Sabato 13 settembre torna la NAO+, importanti effetti sul meteo in Italia secondo il modello europeo
Il ritorno della NAO+ sul Nord Atlantico avrà importanti ripercussioni sul clima in Europa e in Italia in questo mese di settembre. L'ultimo aggiornamento di ECMWF non è rassicurante.

Nel bel mezzo di settembre il modello europeo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) prevede un significativo ritorno della fase positiva dell'Oscillazione del Nord Atlantico (NAO+), a partire proprio da sabato 13 settembre 2025.
Questa configurazione atmosferica, che influenza profondamente i pattern di circolazione sulle medie latitudini, potrebbe portare a una serie di effetti sul tempo in Italia, tra cui una maggiore stabilità anticiclonica e il dominio prolungato dell'anticiclone africano, con condizioni atmosferiche più tipiche dell’estate che dell’autunno.
Cos'è la NAO+ e perché è rilevante per l'Europa?
L’indice atmosferico Oscillazione del Nord Atlantico, acronimo NAO, è uno dei principali indici teleconnettivi che modula il clima sull'Atlantico settentrionale e sull'Europa. In fase positiva (NAO+), si verifica una differenza di pressione più marcata tra l'anticiclone delle Azzorre (alta pressione subtropicale) e la depressione islandese (bassa pressione subpolare).
La forte differenza di temperatura e di pressione, fra le due opposte figure bariche, favorisce l’attivazione di una forte corrente a getto polare, con frequenti “jet streaks” fra il Nord America e l’Europa.

Secondo le proiezioni stagionali del modello ECMWF per l'autunno 2025 (settembre-novembre), la NAO manterrà una fase leggermente positiva, con un picco specifico in settembre. Questo setup implica un rinforzo dell'alta pressione sul Mediterraneo, con implicazioni dirette per l'Italia, dove le temperature medie potrebbero essere superiori di +2°C rispetto alla media climatologica, specie al Centro-Sud, e precipitazioni ridotte a causa di una minore penetrazione dei fronti atlantici.
Il ritorno della NAO+ a partire dal 13 settembre, come indicato dalle ensemble forecast ECMWF, non è un evento isolato ma parte di un pattern più ampio influenzato da fattori globali come la fase neutra ENSO (El Niño-Southern Oscillation), prevista ENSO-neutrale fino a ottobre con una probabilità del 56%.
In questo scenario, l'Europa meridionale, inclusa l'Italia, vedrà un aumento della stabilità atmosferica, con meno sistemi frontali freddi dall’Atlantico e più aria calda in arrivo dal Nord Africa.
Il ruolo delle grandi onde planetarie
Per comprendere gli effetti specifici sul tempo italiano, è essenziale esaminare i processi dinamici sottostanti. Le onde di Rossby, note anche come onde planetarie, sono enormi onde nel flusso atmosferico causate dalla forza di Coriolis e dalla conservazione della vorticità potenziale.
In una NAO+ classica, il trasferimento di momento angolare dalla troposfera superiore (dove la corrente a getto è più forte) verso quella inferiore è efficiente, favorendo un'amplificazione ondulatoria delle onde di Rossby. Tale processo, noto come "quasi-risonanza" (QRA, quasi-resonant amplification), può intrappolare le onde, portando a pattern meandriformi in seno alla corrente a getto che amplificano gli estremi meteorologici, come ondate di calore o siccità persistenti.
Dalle simulazioni di ECMWF si prevede come per metà settembre ci sarà un ridotto trasferimento di momento angolare ridotto. Questo fenomeno, legato a una minore conversione di energia baroclina (dal calore latente e sensibile) verso le onde di Rossby, limita l'amplificazione ondulatoria.

In sostanza le onde di Rossby non si onduleranno eccessivamente, riducendo la loro capacità di propagare instabilità verso sud. Di conseguenza, il flusso atlantico diventerà più lineare e zonale, favorendo una stagnazione delle configurazioni bariche. Le fasce anticicloniche, una volta stabilite, tendono a persistere più a lungo, mentre le basse pressioni si bloccano a nord, lontano dal Mediterraneo.
Questa dinamica è supportata da analisi del modello ECMWF, che mostra anomalie di pressione positive sul Mediterraneo centrale per buona parte del mese di settembre.
Ancora caldo e temperature estive in Italia per tutto settembre?
La ripresa del flusso zonale, già dal weekend, non farà altro che favorire l’espansione verso il Mediterraneo del promontorio anticiclonico africano, veicolando aria calda e secca in quota sul Mediterraneo.
In sostanza vivremo un prolungando dell’estate settembrina con caldo anomalo. Al Sud, come Puglia e Sicilia, si potrebbero registrare picchi vicini ai +36°C +37°C in aree interne, aumentando il rischio di stress idrico e incendi.
Sulle regioni Meridionali si ridurranno i periodi piovosi, con precipitazioni scarse o del tutto inesistenti sull’area ionica. Le ensemble ECMWF mostrano una probabilità del 60-70% per questa configurazione, con incertezze legate a possibili episodi di blocco a fine settembre.