Occhi puntati sull'uragano Gabrielle, che nel weekend raggiungerà Portogallo e Spagna: rischi per l'Italia?

L'avvicinamento alle coste europee dell'uragano Gabrielle potrebbe causare uno stravolgimento delle previsioni meteorologiche per la prossima settimana in Italia, con il concreto rischio di episodi di maltempo, anche estremo.

L'autunno meteorologico irrompe con forza sull'Italia, con un’intensa ondata di maltempo che sta già mettendo alla prova molte regioni del Centro-Nord, dopo un periodo molto caldo e assolato.

In Liguria già si sono registrate le prime criticità, con un temporale autorigenerante che ha riversato precipitazioni di carattere torrenziale sulla Val Bormida, dove si sono registrati allagamenti e inondazioni.

Nelle prossime ore il maltempo si estenderà ai settori tirrenici, dove si svilupperanno temporali anche intensi, per poi scivolare domani al Centro-Sud, a suon di piogge, rovesci e temporali.

Dall’Atlantico occhi puntati sull’avvicinarsi dell’ex uragano Gabrielle

Nel frattempo, mentre questa intensa perturbazione autunnale interessa l’Italia, le attenzione dei meteorologi sono tutte puntate in Atlantico, dove l’uragano Gabrielle sta intraprendendo una traiettoria che lo porta dritto verso l’Europa.

La tempesta, anche se passando molto vicino le Azzorre perderà le sue caratteristiche tropicali, minaccia di spingere masse d'aria umida enormi verso l'Europa continentale.

Acqua precipitabile.
Ecco l'uragano Gabrielle pronto ad avvicinarsi alle coste europee nel corso del pomeriggio di venerdì 26 settembre. Si notano gli enormi quantitativi di acqua precipitabile al suo interno.

In Italia questo si potrebbe tradurre con l’arrivo da ovest di aria molto umida e molto instabile, che potrebbe produrre anche precipitazioni intense, per l’inizio della prossima settimana.

Perché Gabrielle potrebbe rappresentare un problema pur trovandosi molto distante?

Nelle ultime 24 ore la depressione tropicale si è mossa lentamente verso nord, per poi virare verso nord-nord/est, in pieno oceano. In questo stadio iniziale, il sistema sta accumulando enormi quantità di vapore acqueo dalle acque tropicali dell'Atlantico occidentale, raggiungendo valori di precipitabile water (l'acqua precipitabile nell'atmosfera) superiori ai 50 mm, un indicatore chiave della sua potenziale capacità di generare piogge intense una volta approdata in altre regioni.

Queste grandi quantità di vapore acqueo tropicale, man mano che il ciclone salirà di latitudine, verranno assorbite dalle grandi onde di Rossby che modellano il tempo alle medie latitudini, rilasciando grandi quantità di energia, soprattutto in termini di calore.

Questa energia rilasciata da Gabrielle potrebbe potenziare le perturbazioni presenti sul Nord Atlantico, rischiando di aumentare il rischio di eventi precipitativi estremi in varie parti d’Europa.

Quando si avvicinerà all’Europa?

Dal nostro modello di riferimento, basato sui dati forniti da ECMWF, Gabrielle potrebbe colpire le Azzorre già venerdì, come uragano, dirigendosi successivamente verso il Portogallo e la Spagna.

Durante questa fase il ciclone subirà un processo naturale noto come "transizione extratropicale", durante il quale i sistemi tropicali perdono le loro caratteristiche originarie e si integrano con i fronti atmosferici delle medie latitudini.

Uragano Gabrielle, venti.
I forti venti prodotti da Gabrielle durante l'avvicinamento alle coste europee nella giornata di domenica, quando si troverà a largo delle coste spagnole e portoghesi.

Un ciclone extratropicale, a differenza di uno tropicale, è guidato da gradienti di temperatura e fronti barometrici, piuttosto che da convezione esplosiva. Secondo le mappe sinottiche elaborate da modelli numerici come ECMWF e GFS, i resti di Gabrielle raggiungeranno la Penisola Iberica, con effetti pure sul Mediterraneo.

Quali rischi si corrono?

Anche se la sua struttura tropicale simmetrica si dissolverà, il suo "cuore" di umidità verrà incorporato nel sistema più ampio. In questo caso qualsiasi normale perturbazione oceanica che si troverà a transitare sull’Europa occidentale guadagnerà energia dall'infusione di vapore acqueo tropicale, intensificandosi e spostandosi verso sud-est in direzione del continente europeo.

Al momento, la maggior parte delle previsioni indica l'arrivo dell'ex Gabrielle nella parte nord-occidentale della Penisola Iberica.

Ma i suoi effetti li vedremo a inizio della prossima settimana pure sull’Italia, con il rischio di una fase di forte instabilità che potrebbe coinvolgere molte regioni italiane, in particolare i settori tirrenici peninsulari.