Tornano pioggia e neve, sorprese nelle temperature! A quando il freddo?

Dopo un periodo Natalizio di caldo record e zero termico spesso oltre 3000 metri, tornano pioggia e neve, a che quota nevicherà? Possibili sorprese nelle temperature, ecco cosa potrebbe succedere!

Torna la neve sulle Alpi, il paesaggio si farà nuovamente bel bianco, prospettive non buone invece per l'Appennino, con comparsa solo di qualche nevicata a termine perturbazione.

Oggi è il 6 gennaio, 38 anni fa come oggi, per l’Epifania, prendeva il via l’indimenticabile ondata di freddo e gelo del gennaio 1985. Situazione totalmente opposta in questi giorni, si concludono le vacanze di Natale più calde di sempre per molte località del nord, la neve manca non solo in pianura ma anche in Appennino, nelle Alpi va un po’ meglio ma da giorni lo zero termico è oltremodo alto per la stagione e da diverse settimane non nevica.

Finalmente però qualcosa cambia, è in arrivo una perturbazione che riporterà precipitazioni un po’ su tutta la penisola, e anche la neve sulle Alpi, ma non a quote basse. Ecco come evolverà la situazione nei prossimi giorni.

Situazione sinottica

L’anticiclone subtropicale ancora influenza l’Italia in modo anomalo, al nord non si può certo parlare di bel tempo a causa di nebbie, nubi basse e smog, mentre al centro sud la situazione è più primaverile che invernale. La pressione però inizierà presto a diminuire sotto l’incalzare di una perturbazione atlantica. A governarla il profondo ciclone islandese con minimo di 960 hPa nei pressi della Scozia. Forti tempeste sono attese sul Regno Unito e in Europa nordoccidentale, col fronte che transiterà sull’Italia fra l’8 e il 9 gennaio.

Al suo seguito affluirà aria polare marittima, ma preme sottolineare che è improprio parlare di arrivo del freddo, in quanto non riuscirà nemmeno a entrare nelle Alpi l’isoterma 0°C a 850 hPa.

Sabato con prime piogge al NW

Sabato al nord le nebbie e strati si trasformano in nubi più compatte, con qualche debole pioggia al nordovest, in particolare in Liguria. Grigiori altrove, nubi in aumento sulle Alpi, ma non fa certo freddo per la stagione.

Al centro piovaschi nella Toscana settentrionale, velature in aumento su Sardegna e resto del centro. Al sud discretamente soleggiato, non freddo, aria da inizio primavera.

Domenica maltempo tardo autunnale

Domenica tornano le piogge al nord, con qualche fase moderata, in parte forte fra Liguria e Appennino Tosco Emiliano, dove nevicherà solo verso le cime più alte, oltre i 1800-2000 m.

Sulle Alpi va meglio con nevicate in estensione e intensificazione, ma a quote non certo invernali, oltre i 1500 m, a tratti 1200-1300 m, mentre nelle Prealpi orientali quota neve sui 1600-1700 m. Al pomeriggio diradamenti e parziale fohn al nordovest.

Al centro rovesci e temporali su Sardegna e Toscana, soprattutto dal pomeriggio, poi scrosci in movimento nelle altre regioni, ma in un quadro di variabilità perturbata alternata a schiarite specie nelle regioni Adriatiche.

Al sud prime avvisaglie di qualche pioggia sulla Campania, nelle altre regioni variabile e ventoso da scirocco e libeccio.

Inizio settimana perturbato al centro sud, föhn al nord

Lunedì al nord rapido e netto miglioramento, i venti settentrionali secchi e la giornata soleggiata porteranno, malgrado l’aria più fredda, a un aumento delle temperature anche a 13-14°C, valori da inizio primavera. La neve sulle Alpi cadrà nei versanti oltre confine, con alcuni svalicamenti nelle valli più settentrionali, ventoso in quota. Soleggiato anche martedì.

Al centro rapido miglioramento in Sardegna, in Toscana e Umbria per maestrale e tramontana, rovesci residui nelle regioni Adriatiche, martedì breve illusoria neve in Appennino centrale oltre i 1200-1400 m, poi miglioramento rapido.

Temporali in transito al sud fra lunedì e martedì, anche localmente forti ma in rapido miglioramento in giornata. Sulla Sicilia qualche pioggia irregolare, in un quadro variabile.

Nuova perturbazione giovedì-venerdì

Mercoledì giornata tardo invernale, quasi da inizio primavera, con aria limpida in molte regioni, al nord ricompare qualche nebbia e con la notte serena il termometro di minima si avvicina a 0°C con modeste brinate ma di giorno fino a 11-12°C, al centro verso 14-15°C, al sud anche 18°C. Insomma, improprio parlare di freddo.

Giovedì dovrebbe transitare una nuova perturbazione e la neve potrebbe tornare a cadere sulle Alpi anche a 800-1000 m, in pianura padana solo pioggia. In Appennino settentrionale speranze di neve in parte anche in collina, purtroppo però con quantitavi scarsi al suolo.

Al centro e al sud giovedì variabile con prime piogge sulla Toscana, venerdì rovesci e temporali in movimento dal centro al sud, e occasione speranza di neve lungo la dorsale appenninica oltre 1000 m circa.

Possiamo parlare di svolta?

Prendiamo di positivo che tornano le perturbazioni, ma la situazione resta anomala. Non è prevista nessuna irruzione fredda ma solo fasi di aria polare post frontale. Le temperature saranno in calo nelle minime, torna qualche gelata al nord, ma restano anomale alte nelle massime perché a seguito delle perturbazioni entra aria molto secca con cielo soleggiato e anche fasi di favonio alpino al nord. Fra venerdi e sabato al nord si sfiorano i 15°C, al centro verso i 18°C e al sud si potranno toccare i 20°C. Se poi guardiamo le ultime mappe substagionali ECMWF, la seconda metà di gennaio e anche inizio febbraio sembrano probabilmente dominate da anomalie termiche positive, ovvero prevalentemente sopra la media. Per voi è inverno, questo?