Le ultime previsioni del modello europeo per ottobre: il meteo in Italia potrebbe cambiare drasticamente

L’Italia è zona di scontro fra un blocco scandinavo, il ciclone Alessio in esaurimento e l’ex uragano Gabrielle in avvicinamento alla Spagna. La prevalenza pare per le correnti fredde, si va verso un inizio ottobre decisamente autunnale?
Drastico cambio di massa d’aria, già da ieri le temperature sono crollate con massime che hanno stentato ad arrivare a 20°C non solo al nord ma anche in molte zone del centro. Al sud invece resistono scampoli estivi in Puglia, con alcune stazioni prossime ai 30°C e in Sicilia con Sigonella che ha toccato 31.2°C.
È arrivata la prima neve sulle Alpi, imbiancati molti passi alpini con fiocchi scesi in alcune zone fino a 1500-1700 m. Sono gli effetti del ciclone Alessio, il servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare infatti ha deciso di assegnare questo nome seguendo le procedure internazionali per la denominazione delle tempeste alle nostre latitudini. Ora la situazione sull’Europa si complica ulteriormente, ecco cosa prevedono i modelli.
Situazione sinottica
La situazione barica al suolo su scala Europea sta assumendo l’inconsueta configurazione di blocco scandinavo. Raramente in questa stagione si osserva come ora un poderoso anticiclone con massimo di 1030 hPa fra la Scandinavia e la Russia.
Le perturbazioni sono costrette ad aggirarlo, quelle Atlantiche trovano a tratti spazio proprio verso il Mediterraneo. A complicare il quadro l’ex uragano Gabrielle si avvicina alla Spagna nel corso delle prossime 48-72 ore, ma non raggiungerà l’Italia..
A est invece le correnti fredde continentali precoci provano a muoversi retrograde quasi come avviene in inverno. Un quadro molto complesso, evolutivo e incerto nei dettagli.
Sabato freddo e piovoso al nord, temporali in Sicilia e Calabria
Domani sabato 27 settembre al nord piogge da irregolari a diffuse interesseranno Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, a tratti sotto forma di temporale anche forte. Qualche pioggia irregolare anche nel levante della Liguria, variabilità in Val d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia.
Il centro con la Sardegna è la zona col tempo migliore, pur con spiccata variabilità le precipitazioni saranno sporadiche, dapprima su coste orientali della Sardegna e poi sulle zone tirreniche costiere, quindi nel corso del pomeriggio piogge sulle Marche.
Anche al sud molte regioni vedono variabilità, pressoché senza pioggia la Campania, la Puglia centro-settentrionale, la Basilicata e Sicilia occidentale. Attenzione invece su Sicilia orientale, Calabria meridionale e Salento, interessate da una ritornante perturbata carica di piogge e temporali.
Giornata fredda, al nord minime 10-12°C, massime 18-20°C, anche al centro freddino, 20-22°C in molte città, solo nel Lazio e Sardegna si va sui 25°C. Calo anche al sud, che fatica in molte zone ad arrivare a 26°C.
Un po’ meglio domenica, ma piove sull’Adriatico
Giornata con un parziale miglioramento in molte regioni Italiane domenica 28 settembre, ma il prezzo da pagare sono i freddi venti di tramontana. Al nord nuvolosità irregolare con spazi di sole, qualche pioggia residua al mattino fra Veneto ed Emilia Romagna orientali, asciutto al pomeriggio.
Al centro variabilità ventosa su Sardegna e regioni occidentali tirreniche, nubi e piogge frequenti su quelle Adriatiche, ovvero Marche Abruzzo e Molise. Al sud decisamente instabile in Puglia, con piogge frequenti anche se non mancheranno pause, piovaschi anche fra Calabria e Sicilia tirreniche, variabilità altrove.

Con le schiarite calano le minime al nord, in alcune zone anche sotto a 10°C, per esempio in Piemonte soli 6-8°C, 10-12°C nelle altre regioni, 20-22°C di giorno. Al centro 8-10°C all’alba nelle conche umbre e toscane, 12-13°C altrove, di giorno 22-24°C, al sud minime sui 14-15°C, ma soli 10°C nelle zone interne montuose della Basilicata, come a Potenza. Di giorno sui 25-26°C.
Tendenza da lunedì a giovedì
Le elaborazioni dei modelli mostrano scenari molto incerti, ma con un tratto prevalente: ci attendono giornate variabili e a tratti perturbate. Avremo un lunedì diciamo così di attesa, in varie zone d’Italia si attende tempo sereno variabile e asciutto, poi vari cluster sembrano indicare un rafforzamento del blocco scandinavo.

Poi, da martedì 30 settembre a giovedì 2 ottobre l’Italia sarà probabilmente esposta a correnti fresche e instabili, ma con scenari ancora incerti. La tendenza più probabile vede piogge e rovesci al Nord est e sul medio Adriatico, con aria decisamente autunnale. Al Sud e sulle Isole alcuni cluster indicano temporali su Sicilia, Calabria e Salento, altri evoluzioni più asciutte. Da segnalare anche se minoritario come probabilità però anche uno scenario di rimonta anticiclonica, che è quello visto peraltro dal modello operativo di ECMWF.
Temperature sotto la media, con massime spesso tra 18 e 22 °C al centro nord, entro i 25°C al sud
Verso una ciclogenesi con svolta fredda e perturbata?
Tra venerdì 3 e domenica 5 ottobre i modelli convergono su uno scenario più freddo e perturbato.
L’azione di blocco sulla Scandinavia potrebbe favorire una ciclogenesi sul Mediterraneo, con piogge diffuse e calo termico significativo. Evoluzione da confermare nei dettagli, non mancano infatti scenari alternativi: alcuni cluster mantengono il nucleo depressionario distante, con effetti marginali e tempo variabile o addirittura con espansione anticiclonica.