Meteo: il gran gelo mira ai Balcani, come sarà fine gennaio?

Un blocco di aria gelida lambisce la penisola. Occasioni di nevicata a bassa quota al sud ma si va verso giornate più stabili. Ecco la tendenza per fine gennaio e inizio febbraio.

Gelate e brinate diffuse, gelido nelle valli Alpine, ma il termometro non scende in realtà a valori anomali per la stagione.

Delusione per gli amanti della neve e del grande gelo, sollievo per chi invece temeva grandi nevicate. L’aria fredda si dirige principalmente verso l’Europa orientale. L’Italia risente comunque di un’influenza indiretta, con correnti settentrionali che in queste ore stanno facendo transitare nubi e, nel pomeriggio e sera di venerdì, porterà nevicate a bassa quota al centro settore Adriatico e al sud.

La prossima settimana avremo giornate in genere più stabili, ma farà freddo al mattino. Da seguire un’onda perturbata verso il 23-24 gennaio.

Situazione sinottica

Un anticiclone si estende dalle Canarie alla Scozia e quindi si unisce a un massimo di 1030 hPa presente sulla Norvegia. Per opposto una depressione grava fra Repubbliche Baltiche e Russia continentale. Questi due centri mettono in moto aria molto fredda di origine marittima artica, diretta principalmente verso Romania, Moldavia e Ucraina.

Questi due centri mettono in moto aria molto fredda di origine marittima artica, diretta principalmente verso Romania, Moldavia e Ucraina.

Sull’Italia il ramo della corrente a getto polare porta correnti in prevalenza settentrionali, con la formazione al transito dei fronti freddi di veloci e dinamiche depressioni in movimento da Mar Tirreno a Mar Jonio. Le Alpi proteggono così la pianura padana innescando anche alcune fasi di föhn. Più esposto il sud e settore Adriatico centrale.

Sabato 16 gennaio, sereno variabile e freddo

Bella giornata domani, sabato 16 gennaio, al nord; solo sul basso Piemonte qualche annuvolamento per i venti freddi da est. Gelate diffuse, -2,-3°C al risveglio nelle città, fino a -6°C nelle zone di campagna, di giorno sui +5,+6°C. Gelo nelle valli alpine, anche -10,-15°C a 1500 m

Al centro bel tempo con freddo invernale in Sardegna, Toscana e Lazio, variabile in Umbria. Nubi più dense fra Marche Abruzzo e Molise, con deboli nevicate fino a bassa quota. Gelate anche al centro, con minime sui -2,-3°C anche nelle città; di giorno 7-10°C, Sardegna fin sui 12-13°C.

Variabile al sud, in parte soleggiato sulle regioni tirreniche, soprattutto in Campania. Più nubi su Puglia e Basilicata, dove è possibile qualche nevicata fino a bassa quota, rovesci sulla Calabria e Sicilia Tirrenica, neve in collina fra Sila e Aspromonte. Il freddo si fa sentire anche al sud, poco sopra zero anche le città sul mare.

Domenica 17 gennaio, veloce passaggio frontale da NW

Domenica più nubi ovunque, ma spesso di tipo medio alto. Le grandi nevicate restano a nord della Alpi e fino alle zone di confine, con bufere in località come Cervinia, Livigno e Brennero mentre nelle valli e conche soffierà föhn ma con aria gelida in quota. Qualche rovesci e fugace nevicata a bassa quota non è esclusa sulla Liguria di levante e Appennino emiliano occidentale, sul resto del nord nessun fenomeno di rilievo e al pomeriggio nubi in diradamento.

Al centro nuvolosità variabile con qualche rovescio in Sardegna e sulle coste di Toscana e Lazio, questi fenomeni raggiungeranno le regioni tirreniche del sud nel pomeriggio, con neve oltre 400-500 m, specie fra Irpinia, Basilicata e Calabria e in Sicilia ai piedi dell’Etna.

Freddo ovunque con aria pungente, al nord minime sui -3,-5°C, massime a fatica a +4°C, al centro fino a -4°C nei parchi e periferie delle grandi città e di giorno solo sui +5°C. Anche al sud locali gelate, con minime fino a 0°C sul mare e 9-10°C di giorno, gelo a Potenza, fino a -10°C. Solo su Sicilia e Sardegna i termometri salgono a 12-13°C, ma sono previste minime anche di soli 2°C.

Prossima settimana

I primi giorni della prossima settimana, da lunedì 18 gennaio a mercoledì 20, saranno in genere stabili con ampie zone di sole, specie al centro sud e su Alpi e Appennino. Ancora freddo e gelate su pianure e conche, foschie e smog in aumento in Pianura Padana.

A metà settimana cambia la circolazione e i flussi diventano atlantici, una perturbazione probabilmente transiterà fra giovedì e venerdì. Nel fine settimana potrebbe entrare nuovamente aria più fredda, ma prematuro sbilanciarsi sulla quota neve.

E fine gennaio - primi di febbraio?

Gli ultimi giorni del mese saranno probabilmente caratterizzati da correnti zonali ondulate, in cui saranno inserite veloci perturbazioni con traiettoria da ovest-nordovest. Al nord potrebbero aversi alcune fasi di föhn mentre il centro e sud vedranno alternare variabilità a rovesci. Probabile aumento delle temperature, specie a fine mese.

Per i primi di febbraio le mappe subseasonal ECMWF sembrano indicare prevalenza aria mite e umida, ma non è il caso di sbilanciarci oltre.