Colpo di scena per i Giorni della Merla: l'esperto Daniele Ingemi ci spiega oggi la grande sorpresa nei modelli

I "giorni della merla", tradizionalmente considerati i più freddi dell'anno, si collocano tra il 29 e il 31 gennaio. Tuttavia le previsioni meteorologiche indicano di fare attenzione a questo fenomeno.

Proprio in queste ore il Nord Italia è interessato dal passaggio della parte avanzata di una perturbazione atlantica, associata alla tempesta “Herminia”, che sta portando forti piogge e rovesci sulle regioni settentrionali.

Questa perturbazione nelle prossime ore causerà una estensione delle piogge verso il Nord-Est, con un calo della quota neve lungo l’arco alpino, dagli 800/900 metri. Il passaggio del ramo freddo della perturbazione provocherà dei rovesci e dei temporali fra Toscana, Umbria e Lazio, anche con locali grandinate.

Verso la serata di domani qualche rovescio o breve temporale si potrà spingere verso il meridione, interessando la Campania, la Calabria e probabilmente pure le coste della Sicilia settentrionale. Va la vera sorpresa la vedremo durante i giorni della merla.

La tradizione dei giorni della merla

Secondo diverse leggende popolari i merli un tempo fossero bianchi. Durante un inverno particolarmente rigido, una merla cercò rifugio in un comignolo per proteggersi dal gelo.

Dopo tre giorni di freddo intenso, uscì dal rifugio con i suoi piccoli, ma il fumo del camino aveva annerito le loro piume, trasformandole per sempre in nere. Da allora, si dice, i merli hanno piume scure e gli ultimi tre giorni di gennaio vengono chiamati "i giorni della merla".

I tre giorni della merla sono entrati nell'immaginario collettivo come una sorta di spartiacque stagionale. Secondo un detto popolare simil proverbio, se negli ultimi giorni di gennaio farà particolarmente freddo, la primavera sarà mite.

Al contrario, quando sono relativamente caldi il presagio è negativo perché si prospetta una primavera incostante. Questa credenza riflette l'osservazione empirica della natura, quando le variazioni climatiche erano seguite con attenzione per organizzare i lavori agricoli.

Cosa accadrà quest’anno durante i giorni della merla?

I "giorni della merla", tradizionalmente considerati i più freddi dell'anno, si collocano tra il 29 e il 31 gennaio. Tuttavia, le previsioni meteorologiche per il 2025 indicano condizioni climatiche diverse rispetto alla tradizione.

A causa dell’intensificazione del mite flusso atlantico durante il periodo che va da mercoledì 29 gennaio al 3 febbraio 2025, l'Italia sarà interessata dal passaggio di diverse perturbazioni.

Ciò comporterà precipitazioni superiori alla media in queste aree, inclusi Campania e Sicilia, mentre le temperature saranno marcatamente superiori ai valori tipici del periodo su tutto il territorio nazionale.

Anomalie temperature a 2 metri.
Le temperature previste per la parte iniziale dei “giorni della merla” risultano superiori alle medie stagionali, confermando l'anomalia termica positiva indicata dagli ultimi aggiornamenti del nostro modello di riferimento.

I cosiddetti giorni della merla, dal 29 al 31 gennaio, per tradizione sono considerati i più freddi dell'inverno. Quest'anno invece, saranno fra i più caldi di questa stagione invernale.

Attese temperature molto miti

Le temperature previste per la parte iniziale dei “giorni della merla” risultano superiori alle medie stagionali, confermando l'anomalia termica positiva indicata dagli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici.

Ad esempio, città come Roma e Napoli registreranno massime intorno ai +16° +17°C, valori più tipici di inizio primavera che di fine gennaio. Anche al Nord, città come Milano e Venezia vedranno temperature massime intorno agli +11°C +12°C, superiori alle medie storiche per questo periodo.

Nonostante la tradizione collochi i "giorni della merla" come i più freddi dell'anno, le previsioni per il 2025 indicano un quadro diverso, con temperature superiori alla media e condizioni meteorologiche variabili.

Mercoledì maltempo all’estremo Sud

Durante la giornata di mercoledì 29 gennaio 2025 una nuova perturbazione, proveniente da ovest, coinvolgerà le estreme regioni meridionali, portando piogge, rovesci e temporali, soprattutto fra Calabria e Sicilia.

Sulla Sicilia le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, con accumuli anche di oltre 50/80 mm nelle 24 ore, localmente anche più nelle aree montane. Sull’Etna e sulle cime delle Madonie le precipitazioni assumeranno prevalente carattere nevoso.

Entro la serata di mercoledì il maltempo si sposterà verso l’area ionica, coinvolgendo pure la Puglia, specie il Salento, e la Basilicata ionica, mentre migliorerà sulla Sicilia, con residue piogge sul Messinese.

Giovedì peggiora di nuovo al Nord, temperature in calo

Nella giornata di giovedì 30 gennaio 2025, una nuova perturbazione legata ad una depressione sul Mediterraneo centro-occidentale, sospingerà della nuvolosità verso il Nord-Ovest, con nubi via via più basse che causeranno piogge fra Piemonte, Liguria e ovest della Lombardia.

Sulle Alpi centro-occidentali si verificheranno delle nevicate, già a partire dai 1000 metri, a quote probabilmente più basse sulle Alpi occidentali. Lungo la Pianura Padana orientale si formeranno delle nebbie al primo mattino, pronte a rendere l’atmosfera molto uggiosa.

Da segnalare come le temperature sulle regioni settentrionali, ed in seguito pure al centro e al meridione, subiranno un calo, rimanendo ancora su valori sopra la media.

Per il dopo rimane ancora molta incertezza. Secondo le proiezioni del modello americano sembra che a febbraio si possono aprire le porte del freddo, con l'arrivo di una significativa ondata di freddo.

Ma altri prodotti, invece, simulano scenari ben più miti, con temperature sopra media accompagnate dalla tipica variabilità che caratterizza l'ultima parte dell'inverno.