Meteo Natale: cambiamento nelle previsioni, un ciclone freddo porterà tanta neve ed un crollo delle temperature
Le previsioni per Natale cambiano volto. Un ciclone alimentato da aria fredda è pronto a raggiungere l'Italia proprio a ridosso delle festività, innescando un deciso calo delle temperature, venti sostenuti e il ritorno della neve fino a quote collinari. Un Natale vecchio stampo sembra ormai sempre più probabile
Le previsioni meteo per Natale subiscono un deciso cambiamento. Un’irruzione di aria fredda darà origine a un ciclone sull’Italia, con temperature in forte calo, venti sostenuti e il ritorno della neve fino a quote collinari. Un Natale dal volto autenticamente invernale è sempre più probabile.
Vigilia di Natale, svolta meteo imminente: Bora in arrivo e ciclone freddo sull'Italia
Il primo vero segnale di svolta arriverà già nella giornata della Vigilia di Natale, quando le proiezioni dei principali modelli matematici confermano la formazione di una circolazione depressionaria centrata sull’Italia, alimentata da aria fredda in ingresso dai Balcani.
Una configurazione che impedirà alle perturbazioni atlantiche e all’aria più mite di origine oceanica di raggiungere il Mediterraneo. Il risultato sarà un rapido cambio di circolazione, con venti orientali in rinforzo, Bora in intensificazione sull’alto Adriatico e un progressivo peggioramento delle condizioni meteo a partire dal Nord-Est del nostro Paese e dalle regioni adriatiche, in estensione poi verso il Centro e il Sud.
Le temperature inizieranno a calare in modo sensibile già dal pomeriggio della Vigilia, preparando il terreno a un Natale dal sapore pienamente invernale
Notte di Natale gelida: crollo termico e primi fiocchi fino a quote collinari
La notte di Natale si preannuncia particolarmente interessante dal punto di vista meteorologico, con un ulteriore afflusso di aria fredda che favorirà la comparsa dei primi fiocchi di neve fino a quote collinari su diverse regioni del Nord e del Centro.

Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige saranno tra le aree più coinvolte, con una quota neve in rapido abbassamento, localmente prossima ai 300-400 metri, soprattutto nelle ore notturne. La neve interesserà anche l’Appennino centro-settentrionale, mentre sulle Alpi le condizioni torneranno ideali per il turismo invernale, una notizia attesa da chi ha scelto di trascorrere le festività nelle località sciistiche.

Il vento di Bora contribuirà ad accentuare la sensazione di freddo, con temperature percepite inferiori ai valori reali e un clima decisamente più rigido rispetto ai giorni precedenti.
Santo Stefano instabile e freddo: vento, precipitazioni e neve anche in Appennino
Le previsioni meteo per la festività di Santo Natale sono caratterizzate da una marcata instabilità atmosferica, con il ciclone freddo ancora attivo sull’Italia. Le regioni adriatiche, il Nord-Est e gran parte del Sud saranno esposte a precipitazioni sparse, localmente intense, accompagnate da venti sostenuti e mari molto mossi.
La neve continuerà a cadere sull’Appennino a quote via via più basse, soprattutto tra Marche, Abruzzo, Molise e settori interni del Sud, mentre al Nord le temperature resteranno sotto la media del periodo. Il freddo sarà pungente, specie nelle aree esposte ai venti orientali, regalando un’atmosfera natalizia autentica.
Freddo persistente dopo Natale con tendenza di fiocchi anche in pianura
Per la festività di Santo Stefano la tendenza mostra un lento allontanamento del minimo depressionario, ma il quadro meteorologico resterà improntato all’inverno.
Persisteranno correnti fredde orientali, con ancora instabilità residua sulle regioni centro-meridionali e sull’Adriatico, mentre al Nord si potranno aprire alcune schiarite, pur in un contesto freddo e ventoso.
Le temperature si manterranno inferiori alle medie stagionali e le gelate notturne torneranno protagoniste nelle pianure interne.
Nei giorni successivi a Santo Stefano i modelli intravedono una graduale attenuazione del freddo più intenso, ma senza un vero ritorno dell’aria mite atlantica: l’Italia resterà infatti esposta a correnti orientali, segno che l’inverno ha finalmente deciso di fare sul serio, proprio nel cuore delle festività natalizie.