Evento di caldo estremo sull'Italia: occhio alla Sicilia, possibili record come nel 2021?

In alcune località, soprattutto del Centro e del Sud, le temperature potrebbero registrare valori davvero estremi, se non addirittura ritoccare alcuni record di caldo. Gli occhi sono tutti puntati su Roma, che potrebbe battere il suo rispettivo record di caldo assoluto.

Da oltre una settimana l’Italia è interessata da una persistente ondata di calore che sta interessando l’intero territorio nazionale, da Sud a Nord. Le regioni centro-meridionali sono quelle maggior colpite, visto che da diversi giorni si registrano valori, anche sopra i +40°C

Da oltre una settimana l’Italia è interessata da una persistente ondata di calore che sta interessando l’intero territorio nazionale, da Sud a Nord. Le regioni centro-meridionali sono quelle maggior colpite, visto che da diversi giorni si registrano valori, anche sopra i +42°C. In Sicilia, nelle zone più interne dell’Isola, si sono registrati i primi +43°C dalle stazioni della rete Sias (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano).

Ma il caldo, più afoso che torrido, si sta registrando sul resto del nostro Paese, dove la calura portata dall’anticiclone africano è divenuta ormai intollerabile. E purtroppo il peggio deve ancora passare, causa un'ulteriore recrudescenza del caldo, nei prossimi giorni.

Attenzione al picco atteso in settimana

Il picco di questa ondata di calore si dovrebbe raggiungere proprio a metà di questa settimana, con un flusso di aria “rovente”, d’estrazione desertica, che dal cuore del Sahara algerino si muoverà verso l’Italia, con isoterme elevatissime a circa 850 hPa (circa 1500 metri sul livello del mare).

In alcune località, soprattutto del Centro e del Sud, le temperature potrebbero registrare valori davvero estremi, se non addirittura ritoccare alcuni record di caldo. Gli occhi sono tutti puntati su Roma, che potrebbe battere il suo rispettivo record di caldo assoluto.

In alcune località, soprattutto del Centro e del Sud, le temperature potrebbero registrare valori davvero estremi, se non addirittura ritoccare alcuni record di caldo. Gli occhi sono tutti puntati su Roma, che potrebbe battere il suo rispettivo record di caldo assoluto.

Per la capitale questa potrebbe essere la settimana più calda della sua storia. Difatti secondo gli ultimi dati di ECMWF, ci aspettiamo temperature massime costanti tra i +39°C e i 40°C fino a venerdì, con un possibile picco di 42°C in alcune zone della città.

Valori che potrebbero arrivare a ritoccare il precedente record di caldo di Roma Urbe, di +40,5°C del luglio 1983, o i +40,7°C del giugno 1982, attuale record di caldo assoluto della capitale.

Il caldo si avvertirà pure sulle regioni settentrionali. Qui anche se non si registreranno valori estremi, le alte temperature si accompagneranno ad alti indici di umidità relativa che accresceranno il disagio fisico, soprattutto nelle grandi aree urbanizzate.

Proprio in città il problema sarà legato all’effetto “afa” durante le ore notturne, visto che nelle aree a maggiore urbanizzazione le temperature minime potranno raggiungere i +28°C +27°C, mentre all’estremo Sud le minime potranno essere pure di +30°C.

Le notti saranno tropicali ovunque, diventando insopportabili nei quartieri fortemente urbanizzati di tutte le città italiane, con temperature minime che raggiungeranno anche i 25-28°C nei quartieri privi di adeguata vegetazione e alberi.

Attenzione alla Sicilia nei prossimi giorni, possibili record?

Assieme alla Sardegna la Sicilia sarà la regione maggiormente colpita dal caldo, tanto che in alcune zone interne dell’Isola le temperature massime potranno varcare la soglia dei +44°C +45°C.

Va pero detto che in questa occasione, malgrado le elevatissime isoterme attese in quota, l’assenza di venti di caduta, come il libeccio sulla piana di Catania, o i venti di scirocco e ostro sulla costa tirrenica, dovrebbero impedire il raggiungimento di valori estremi, come i famosi +48,8°C raggiunti dalla stazione di Siracusa Sias, nell’agosto del 2021.

La circolazione dei venti al suolo sarà alquanto “lasca”, ed inoltre lungo le aree costiere prevarranno le brezze che faranno aumentare i valori dell’umidità relativa, ma eviteranno ai termometri di raggiungere temperature particolarmente elevate.

La compressione laterale operata dalle brezze, che si oppone al flusso di aria rovente che viene dalla direzione opposta in quota è un fattore fondamentale del riscaldamento estremo delle masse d'aria. Quindi senza particolari fenomeni di “compressione adiabatica” fino al suolo, o venti di caduta dai rilievi, nonostante isoterme prossime ai +29°C a 1500 metri, difficilmente si possono registrare valori estremi, fino a +47°C +48°C.

A proposito dei +48,8°C di Siracusa del 2021

Fra il 10 e l’11 agosto del 2021 la stazione meteorologica di Siracusa Sias ha registrato un valore estremo di ben +48,8°C, passato alla storia come il valore di temperatura massima più alta mai registrata sul suolo europeo. Il dato, che a breve, dopo una serie di studi e analisi effettuate da una apposita commissione, potrebbe essere ufficializzato dall’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, è stato registrato durante il soffio di sostenuti venti di caduta da W/SW, in discesa dagli Iblei orientali (quindi con effetto “compressivo” dell’aria negli strati più bassi).

Quella ventilazione ha fatto in modo che la compressione della massa d’aria, per “adiabatica secca”, raggiungesse il suolo, spingendo il termometro oltre la soglia dei +48°C, anche se per pochissimo tempo.

Quel giorno, poco prima dell’ingresso delle brezze dal mare, ben 9 stazioni hanno raggiunto o superato i +45 °C: Noto, Siracusa, Riesi, Caltagirone, Francofonte, Augusta, Lentini, Mineo e Paternò. Mentre nella rete AM nessuna ha oltrepassato il muro dei +45°C. Catania Aeroporto (Fontanarossa) si è fermata a +44,0°C, Sigonella +44,6°C, seguita dai +43,6°C di Mezzo Gregorio e dai +43,0°C.

Fino a quella data, per l'Europa figuravano come primato ufficiale di caldo i +48,0 °C del 10 luglio 1977 ad Atene, la cui attendibilità è stata tuttavia messa in discussione, così come quella del presunto record italiano di +48,5 °C misurato il 10 agosto 1999 a Catenanuova, località della provincia di Enna posta lungo il caldissimo fondovalle del Fiume Dittàino, a metà strada tra Enna e Catania.