampo e fenomeni estremi come trombe marine e forti raffiche di vento.

Già domani le coste sud-orientali della Sardegna rischiano di essere interessate dai primi nubifragi. Ma l’evoluzione si farà più interessante nel corso del pomeriggio di domani, allorquando da un grosso Mcs (Mesoscale Convective System), stazionario a largo della Sardegna sud-orientale, potrebbe nascere un Mcv (Mesoscale Convective Vortex), un vortice convettivo di mesoscala che, a seconda della sua posizione e intensità, potrebbe evolvere in una piccola depressione “chiusa” a cuore caldo.

Da domani forti temporali sulla Sardegna orientale

Già nelle prossime ore la Sardegna farà i conti con i primi temporali, anche intensi, indotti da vari sistemi temporaleschi a mesoscala, che continueranno a rigenerarsi in mare, davanti le coste meridionali e orientali dell’isola.

Forti temporali al Sud.
Questi temporali possono produrre quantità di pioggia orarie molto elevate, con accumuli anche di 70/150 mm nell’arco di 6 ore, con possibili criticità di carattere idraulico e idrogeologico.

Ma sarà la giornata di domani, mercoledì 15 ottobre 2025, quella in cui il maltempo potrebbe divenire estremo, con piogge diffuse, rovesci e nubifragi, maggiormente probabili sul settore sud-orientale della regione.

Attorno le coste orientali dell’isola avremo una situazione ideale per lo sviluppo di temporali stazionari, capaci di riversare enormi quantitativi di pioggia in poche ore, anche oltre 100-200 mm. Si tratta di accumuli eccezionali che potrebbero creare locali criticità, come esondazioni e alluvioni lampo su aree ristrette.

Il persistente flusso orientale nei bassi strati, combinato con rinforzo del flusso nella bassa troposfera e un alto Cape (Energia Potenziale Convettiva Disponibile) creeranno una fascia circoscritta per piogge eccessive.

Rischio di un vortice subtropicale sul Tirreno?

Dopo aver colpito duramente la Sardegna, nel corso del pomeriggio e della serata di domani il maltempo si sposterà verso est, coinvolgendo la Sicilia, e successivamente, nella mattinata di giovedì 16 ottobre, pure la Calabria meridionale.

In questo caso l’estensione del maltempo dipenderà molto dallo spostamento, verso levante, di questo Mcv (Mesoscale Convective Vortex), che secondo molti modelli deterministici, dovrebbe spostarsi sul basso Tirreno, richiamando un enorme quantitativo di umidità dal basso Mediterraneo verso l’Italia meridionale.

L’enorme avvezione di umidità, aspirata dalla piccola depressione sul basso Tirreno, grazie alle grandi quantità di calore latente e vorticità dal basso, sprigionate dai processi di condensazione, potrebbe favorire un ulteriore approfondimento del minimo, strutturandolo in una depressione chiusa a cuore caldo nei medi e bassi strati, probabilmente con caratteristiche subtropicali.

L’approfondimento del minimo, a sua volta, intensificherà la ventilazione, soprattutto fra basso Tirreno e Ionio, con venti di Scirocco e di Levante, anche sostenuti che trasporteranno umidità. Da questo approfondimento si svilupperà l’intensa fase di maltempo, ormai imminente sulla Sicilia, e su diverse aree del Sud peninsulare.

Rischio nubifragi pure fra Sicilia e Calabria

Il rinforzo della ventilazione di Scirocco nei bassi strati, fra basso Tirreno orientale e Ionio, favorirà anche lo sviluppo di aree di confluenza a ridosso delle coste della Sicilia meridionale e orientale, che fungeranno da forzante per l’attività convettiva, sfornando grossi Mcs o temporali a grappolo che potranno causare forti piogge, e autentici nubifragi, su zone molto localizzate.

Questi temporali possono produrre quantità di pioggia orarie molto elevate, con accumuli anche di 70/150 mm nell’arco di 6 ore.

Tali quantitativi di pioggia, che cadranno su spazi temporali molto ristretti, potranno avere impatti non indifferenti sui territori colpiti, con inondazioni lampo significative e pericolose, oltre a fenomeni erosivi e di dissesto idrogeologico.

Le aree più a rischio per accumuli estremi sono alcune porzioni della Sicilia meridionale e orientale, e la Calabria centro-meridionale, specie il settore ionico, dove la stazionarietà di questi temporali potrebbe accrescere il prodotto pluviometrico.

Il maltempo fra giovedì e venerdì si estenderà fino al Golfo di Taranto, con piogge e temporali intensi che si propagheranno verso l’alta Calabria ionica, la Basilicata orientale e la Puglia meridionale.

Possibilità di tornado su diverse aree costiere

Oltre alle piogge, i sistemi convettivi che si svilupperanno vicino le coste di Sardegna, Sicilia e Calabria aumentano il rischio anche di fenomeni vorticosi e forti raffiche di vento, legate ai downbursts umidi.

I temporali a movimento lento, specialmente quelli di tipo “back-building” (che si rigenerano controvento), amplificano il potenziale per avere forti raffiche di vento durante l’avvicinamento delle precipitazioni più intense.