Il cambiamento climatico sta rivoluzionando il mondo dell'aviazione, molti aeroporti ora dovranno mettersi in sicurezza
Con una temperatura media di +30°C l'aereo diventa più pesante di mezza tonnellata. E se l'aeroporto dispone di piste di decollo corte, si possono avere grossi problemi di sicurezza.

Il cambiamento climatico ridurrà il numero di passeggeri sugli aerei europei. E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Aerospace, che ha simulato le ricadute del riscaldamento globale su 30 aeroporti del Vecchio continente.
La ricerca rientra nel progetto Aeroplane, che vuole approfondire l'impatto dei cambiamenti climatici sulle operazioni aeroportuali e di volo. Lo studio è stato condotto da un gruppo di meteorologi dell'università di Reading e da esperti di analisi climatica della società italiana Amigo.
Ecco come cambierà il volo entro il 2065
Entro il 2065 le operazioni di decollo degli aerei passeggeri rischiano di essere compromesse da temperature sempre più elevate. Il caldo, riducendo la densità dell'aria, costringerà i piloti a volare a velocità maggiori per generare portanza, ossia la forza che sostiene l'aereo.
Con una temperatura media di +30°C l'aereo diventa più pesante di mezza tonnellata. E se l'aeroporto dispone di piste di decollo corte, si possono avere grossi problemi di sicurezza. Proprio per questo l'unica soluzione per ridurre il peso è tagliare il numero di passeggeri a bordo, in media di una decina di persone.
Sempre meno passeggeri nei voli aerei
I ricercatori hanno effettuato varie simulazioni applicando i dati di 10 modelli climatici a 30 aeroporti europei, ossia i 25 più trafficati, più altri 5 già noti per le loro criticità. Calcolando l'impatto delle temperature su uno dei velivoli commerciali più usati, l'Airbus A320, che pesa 78 tonnellate a pieno carico.

Con l’ulteriore aumento delle temperature medie è emerso che le restrizioni al carico utile potrebbero colpire fino al 60% dei voli estivi, soprattutto in 4 aeroporti, molti di questi sono italiani. Sono aeroporti che sorgono vicino a colline e montagne o non dispongono di piste di decollo più lunghe di 4 km. In pratica entro il 2065 potranno arrivare a perdere da 5 a 12 passeggeri per volo, avvisano i ricercatori.
L’origine della ricerca
La ricerca è nata perché l'anno passato dopo che a causa del caldo intenso alcuni aeroporti in Grecia (in particolare quelli di Kos e Atene) avevano segnalato casi simili.
Da questa ricerca emerge come la situazione va monitorata con attenzione, visto che andrebbe indagato pure il ruolo dell’umidità, visto che la portanza si riduce quando c’è molto vapore acqueo, più leggero dell’aria.
Conseguenze inevitabili per le società aeroportuali
Le conseguenze più immediate saranno per le società di gestione degli aeroporti. In alcuni casi potrebbe essere necessario allungare le piste di decollo, riorganizzando le operazioni di terra.
Di certo tutti gli aeroporti dovranno fare i conti sempre più spesso con il riscaldamento globale, e solo con dei piani di adattamento si limiteranno i danni.