Novità importanti nei modelli, stravolte le previsioni di Natale. Sorprese in vista sul freddo e neve a quote basse?

Le mappe meteo per Natale tornano a far parlare di freddo e neve e riaccendendo l’idea di una possibile svolta invernale. Ma dietro segnali suggestivi si nascondono le incertezze dei modelli di ensemble. Rischio ribaltone nei modelli? In diretta meteo i dettagli

L’ultima perturbazione ha deluso anche chi si aspettava la neve in montagna. A parte il basso Piemonte che ha visto imbiancate a quote medio basse, sul resto delle Alpi la quota neve a inizio perturbazione era anche a 2000 m, e raramente poi è scesa sotto ai 1500-1600 m. La pioggia e la neve bagnata in quota hanno costretto gli organizzatori a sospendere le prove della discesa libera in Val Gardena.

Guardiamo così, in diretta da Modena, a maggior ragione all’evoluzione per il prossimo Natale, le mappe lasciavano ben sperare ma nelle ultime ore la previsione si è fatta più complicata.

Situazione sinottica

Dopo una pausa di alta pressione di intervallo, non perfetta e con infiltrazioni di aria umida e ancora mite, è da domenica che concentriamo l’attenzione e l’analisi.

Si andrà dapprima strutturando una saccatura con asse Groenlandia-Baleari; una nuova perturbazione preceduta da aria mite e umida si avvicinerà all’Italia.

Con l’inizio della settimana da questo sistema si andrà lentamente isolando una depressione, mentre più a nord si inizia a vedere il rafforzamento di un anticiclone di blocco sulla Scandinavia. Il modello operativo ECMWF poi vede per Natale l’ingresso di aria fredda al nord, ma sottolineiamo già qui che l’evoluzione è in realtà molto incerta.

Weekend umido e autunnale

Domani venerdì 19 dicembre, generalmente grigio e umido sulla pianura padana e Liguria, più soleggiato sulle Alpi. Qualche pioggia appunto sulla Liguria e marginalmente in Emilia Romagna specie Appenninica. Al centro nuvoloso o molto nuvoloso, con qualche pioggia irregolare in Toscana. Irregolarmente nuvoloso e asciutto in Sardegna. Al sud, nuvolosità irregolare senza pioggia.

Sabato 20 dicembre al nord in pianura raramente si vede il sole, per il persistere di nubi basse e nebbie. Ben soleggiato invece sulle Alpi e in parte anche in Appennino. Al centro nuvolosità variabile, con nubi basse sulle coste Adriatiche. Variabilità anche al sud, che si fa in parte perturbata nella Sicilia meridionale specie settore Jonico, Calabria jonica e sud della Puglia, zone in cui vi saranno piogge e anche rovesci.

Domenica, la perturbazione atlantica in arrivo porta nubi al nordovest, Sardegna, Sicilia e regioni tirreniche, con occasione in questi settori di prime piogge. Resta una bella giornata sulle Alpi centro orientali, variabile nel resto d’Italia, sempre grigiori su tutta la val padana.

Temperature ancora stazionarie e non certo fredde, assenti le gelate anche dal nord, massime 8-10°C al nord, 14-16°C al centro, 18-20°C al sud.

Probabile maltempo nei giorni prima di Natale

Lunedì 22 dicembre giornata di attesa, ancora spesso nuvolosa e grigia, con piogge in aumento nei settori occidentali centro meridionali e isole. Probabile netto peggioramento martedì 23 dicembre, antivigilia di Natale, con piogge in quasi tutte le regioni Italiane, più diffuse e organizzare al nord e in Toscana, in parte anche Lazio e Umbria, più a rovesci al sud.

Niente neve a bassa quota, anche in Appennino in prevalenza piove, neve solo oltre 1800-2000 m. Va un po’ meglio, ma solo grazie alla diversa geografia e latitudine, sulle Alpi, dove la neve riesce a scendere nelle valli più alte, ma in genere raramente arriva sotto ai 1400-1600 m. In dicembre, questa situazione non è normale.

Precipitazioni cumulate da oggi fino alla mattina della vigilia di Natale, 24 dicembre 2025, secondo ECMWF.

Il 24 dicembre, vigilia di Natale, attenuazione dei fenomeni con piogge residue in esaurimento, migliora parzialmente al nord e molte zone del centro, ma fra il centro e il sud ancora avremo precipitazioni.

In quasi tutt’Italia ancora non si nota il calo termico , ma dal pomeriggio-sera possibili avvisaglie di aria fredda sulle Alpi centro orientali e primi segnali di bora a Trieste

Natale sarà veramente freddo e nevoso?

Al momento è bene andarci cauti: la neve è permalosa e l’evoluzione appunto è molto incerta.

I run operativi ECMWF lascerebbero ben sperare per il freddo, e propongono un bianco Natale in alcune zone di montagna e collina, in parte a bassa quota. Quasi zero la speranza di neve in pianura.

Più in dettaglio però in base al metodo dei Cluster, lo scenario più probabile (circa 50–55%) vede correnti occidentali o sud-occidentali, con tempo a tratti perturbato ma mite per la stagione, specie in quota. Questo scenario sta prevalendo nel modello americano GFS.

Gli scenari più freddi, indicati da molti run operativi ECMWF, sono legati a un temporaneo affondo artico-continentale sull’Europa centrale con coinvolgimento marginale dell’Italia. Questa eventualità ha una probabilità del 30–35%.

Un’ipotesi residua (10–15%) prevede soluzioni ibride o rapidamente evolutive, con raffreddamento solo parziale e di breve durata e scarse precipitazioni, specie al nord e Alpi.

Invitiamo dunque cautela, meglio attendere a sbilanciarsi così da evitare delusioni, seguiteci per gli aggiornamenti.