Meteo: a Natale arriva il freddo, possibili nevicate a quote collinari

Nella giornate fra Natale e Santo Stefano è in arrivo una ondata di freddo che porterà la neve fino a quote collinari sulla dorsale appenninica. Ecco i dettagli.

La neve sulle montagne dell'Appennino

Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, proprio in coincidenza con l’inizio delle vacanze di Natale, si sta per aprire un periodo caratterizzato da molta dinamicità atmosferica, a causa della graduale elevazione, lungo i meridiani, dell’anticiclone delle Azzorre, che si spingerà con i suoi elementi più settentrionali fin oltre il Circolo Polare Artico.

Con questa manovra si svilupperanno importanti flussi di calore, in troposfera, che instabilizzeranno ulteriormente la figura del vortice polare. Ciò favorirà l’affondo, verso l’Europa, di una serie di ondate di freddo che verranno precedute da diverse perturbazioni, pronte ad interessare l’Italia, apportando fasi di maltempo, con piogge e nevicate a bassa quota.

Proprio nel giorno di Natale, una parte di quest’aria fredda, dopo aver aggirato il contrafforte montuoso offerto dalle Alpi, raggiungerà l’Italia, causando un brusco calo termico, e della quota dello “zero termico”, ad iniziare dalle regioni del centro-nord. Questa massa d’aria fredda, scivolando verso il mar Tirreno, andrà a scavare un minimo di bassa pressione (depressione extratropicale) che apporterà condizioni di maltempo, proprio il giorno di Natale, sulle regioni del centro-sud, e sulla Sicilia, con l’arrivo della neve in Appennino.

Primo peggioramento dal 23 dicembre

Fino a domani, martedì 22 dicembre, il tempo si presenterà tutto sommato stabile e soleggiato in buona parte del territorio nazionale, salvo la presenza di qualche nube bassa sulle regioni tirreniche e sulle estreme regioni meridionali. Annuvolamenti medio-alti transiteranno pure fra la Puglia e l’area ionica.

A partire dalle prime ore di mercoledì 23 dicembre, Antivigilia di Natale, si assisterà ad un radicale cambiamento del tempo, causa l’approfondimento di una depressione poco a sud delle coste della Cornovaglia, alimentata da aria artica marittima in quota. Questa depressione entrando sul Canale della Manica si approfondirà ulteriormente, favorendo una intensificazione del flusso umido da SW e W-SW fra la Corsica e i mari settentrionali italiani.

L’arrivo di tale flusso umido causerà un rapido aumento di nubi, fra Liguria, regioni di nord-ovest e coste dell’alto Tirreno, con l’arrivo delle prime deboli piogge sul levante ligure e sulla Versilia. Nel corso del pomeriggio e della serata successiva le nubi aumenteranno pure sul resto delle regioni tirreniche. Permarranno le schiarite e gli spazi di sole lungo il versante adriatico e al sud, con clima ancora piuttosto mite e temperature di poco sopra le medie.

La Vigilia di Natale peggiora su molte regioni

Il giorno della Vigilia, giovedì 24 dicembre, un sistema frontale atlantico farà il suo ingresso sulle regioni del centro-nord, causando un brusco peggioramento del tempo sulle regioni del nord e sulle tirreniche, dove arriveranno delle piogge e qualche occasionale rovescio. Il peggioramento coinvolgerà pure la Sardegna, dove saranno possibili pure dei rovesci. Sulle Alpi tornerà a nevicare, con tendenza a rapido abbassamento della quota neve in serata.

Al sud e sulle regioni del medio-basso Adriatico ancora bel tempo con ampie schiarite e spazi soleggiati, in un contesto di clima mite. In alcune aree del sud. Come in Puglia, o in Sicilia, si potranno registrare temperature massime elevate, sopra i +17°C +18°C, con punte di +19°C.

Natale con maltempo sulle tirreniche e neve in Appennino

Il giorno di Natale, mentre sulle regioni settentrionali il tempo andrà velocemente a migliorare, con un deciso calo termico, il maltempo si trasferirà sulle regioni tirreniche del centro-sud, dove si potranno vedere pure dei rovesci e dei temporali che faranno abbassare ulteriormente la quota neve sull’Appennino centro-settentrionale, e dalla sera su quello meridionale, ma a quote più elevate.

Ma il giorno di Natale la neve si vedrà pure sui rilievi interni della Sardegna, anche se inizialmente solo a quote alte sul Gennargentu. Sull’estremo sud il peggioramento si vedrà non prima della tarda serata, mentre il clima continuerà a rimanere mite.

Santo Stefano maltempo con neve fino a quote collinari sulle adriatiche

Nella giornata di Santo Stefano la circolazione depressionaria si sposterà verso il basso Adriatico e lo Ionio, contribuendo a pilotare le fredde correnti settentrionali verso le regioni meridionali, sotto forma di freddi venti di tramontana e grecale. L’ingresso dell’aria fredda dalla porta balcanica determinerà le prime nevicate di stagione fino a bassa quota sulle regioni del medio-basso Adriatico, dalle Marche fino alla Puglia, dove i fiocchi di neve potrebbero riversarsi fino a quote collinari.

Accumuli abbondanti sono attesi sui monti di Abruzzo e Molise. Ma la “dama bianca” farà la sua comparsa anche sui monti della Calabria, specie sul Sila e Pollino, e della Sicilia settentrionale, anche se a quote più alte di quelle osservate sulle regioni adriatiche.