Il "blocco meteorologico" continuerà fino alla fine di maggio in Europa, con effetti significativi in Italia: ecco quali

Questo nuovo blocco della circolazione atmosferica avrà degli effetti a cascata anche in Italia, ecco i fenomeni che potrebbero caratterizzare buona parte del mese di maggio sul nostro Paese.

Negli ultimi anni, l’Europa è stata teatro di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, caratterizzati da prolungate fasi di caldo intenso, temporali violenti o periodi di instabilità persistente, che hanno prodotto alluvioni ed inondazioni.

Uno dei fenomeni alla base di queste anomalie è il cosiddetto “blocco meteorologico”, una configurazione atmosferica che blocca il normale flusso occidentale, prevalente alle nostre latitudini, lungo la fascia temperata.

Secondo le proiezioni meteorologiche, questo blocco atmosferico potrebbe protrarsi in Europa fino alla fine di maggio 2025, con effetti significativi anche sull’Italia.

Cos’è il blocco meteorologico e perché si verifica?

Un blocco meteorologico si verifica quando un promontorio anticiclonico, alimentato da aria molto calda in quota proveniente dalle latitudini subtropicali, si protende lungo i meridiani, ergendo così un blocco al normale movimento delle perturbazioni atmosferiche, da ovest verso est.

Questo crea una sorta di “ingorgo” nella circolazione atmosferica, portando a condizioni meteorologiche persistenti, come ondate di calore nelle aree interessate dalla figura anticiclonica, e maltempo prolungato nelle zone periferiche, dove le perturbazioni rimangono incastrate.

In Europa, uno dei pattern più comuni è il Rex Block, una configurazione in cui un anticiclone si posiziona a latitudini settentrionali (ad esempio, sulla Scandinavia o la Groenlandia) e una depressione si stabilizza più a sud, bloccando il flusso delle correnti occidentali.

Blocco atmosferico.
In Europa, uno dei pattern più comuni è il Rex Block, una configurazione in cui un anticiclone si posiziona a latitudini settentrionali (ad esempio, sulla Scandinavia o la Groenlandia) e una depressione si stabilizza più a sud, bloccando il flusso delle correnti occidentali.

Il motore di questi blocchi è la corrente a getto, un flusso d’aria ad alta quota che guida i sistemi meteorologici. Normalmente la corrente a getto scorre da ovest verso est, trasportando perturbazioni attraverso l’Atlantico verso l’Europa.

Quando la corrente a getto rallenta o si frammenta, si formano onde atmosferiche più ampie e persistenti, note come onde di Rossby, che favoriscono la formazione di blocchi meteorologici.

Questo rallentamento è sempre più frequente a causa dell’amplificazione artica, un fenomeno che sta rivoluzionando il clima europeo.

L’amplificazione artica, il ruolo del riscaldamento globale

L’amplificazione artica descrive il riscaldamento accelerato dell’Artico rispetto al resto del pianeta. Negli ultimi decenni, le temperature nell’Artico sono aumentate a un ritmo due o tre volte superiore alla media globale, a causa della fusione dei ghiacci marini e del maggiore assorbimento di radiazione solare da parte delle superfici oceaniche scure.

Tale processo riduce il gradiente termico tra l’Artico (freddo) e le latitudini medie (più calde), che è il principale “motore” della corrente a getto.

Quando il gradiente termico si indebolisce, la corrente a getto diventa più lenta e instabile, formando ampie anse (saccature e creste anticicloniche). Queste anse possono bloccarsi, creando configurazioni atmosferiche stazionarie.

Ad esempio, un anticiclone di blocco sulla Scandinavia può spingere aria fredda verso il Mediterraneo o, al contrario, favorire l’ascesa di masse d’aria calda dall’Africa verso l’Europa centrale, con ondate di calore eccezionali a Nord delle Alpi, favorite dai moti discendenti dell’anticiclone che scaldano l’aria.

Il blocco atmosferico che dominerà il mese di maggio

Secondo le proiezioni del centro di calcolo europeo ECMWF maggio 2025 sarà caratterizzato da un blocco atmosferico persistente sull’Europa occidentale e settentrionale. Un robusto anticiclone si stabilizzerà tra la Scandinavia e la Groenlandia, mentre una saccatura penetrerà sul Mediterraneo centrale, favorendo lo sviluppo di depressioni.

Questa configurazione manterrà le temperature sotto la media in molte aree europee e favorirà fenomeni convettivi intensi, come temporali e grandinate, specialmente nelle regioni Centro-Settentrionali.

Il blocco atmosferico è previsto perdurare almeno fino alla fine di maggio, con una possibile attenuazione solo verso l’inizio di giugno. Questo scenario è coerente con le tendenze climatiche degli ultimi anni, che mostrano un aumento della frequenza e della durata dei blocchi atmosferici, come sottolineato dagli studi dell’ECMWF.

Gli effetti sull’Italia

L’Italia, per la sua posizione geografica al confine tra le influenze atlantiche, mediterranee e africane, sarà particolarmente vulnerabile agli effetti di questo blocco meteorologico, con un prolungamento dell’instabilità su molte regioni.

Temperature in Europa.
Questa configurazione manterrà le temperature sotto la media in molte aree europee e favorirà fenomeni convettivi intensi, come temporali e grandinate, specialmente nelle regioni Centro-Settentrionali.

Le regioni settentrionali, specie Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, e centrali, come Toscana, Umbria, Marche, saranno le più colpite da piogge frequenti e temporali intensi. I temporali, alimentati dal contrasto tra l’aria fredda in quota e quella calda preesistente, potranno essere accompagnati da grandine e raffiche di vento, con potenziali danni all’agricoltura.

Ma nella seconda parte della seconda decade di maggio anche le regioni meridionali vedranno instabilità diffusa, in particolare tra Puglia, Calabria, Sicilia, dove si potranno sviluppare dei temporali, anche di forte intensità.