Avviso, il modello europeo cambia le previsioni meteo: con La Niña autunno molto piovoso in Italia. Le aree più colpite
L’emergere della Niña sta già influenzando le proiezioni stagionali, favorendo un aumento delle precipitazioni nel Mediterraneo centrale, dove si attendono importanti surplus idrici.

L'autunno 2025 si annuncia come una stagione di transizione netta verso condizioni più instabili e umide sull'Italia, con il modello europeo ECMWF che, rispetto alla corsa precedente, dipinge uno scenario dominato da un flusso atlantico più disteso e da un raffreddamento delle acque del Pacifico equatoriale noto come La Niña.
Questo fenomeno climatico, con probabilità superiori al 60% di consolidarsi entro fine anno, sta già influenzando le proiezioni stagionali, favorendo un aumento delle precipitazioni nel Mediterraneo centrale, limitando i grandi blocchi anticiclonici che spesso portano siccità o stabilità prolungata.
Va detto che non tutte le regioni saranno ugualmente colpite. Il Centro-Sud e le aree appenniniche emergono come le zone più esposte a piogge e temporali, mentre il Nord potrebbe beneficiare di un lieve recupero nella seconda metà del mese.
Come La Niña inizia a influenzare lo scenario di ECMWF
Le previsioni stagionali elaborate dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), modello di riferimento di Meteored, indicano un'evoluzione significativa rispetto alle proiezioni estive.
In agosto si prospettava un autunno più secco. Oggi, l'ingresso di La Niña, sposta gli equilibri verso una circolazione atmosferica inizialmente più lineare sull'Atlantico, ma con successive ondulazioni che possono favorire l’ingresso di saccature, dentro l’area mediterranea, provocando importanti fasi perturbate.

Le anomalie di geopotenziale a 500 hPa mostrano un indebolimento dell'anticiclone subtropicale sul Mediterraneo, sostituito da anomalie negative che favoriscono l’ingresso delle perturbazioni oceaniche.
Le temperature, invece, partiranno con un'anomalia negativa di -1°C -2°C rispetto alla norma, per poi stabilizzarsi o salire lievemente verso fine mese, specialmente sulle isole.
Un ottobre molto dinamico
Le proiezioni del modello climatologico di Meteored, integrate con i dati ECMWF, delineano un mese dinamico, con un picco di instabilità nella prima metà. La prima decade del mese vedrà l’Italia sotto l’influenza di una vasta depressione, a carattere freddo, che apporterà maltempo, anche severo, su buona parte del nostro territorio nazionale.

La parte centrale e finale di ottobre, invece, vedranno una alternanza fra periodi più stabili e anticiclonici, alternati al transito di saccature e sistemi frontali atlantici, forieri di piogge, rovesci e temporali. Specie lungo le aree tirreniche e al Centro-Sud.
Dove cadranno le piogge più abbondanti?
Il modello ECMWF individua nel Centro-Sud le regioni più vulnerabili a un "autunno bagnato". Le anomalie positive di precipitazioni si concentrano su Abruzzo, Molise e Campania, con un surplus del 40-60% nella prima decade, con temporali intensi sulle zone appenniniche.
Al contrario, il Nord-Ovest (Piemonte, Liguria) e la Sardegna occidentale potrebbero registrare piogge un po’ inferiori alle medie, con precipitazioni sotto i 50 mm cumulativi.
Tuttavia, l'instabilità diffusa, mitiga questi squilibri, garantendo un rifornimento generale per i bacini idrici dopo l'estate calda. Il mese di ottobre sarà molto importante per favorire la ricarica dei corpi idrici del Sud Italia, da anni erosi dalla siccità.