Meteo: l’estate sta per rialzare la testa con l'anticiclone, ma il maltempo non si arrende: ecco le aree interessate

L’alta pressione torna a dominare la scena sull’intera penisola, riportando condizioni più stabili e un generale aumento delle temperature. In alcune zone, il caldo tornerà a farsi intenso, con picchi nuovamente vicini ai 37-39°C. Tuttavia, non sarà un dominio incontrastato: l’instabilità continuerà a farsi sentire, con rovesci e locali temporali che riusciranno a spingersi fin verso le pianure.

L’inizio di luglio ha regalato un deciso cambio di scenario su gran parte della Penisola, soprattutto al Centro-Nord, dove una sequenza di perturbazioni — l’ultima, la quinta del mese, giunta proprio nella giornata di ieri — ha rotto il dominio dell’alta pressione sub-tropicale.

Il risultato? Un generale e sensibile calo delle temperature, accompagnato da una fase instabile e, in alcuni casi, anche piuttosto movimentata.

Nel giro di pochi giorni, le temperature massime sono scese anche di 10°C, in particolare nelle zone interne, dove la complicità di una ventilazione sostenuta dai quadranti settentrionali (in primis il Maestrale) ha favorito un raffreddamento deciso.

In diverse località, i valori si sono portati persino al di sotto delle medie stagionali.

Questo scenario ha rappresentato un netto contrasto rispetto al mese di giugno, che ha chiuso con un’anomalia termica record di oltre +3°C, come confermato dai dati ufficiali dell’ISAC-CNR. Luglio, invece, ha aperto con dinamiche decisamente meno estive e più variabili, riservando più di una sorpresa.

Situazione in netto miglioramento, ma insidie dietro l'angolo

Già da oggi, tuttavia, la situazione sta cambiando nuovamente. L’alta pressione sta tornando gradualmente a occupare l’intera Penisola, riportando condizioni più stabili, cieli sereni e un generale rialzo termico.

Il miglioramento è stato particolarmente evidente sulle regioni centrali e settentrionali, dove ieri si erano verificati forti temporali. Restano solo residue nubi e qualche debole fenomeno all’estremo Nord, ma il contesto si sta stabilizzando.

Tra domani e mercoledì 16 luglio si conferma un trend simile: tempo stabile e ampiamente soleggiato al Sud, con temperature in ulteriore aumento anche al Centro. Il caldo, tuttavia, non sarà eccessivo almeno nella prima metà della settimana.

Diverso, invece, il discorso per il Nordest. Mentre sul settore occidentale prevarrà l’influenza dell’anticiclone, il lato orientale resterà esposto a correnti più fresche e instabili in discesa dal Nord Europa.

14-07-2025: prob. pioggia
Aree maggiormente a rischio

Friuli Venezia Giulia, Veneto orientale e, localmente, l’Emilia Romagna potrebbero tornare a fare i conti con nuvolosità irregolare, rovesci e locali temporali, specie nelle ore pomeridiane e serali. Questa lieve instabilità potrebbe protrarsi anche nella giornata di giovedì 17 luglio.

A partire da venerdì, l’anticiclone dovrebbe prendere definitivamente il sopravvento, garantendo condizioni più soleggiate e stabili su tutta l’Italia.

Le temperature saranno in graduale aumento, ma non si prevedono ondate di calore estreme, ad eccezione di alcune aree interne dove i valori potranno comunque risultare elevati.

Valori termici previsti per questa settimana

Da martedì le massime torneranno a superare i 30°C su gran parte del Paese, con punte comprese tra i 34 e i 36°C in Sardegna, Sicilia meridionale, interne del Lazio e della Puglia.

Al Nord si registrerà un clima più caldo al Nordovest, con 28-30°C tra Piemonte e Liguria, mentre il Nordest resterà su valori più contenuti, intorno ai 24-26°C, proprio a causa dell’instabilità residua.

Ricevi le previsioni del tempo aggiornate grazie al nuovo canale WhatsApp. Seguici e attiva le notifiche!

Nel complesso, la settimana si prospetta stabile ma non afosa, con il caldo che interesserà principalmente le regioni tirreniche e le aree interne.

Il versante adriatico sarà più fresco e ventilato, grazie alla persistente azione delle correnti settentrionali, che continueranno a mitigare il clima, specie lungo le coste.