Confermato, l'aria siberiana sta per irrompere in Europa: temperature invernali in Italia, torna la neve sull'Appennino

A breve il tempo sull’Italia è destinato a peggiorare drasticamente, con condizioni di deciso maltempo e bruschi crolli termici che faranno cadere i primi fiocchi della stagione sulle Alpi e sull’Appennino.
Il tempo sull’Italia sta per cambiare drasticamente. Infatti sul nostro territorio nazionale è in arrivo una massa d’aria estremamente fredda e instabile che porterà un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche e un brusco crollo delle temperature.
Questa configurazione atmosferica è molto interessante e infatti secondo i modelli matematici porterà il ritorno della neve sui maggiori rilievi italiani, con i primi fiocchi di neve in arrivo sulle Alpi e sull’Appennino.
Il peggioramento meteo è atteso per la giornata di domani, quindi per oggi avremo ancora tempo variabile, con nuvole e schiarite e piovaschi sparsi, non particolarmente intensi.
L'arrivo di una nuova perturbazione e i crolli termici
Già dalla prossima notte però la perturbazione si affaccerà sulle regioni settentrionali adriatiche, in particolare l’Emilia Romagna, e pian piano si estenderà verso sud impattando sulle Marche, sull’Abruzzo e poi sul resto delle regioni centro-meridionali.
Oltre al maltempo nel corso della giornata di domani sono previsti diffusi e decisi cali termici, e questo porterà le prime nevicate sull’Appennino centrale, in particolare sulla Maiella e sul Gran Sasso.
Qualche fiocco cadrà anche sulle Alpi ma, siccome il maltempo sarà più intenso al centro-sud, saranno molto localizzati e le precipitazioni saranno meno intense.
Le temperature quindi si porteranno al di sotto della media climatologica calcolata dal 1991 al 2020 in quasi tutta l’Italia, con punte anche oltre 10 °C al di sotto della norma.

Le condizioni meteo avverse proseguiranno pure nel corso della giornata di giovedì, anche se tendenzialmente più deboli e localizzate rispetto al giorno precedente. Continueranno comunque ad insistere in particolare sulle regioni centro-meridionali adriatiche, con ancora possibili nevicate su Gran Sasso e Maiella, in special modo sul versante orientale dei rilievi.
Questo secondo flusso perturbato porterà dapprima, nel corso della giornata di venerdì, nubi molto estese e compatte sul nord Italia e sulla Sardegna. Venerdì comunque questa nuova perturbazione non sarà associata a fenomeni degni di nota ma solo isolati e deboli piovaschi.
Il quadro termico rimarrà invece decisamente anomalo. Su tutta l’Italia si registreranno temperature particolarmente rigide, più simili alla stagione invernale o a quella tardo autunnale invece che all’inizio di ottobre.

È poi nel corso della giornata di sabato che il maltempo entrerà nel vivo e precipitazioni più estese ed intense inizieranno ad interessare la Sardegna e le regioni centro-settentrionali, in particolare dapprima quelle occidentali.
Nuova ondata di maltempo nel fine settimana
Stavolta le nevicate sulle Alpi risulteranno più abbondanti e diffuse e pian piano finiranno per interessare quasi tutto l’arco alpino. Il maltempo, inizialmente concentrato al nord, lascerà un piccolo spiraglio di tregua al centro-sud, dove anche le temperature torneranno a registrare diffusi rialzi, riportandosi tendenzialmente in linea con quelle medie.
Col progredire delle ore però non solo le nevicate si faranno più intense, ma in generale tutte le precipitazioni, anche quelle piovose, si estenderanno e diventeranno più abbondanti e violente, raggiungendo entro la serata di sabato anche le regioni centrali e quelle nord-orientali.
Con l’estensione della perturbazione sono previsti anche nuovi cali termici, seppur meno decisi, anche al centro-sud.
Infine nel corso della giornata di domenica il maltempo tenderà a spostarsi verso sud, mantenendo il suo vigore, portando rovesci e temporali anche sulle regioni meridionali e sulla Sicilia.