Anche agosto 2022 all'insegna del gran caldo? La linea di tendenza

Ecco le ultime novità dal centro di calcolo europeo sulla linea di tendenza del mese di agosto che potrebbe essere molto caldo, soprattutto nella prima decade.

Gli effetti della gravissima fase siccitosa che sta investendo molte regioni del nord Italia

Come avevamo già visto nella linea di tendenza, luglio si sta presentando come un mese caldissimo per molte aree del nord Italia, e non solo. Sicuramente uno dei più caldi degli ultimi decenni.

Fra qualche giorno arriverà il mese di agosto, che sancirà l’apice della stagione estiva, in ogni sua forma. Noi come ogni mese andiamo a vedere cosa prevedono i modelli meteorologici del centro europeo ECMWF, con le previsioni a lungo termine che riguardano il mese di agosto.

Bisogna sempre ricordare che le tendenze non sono previsioni meteo dettagliate per una località. Ma vengono usate poiché permettono di sapere se il mese sarà più caldo o più fresco della media del periodo, più umido o più secco, rispetto alle medie climatologiche del periodo.

Dopo il gran caldo di questi ultimi giorni, con temperature massime che in varie zone d’Italia hanno superato la soglia dei +38°C +40°C, l’attenzione degli italiani è spostata sul mese di agosto.

Anche agosto inizierà con caldo sopra la media?

Le analisi del modello europeo ECMWF evidenziano come il mese di agosto rischia di iniziare, anch’esso, all’insegna del caldo intenso e prolungato in varie parti d’Italia. Dalle anomalie della distribuzione della pressione atmosferica, il modello europeo vede l’area del Mediterraneo dominata da un robusto promontorio anticiclonico subtropicale, sempre persistente sul bacino del Mediterraneo, con anomalie termiche positive in quasi tutte le regioni e prolungati periodi caldi e soleggiati.

Questo tipo di tempo stabile, caldo e soleggiato sembra tenerci compagnia, almeno fino alla prima decade di agosto, soprattutto sulle regioni centrali e settentrionali, in un contesto asciutto, causa la persistenza del promontorio collegato all’anticiclone africano, che nelle ultime estati ci ha tenuto compagnia per diverso tempo, sostituendosi all’azzorriano.

Ma temperature abbondantemente sopra la media del periodo si dovrebbero vedere pure sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori, dove peraltro il clima molto secco rischia di favorire lo scoppio degli incendi.

Anticiclone ad oltranza per tutto il mese di agosto?

Le proiezioni a lungo termine del modello europeo purtroppo non lasciano intravedere grossi segnali di cambiamento per la seconda e la terza decade di agosto. Anche se fra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade potremo assistere ad un naturale abbassamento del flusso perturbato principale nell’area euro-atlantica, a causa di un inizio di raffreddamento dell’area artica.

Questa intensificazione del flusso atlantico sul nord Europa potrebbe costringere il promontorio subtropicale, dominante sull’area mediterranea, di fare un passo indietro, interessando maggiormente le regioni meridionali, dove non sono escluse intense ondate di calore.

Le regioni settentrionali, in particolare le Alpi e le Prealpi, investite dai primi refoli freschi provenienti dal nord Atlantico, potrebbero fare i conti con temporali veramente severi e ondate di maltempo brevi ma intense, caratterizzate da nubifragi. Precipitazioni forti, ma distribuite in maniera disomogenea sul territorio, che non apporteranno alcun sollievo dalla grave fase siccitosa che investe l’intero nord Italia, e non solo.

Le precipitazioni

In questo periodo dell’anno le precipitazioni generalmente sono prevalentemente convettive (sotto forma di rovesci o temporale), e interessano principalmente le Alpi e le Prealpi, dove l’estate è di norma la stagione più piovosa dell’anno. Anche se quest’anno anche sull’area alpina stiamo registrando un grave deficit idrico.

Sull’area alpina e prealpina si dovrebbero mantenere in linea con le medie stagionali, se non addirittura di sotto la media. Sul resto delle regioni settentrionali, invece, le precipitazioni dovrebbero essere di poco sotto la media, eccetto l’estremo nord-est, dove si potrebbero avere anche valori sopra la media.

Sulle regioni meridionali e sulle Isole le piogge saranno più scarse e per lo più associate alla termoconvezione e ai temporali di calori, che si sviluppano nelle ore centrali del giorno sulle aree più interne.