Meteo: piogge intense, bufere di neve, vento a 80 km/h e freddo polare. Ecco quando e dove colpirà il maltempo in Italia

Stop all'anticiclone anche al sud, arriva il maltempo con una irruzione di aria di origine artica e un conseguente vortice depressionario. L'aria fredda porterà con sé anche un crollo termico e neve a bassa quota.

La doppia perturbazione che ha interessato il weekend appena trascorso è risultata particolarmente intensa per molte regioni del nord Italia, provocando danni, allagamenti e numerosi disagi.

Liguria, Toscana e Friuli sono state le aree che hanno registrato gli accumuli più rilevanti, localmente oltre i 120 millimetri in sole 24 ore. Al maltempo si è aggiunta anche una tromba d’aria su Genova, che ha causato la caduta di alcuni container nelle zone portuali, aggravando ulteriormente la situazione.

Il quadro meteorologico resta instabile soprattutto sul nord-est, dove le piogge continuano a insistere, mentre al nord-ovest si osserva un miglioramento, seppur parziale.

Nel frattempo, il sud è rimasto totalmente ai margini del maltempo grazie alla protezione del campo di alta pressione, che ha garantito giornate soleggiate e temperature molto miti per il periodo. In Sicilia si sono registrati valori fino a 25-26°C nel palermitano, e su tutto il Meridione la colonnina di mercurio è rimasta stabilmente oltre i 20°C, confermando una fase quasi pre-estiva.

Maltempo anche al sud nella giornata di domani, poi vortice depressionario

Nelle prossime ore, però, lo scenario è destinato a cambiare. L’inizio della settimana sarà ancora caratterizzato da condizioni turbolente, con le ultime piogge che oggi si attarderanno soprattutto sul nord-est prima di un miglioramento più deciso atteso per domani.

Sarà martedì 18 novembre a segnare un cambiamento rilevante per il centro-sud: un impulso instabile di origine nordafricana porterà circa 24 ore di maltempo diffuso, con la possibilità di nubifragi localizzati tra basso Lazio e Campania, in un contesto di generale peggioramento.

La seconda parte della settimana si annuncia di nuovo movimentata. Una discesa di aria molto fredda di origine artica raggiungerà l’Europa occidentale e favorirà la formazione di un nuovo vortice depressionario sul Mediterraneo.

Le ultime elaborazioni modellistiche indicano che questo minimo potrebbe insistere sull’Italia da giovedì e per tutto il prossimo weekend, determinando un aumento del rischio di temporali intensi e nubifragi. L’evoluzione del vortice sarà determinante per stabilire quali regioni saranno maggiormente coinvolte.

Lo sviluppo di questa ciclogenesi favorirà anche una notevole intensificazione dei venti, che diverranno intensi su tutti i mari che circondano l'Italia, soffiando con raffiche fino a 80-90 km/h.

Neve anche a bassa quota. Le regioni coinvolte

L’afflusso di aria fredda porterà anche un brusco calo delle temperature e favorirà la prima neve della stagione a quote medio-basse. Le Alpi, in particolare le Dolomiti, torneranno a imbiancarsi, ma la quota neve tenderà a scendere sensibilmente nel corso del weekend.

Quota neve in calo e accumuli importanti
Più di 20 cm di accumulo su Appennini e Alpi

Tra giovedì e venerdì la neve è attesa attorno ai 400 metri sulle Alpi centrali, agli 800 metri sugli Appennini tosco-emiliani e persino sotto i 200 metri sul nord-est, con accumuli di neve fresca anche consistenti in montagna.

Queste nevicate potrebbero assumere carattere di vera e propria bufera, a causa delle forti raffiche di vento che sferzeranno l'Italia nei prossimi giorni, con raffiche che potrebbero superare la soglia degli 80 km/h.

Sabato potrebbe risultare la giornata più fredda, con l’eventualità di qualche fiocco fino alle pianure di Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia.

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Una simile evoluzione resta comunque da confermare, ma le probabilità di vedere la neve fin sulle pianure aumentano giorno dopo giorno, almeno sotto forma di fiocchi intermittenti nelle zone più esposte.