Meteo: ciclone al sud, estate tardiva e siccità al centro-nord

L’estate è veramente tenace al nord e in gran parte del Centro, con accenno a ondata di caldo tardivo. Forti temporali al Sud, da seguire un ciclone mediterraneo, diventerà un medicane? Ecco la tendenza per fine mese e primi di ottobre.

Spettacolare cumulonimbus capillatus incus sull'isolotto di Strombolicchio, Isole Eolie. Nei prossimi giorni molti temporali si sfogheranno in mare, ma le piccole isole tirreniche potrebbero esserne interessate. Massima attenzione dunque nelle attività nautiche, sia a vela che a motore.

Settembre è un mese che può presentarsi a due facce sulla nostra penisola. Talora con prolungamenti dell’estate, altre con anticipi di autunno. L’accumulo di calore nei mare è stato spesso motore in questo mese di alluvioni.

Proprio in data odierna, il 10 settembre di 21 anni fa, l'esondazione del torrente Beltrame travolse con un'ondata di piena il camping “Le Giare”, con tredici vittime. I torrenti sono zone splendide nelle calde giornate estive, ma possono diventare repentinamente pericolosi in caso di alluvioni lampo.

Così, la situazione dei prossimi giorni è da seguire. Ci sono tutti gli elementi per il rischio di fenomeni molto intensi. I mari sono molto caldi, fino a 28-29°C nei mari meridionali, valori simili alla soglia di uragano. Al nord poi ci sarà molto caldo, mentre sul Tirreno meridionale si formerà una zona isolata di bassa pressione da seguire attentamente.

La sinottica

È ancora una situazione cosiddetta di sella a dominare sul centro nord dell’Italia. L’alta pressione ha massimi fra Spagna e Francia, con un promontorio fin sulla Scozia, interessata da una notevole ondata di caldo. A Carterhall la massima di 28.6°C è record dal 1906 a oggi. Altro massimo è presente a est, mentre in quota si espande addirittura un promontorio subtropicale.

Le opposte basse pressioni si trovano sul Mare del nord e nel basso Tirreno. Quest’ultima è da seguire perché tenderà a chiudersi, transitando con traiettoria dalla Sardegna al Mar Jonio. Dagli indici non sembra assumere cuore caldo così da poter divenire ciclone simil-tropicale mediterraneo (TLC o Medicane), ma porterà comunque forte maltempo sulle isole presenti sul Tirreno e al sud.

Non sembra assumere cuore caldo così da poter divenire ciclone simil tropicale mediterraneo (TLC o Medicane), ma porterà comunque forte maltempo sulle isole

Ultima curiosità, i resti dell’uragano Larry vanno verso la Groenlandia, dove scateneranno tempeste di neve, provvidenziali per i ghiacciai martoriati dal caldo.


La circolazione ciclonica chiusa presente sabato sul basso Tirreno. Al momento non sembra trovare pieno riscontro in quota, dove manca il cuore caldo necessario per il passaggio a medicane.

Sabato 11 settembre, attenzione fra Sardegna e Sicilia

Già sabato mattina forti temporali si formeranno sul medio e bassi mar Tirreno. A rischio nubifragi le zone est della Sardegna, quelle occidentali della Sicilia e le piccole isole. Attenzione in particolare a Ustica, Eolie e anche pontine e Capri. Nel pomeriggio i nubifragi e temporali si spostano su est Sicilia, Calabria e Campania. A rischio fenomeni intensi anche la Basilicata, mentre è al margine il sud della Puglia.

Attenzione in particolare a Ustica, Eolie e anche pontine e Capri. Nel pomeriggio i nubifragi e temporali si spostano su est Sicilia, Calabria e Campania. A rischio fenomeni intensi anche la Basilicata, mentre è al margine il sud della Puglia.

Per opposto tempo estivo al nord e al centro, ridimensionate le speranze di pioggia per il nordovest. Fa però caldo per settembre, 30-32°C nelle città, e sulle Alpi al pomeriggio potrebbe innescarsi, fra Lombardia e Trentino alto Adige, qualche temporale orografico.


Domenica 12, ultimi rovesci al sud, estate altrove

Domenica mattina il ciclone mediterraneo porterà ultimi rovesci sulla Sicilia, Calabria, e anche Puglia meridionale. Seguite il radar meteo per la localizzazione e attenzione ancora ai fenomeni forti.

Per il resto della penisola e per la Sardegna, poco da dire: è ancora estate. Difficile però chiamarlo bel tempo, vero che si potranno godere ancora tintarelle e bagni al mare e che le belle giornate settembrine sono l’ideale in montagna, ma la siccità su gran parte del nord e anche su Toscana e Marche è ormai seria.

Il fresco notturno non inganni, è relativo e del resto normale, le notti si stanno allungando perché si va verso l’equinozio. Di giorno però per settembre al nord e al centro farà troppo caldo, anche 31-32°C a Parma, Firenze e Roma. Nubi residue e aria instabile invece mantengo a 27-28°C le massime del sud Italia.

Perturbazione atlantica verso il 16-18 settembre

Dopo un inizio settimana ancora troppo estivo per questo mese, le speranze di pioggia al nord e al centro slittano a una perturbazione attesa a metà settimana. Prime avanguardie di rovesci al nordovest già mercoledì 15 quindi rovesci e temporali potrebbero transitare, anche forti, fra il giovedì 16 e venerdì 17. Fenomeni orografici di onda pluviometrica però potrebbero penalizzare alcune zone, e per opposto scatenare nubifragi nei versanti esposti.

Fenomeni orografici di onda pluviometrica però potrebbero penalizzare alcune zone, e per opposto scatenare nubifragi nei versanti esposti.

Insomma, non sembrano le vere piogge autunnali continue, solo queste porrebbero un freno vero alla siccità.

Ultimi giorni di settembre tiepidi?

Fine settembre sembra andare verso un rapido ritorno dell’alta pressione. Le temperature tenderanno a flettere solo in parte e più per componente astronomica che per cambio stagione, soprattutto al nord saranno sopra la media. Non escluso che i 30°C possano addirittura ripresentarsi nella terza decade del mese. Non prevedibili invece al momento eventuali altri cicloni al sud o le speranze di qualche passaggio perturbato al nord. Su questo rimandiamo agli aggiornamenti.

Per concludere, la siccità al centro nord non sembra terminare, le speranze di vere piogge autunnali sono rimandate a ottobre.