L'Anticiclone Subtropicale mette in pausa l'inverno. Sole e caldo in quota, neve in fusione, nebbie e gelate al piano

Nel Ponte dell'Immacolata un potente Anticiclone Africano porterà lo Zero Termico a quote record, oltre i 3300 metri. In montagna e al Centro-Sud esploderà una primavera fuori stagione che metterà a rischio la neve. La Pianura Padana e alcune valli e conche del Centro avranno nebbie fitte e freddo umido.
Le ultime elaborazioni dei centri di calcolo confermano una svolta radicale per il Ponte dell'Immacolata. A partire dal fine settimana, e con maggiore decisione proprio da Lunedì 8 Dicembre, l'Italia sarà abbracciata da un vasto promontorio di alta pressione di matrice subtropicale che risalirà prepotentemente dal Nord Africa. Sarà una parentesi di stabilità quasi totale, ma con due facce molto diverse: una "primavera" fuori stagione in montagna e sulle Isole, e un grigio autunnale sulle pianure del Nord.
Partenza calda nel weekend
La "scaldata" inizierà nel fine settimana, con il passaggio di consegne tra la vecchia circolazione instabile e la nuova fase anticiclonica. Infatti già Sabato 6 Dicembre il vortice ciclonico si allontanerà definitivamente verso i Balcani. Avremo ancora della residua instabilità all'estremo Sud con ultimi rovesci isolati al mattino, ma in rapido esaurimento. Altrove il sole inizierà a dominare, disturbato solo da nebbie mattutine in Val Padana.

Domenica 7 Dicembre l'alta pressione guadagnerà terreno ovunque. Sarà una giornata ampiamente soleggiata da Nord a Sud, salvo velature innocue. Le temperature massime inizieranno a risalire in modo sensibile, soprattutto sui rilievi.
Lunedì 8 e Martedì 9 l'apice dell'Anticiclone
Per la festa dell'Immacolata, la configurazione barica vedrà una "bolla" di aria calda in quota piazzarsi sopra il Mediterraneo Centrale. Sarà una giornata splendida su quasi tutta la Penisola, comprese le Isole Maggiori, dove si potranno toccare punte massime quasi primaverili, localmente superiori ai 18-20°C in Sicilia e Sardegna. Tuttavia, sarà proprio da lunedì che si attiverà in modo marcato il fenomeno dell'inversione termica, creando un'Italia climaticamente spaccata in due.
Attenzione per il caldo in quota: zero termico oltre i 3000 metri
Il dato più eclatante riguarda le temperature alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine). La compressione adiabatica e la matrice subtropicale dell'alta pressione faranno impennare lo Zero Termico, portandolo ben oltre i 3000-3200 metri su Alpi e Appennini. Questo significa che sulle nostre montagne farà decisamente caldo per il periodo. A 1500-2000 metri si registreranno valori positivi anche di notte.

Questa condizione è critica per il manto nevoso. Ci sarà una rapida fusione della neve fino a quote medio-alte, sotto i 2000-2200 metri, specialmente sui versanti esposti al sole, con un conseguente peggioramento della qualità delle piste, proprio all'inizio della stagione sciistica, ed una contemporanea instabilità del manto nevoso con un probabile aumento del "pericolo valanghe". Sarà importante, quindi, consultare i bollettini del MeteoMont.
Pianura Padana e Valli: il paradosso delle nebbie e del gelo
Mentre in montagna farà caldo, in basso l'atmosfera ristagnerà. L'alta pressione, schiacciando l'aria verso il suolo (subsidenza), intrappolerà umidità e freddo nei bassi strati. Su tutta la Pianura Padana, ma anche nelle conche interne del Centro e localmente nelle valli del Sud, il cielo sereno lascerà spazio a nebbie fitte o nubi basse anche persistenti, soprattutto nelle ore più fredde e al primo mattino.
Qui le temperature rimarranno rigide, con massime che a malapena supereranno i 6-8°C e possibili gelate notturne laddove la nebbia si diraderà parzialmente durante la notte. Insomma, il classico scenario delle inversioni termiche invernali, con freddo umido in basso, caldo secco e limpido in alto.
Tendenza successiva con blocco insistente
La tendenza per la prossima settimana vede una persistenza del blocco anticiclonico. Almeno fino a mercoledì 10 o giovedì 11, le condizioni rimarranno pressoché immutate, con tempo stabile, assenza di piogge e temperature ben oltre le medie del periodo. Si avranno marcate anomalie termiche positive al Centro-Sud e sui monti.