Meteo: a San Clemente l’inverno mette il dente? Tendenze per dicembre

Si avvicina San Clemente, il 23 novembre, ed attorno a questa data come da proverbio sono frequenti le prime irruzioni fredde. Sarà così anche quest’anno? Ci sono ancora incertezze nei modelli, ma cambiamenti sono in vista. Ecco le previsioni con la tendenza per dicembre.

La prima importante nevicata a quote medio basse si avvicina con gli alberi ancora carichi di foglie.

È arrivata l’estate di san Martino. In ritardo sul calendario, dopo alcune perturbazioni autunnali al nord e i cicloni e tornado che a ripetizione hanno colpito il sud, ecco il classico anticiclone novembrino. Stamane le immagini da satellite mostrano bene la pianura padana piena di aria umida ristagnante nei bassi strati. Nebbia anche fitta ieri sera in molte località, che oggi si è sollevata trasformandosi anche in nubi basse. Per contro in montagna splende il sole. Al centro sud si osservano strati e nubi medio basse qua e là, in un quadro che vede ancora temperature miti per la stagione. L’attesa per il freddo è tanta, e altrettanto per le prime nevicate a basse quote. Ecco come evolverà la situazione.

Situazione sinottica

Un anticiclone con massimo sull’Europa centrale si estende ora a tutta la nostra penisola. Nel fine settimana la pressione inizierà a diminuire, mentre nel contempo si consolida un robusto massimo a nord dell’Irlanda. Questa nuova figura inizierà a mettere in moto aria fredda di tipo polare marittimo verso le Alpi e verso i Pirenei. L’aria artica per ora resta invece distante dalle nostre latitudini.

Questa nuova figura inizierà a mettere in moto aria fredda di tipo polare marittimo verso le Alpi e verso i Pirenei. L’aria artica per ora resta invece distante dalle nostre latitudini.

Già lunedì 22 inizierà ad attivarsi una circolazione depressionaria al suolo. Verso metà della prossima settimana l’aria fredda sembra puntare più verso la penisola Iberica, rinvigorendo la depressione mediterranea.

Sabato regge, domenica prime avvisaglie

La giornata di sabato vede un tempo nebbioso o comunque grigio al nord. La qualità dell’aria ne risentirà, come vedete dalle nostre mappe. In particolare si notano alti valori di PM2.5, molto dannosi per la salute. Bel tempo invece sul Alpi e Appennino. Temperature sopra media, minime in valpadana anche sui 9,+10°C, ma molto umido e scarsa escursione termica. Al centro e al sud qualche nube bassa o anche nebbie nelle valli interne, ma in molte zone avremo sole e temperature piacevoli, di giorno termometri prossimi a 20°C in molte zone.

Domenica al nord e anche in Sardegna e settori tirrenici centrali aumentano le nubi a tutti i livelli, basse per l’aria ristagnante e medio alte per un sistema perturbato in avvicinamento. Nubi in aumento anche in Sicilia. Dal tardo pomeriggio e a sera arrivano piogge irregolari al nordovest, Sardegna, fra Toscana e Lazio e rovesci in Sicilia. La neve sulle Alpi + ancora alta, a 2200-2300 m almeno.

Inizio settimana piovoso

Lunedì e martedì saranno giornata con molte nubi, anche se c’è spazio per zone di variabilità al centro e al sud, e piogge al nord fra basso Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Fenomeni comunque deboli o moderati, non appare intensa questa prima perturbazione. Rovesci e temporali al centro e parte del sud, soprattutto in Toscana meridionale, Umbria, Lazio e Campania. Qualche fenomeno intenso potrebbe verificarsi, ma in genere a carattere locale.

Tempo migliore e più spazi di schiarite sulle Alpi orientali e sulle regioni centrali Adriatiche, specie Puglia. Variabile con qualche acquazzone sulla Sardegna. Mercoledì giornata di tregua, con occasione per diradamenti e anche schiarite talora ampie. Temperature in calo, non arriva il gran freddo, ma le minime al nord mercoledì si avvicineranno a 0°C le massime scendono a 10-12°C al nord, ancora 16-18°C con locali 20°C al centro sud.

A metà settimana aria d’inverno

Diciamo subito che appare sfumata la speranza, o rischio, di neve a basse quote, ma la perturbazione attesa fra mercoledì e giovedì ci darà comunque l’assaggio del passaggio di testimone dall’autunno all’inverno. La giornata più perturbata sarà giovedì. Il 25 novembre avremo dunque piogge diffuse al nord, nevicate sulle Alpi anche fitte a tratti, oltre i 1000-1300 m e qualche nevicata anche in Appennino settentrionale, ma al momento sembra solo oltre i 1400-1700 m.

Il 25 novembre avremo dunque piogge diffuse al nord, nevicate sulle Alpi anche fitte a tratti, oltre i 1000-1300 m e qualche nevicata anche in Appennino settentrionale, ma al momento sembra solo oltre i 1400-1700 m.

Piogge e temporali poi interesseranno un po’ tutto il centro sud, la Sardegna e a tratti anche la Sicilia. Le schiarite o diradamenti non dovranno illudere perché saranno temporanee. Venerdì tempo instabile con rovesci principalmente lungo le regioni tirreniche, neve sulle Alpi in calo a 800-1000 m, qualche nevicata compare anche nelle montagne del centro. c'è però spazio per le prime schiarite. Temperature in calo ulteriore nelle massime nel nord Italia, pioverà con termometri attorno a 7,+8°C. quota di zero termico sui 1500 m nelle Alpi, ancora 1800 m in Appennino settentrionale, neve solo a quote alte al centro.

Sabato 27 novembre probabile nuova perturbazione con aria ulteriormente più fredda. In vista nevicate consistenti sulle Alpi e la prima vera neve in Appennino?

Più freddo verso dicembre?

C’è molta incertezza nei modelli sulla traiettoria dell’aria fredda. Tuttavia sta prendendo sempre più vigore l’arrivo di fredda al nord e anche al centro, con una saccatura a fine mese e con la tendenza substagionale ECMWF per inizio dicembre che indica anomalia fredda sulla nostra penisola, specie la nord.

Non ci sbilanciamo oltre, e invitiamo a diffidare dagli annunci di nevicate in pianura e ancor più di inverno brutale. Vi infatti anche il rischio, doveroso da segnalare, che l'aria fredda si diriga ulteriormente verso l’Iberia, inducendo un opposto richiamo di aria calda e di scirocco sulla nostra penisola.