Sarà un Ferragosto caldo e soleggiato? Ecco la linea di tendenza

Analizzando le ultimissime emissioni dei modelli matematici sembrerebbe che dopo la fase instabile, fresca e temporalesca, a cavallo fra il 3 e il 6 di agosto, si tornerà verso condizioni di relativa stabilità atmosferica che potrebbero condizionare il Ferragosto.

Nonostante questo atteso dominio della stabilità le regioni settentrionali potrebbero essere interessate, seppur marginalmente, dal transito della coda di qualche perturbazione atlantica, capace di produrre fenomenologia di carattere temporalesco.

Come abbiamo già visto in questo nostro articolo, pubblicato ieri, agosto esordirà con un importante cambio di circolazione che metterà fine al lungo periodo caldo che ha caratterizzato il mese di luglio.

Nei prossimi giorni l’alta pressione delle Azzorre si elongherà sul nord Atlantico, verso le alte latitudini, fino a spingersi verso l’Islanda e il mar di Norvegia. Questa mossa favorirà la discesa di una massa d’aria piuttosto fresca fino all’Europa centro-occidentale.

Parte di quest’aria insolitamente fredda, per il periodo estivo, riuscirà a raggiungere l’area del mar Mediterraneo, attraverso intensi venti di “mistral che spazzeranno tutto il bacino centrale del Mediterraneo, determinando un brusco peggioramento del tempo su gran parte d’Italia.

Dopo l’instabilità d’inizio agosto cosa ci attende?

Analizzando le ultimissime emissioni dei modelli matematici sembrerebbe che dopo la fase instabile, fresca e temporalesca a cavallo fra il 3 e il 6 di agosto, si tenda a tornare verso condizioni di relativa stabilità atmosferica, anche se non mancheranno locali disturbi nelle aree più interne, per i soliti temporali di calore.

La parte centrale del mese di agosto, secondo le ultimissime emissioni modellistiche, dovrebbe essere caratterizzata da una maggiore stabilità atmosferica, con il ritorno dell’anticiclone delle Azzorre, che potrebbe fondersi in parte con l’alta pressione di matrice africana. Quest’ultima potrebbe tornare ad interessare più da vicino le regioni del Sud, anche se teniamo a precisare che con molta probabilità non vedremo più ondate di calore di portata “eccezionale”.

Nonostante questo atteso dominio della stabilità le regioni settentrionali potrebbero essere interessate, seppur marginalmente, dal transito della coda di qualche perturbazione atlantica, capace di produrre fenomenologia di carattere temporalesco.

In particolare il rischio maggiore di fenomeni convettivi dovrebbe farsi un pochino più marcato nel periodo compreso fra il 10 e il 13 agosto, soprattutto nelle aree a nord del fiume Po e sulle aree di Nord-est. In queste zone non si potranno escludere temporali, anche di moderata e forte intensità.

Ferragosto a rischio caldo al Sud?

Qualche modello ipotizza per la settimana di Ferragosto un possibile ritorno del promontorio anticiclonico africano, in direzione delle nostre regioni meridionali e Isole Maggiori. In modo particolare gli ultimi run del centro di calcolo europeo, ECMWF, prefigurano per la settimana di Ferragosto un ritorno a condizioni di tempo piuttosto caldo e soleggiato al meridione, anche se non si tratterà di una ondata di calore paragonabile con quella vista a fine luglio.

Difatti i termometri non dovrebbero raggiungere valori eccezionalmente elevati, con punte di oltre +36°C +37°C, e qualche valore al di sopra dei +40°C solo sulle aree più interne dell’estremo Sud e della Sicilia. Il giorno di Ferragosto quindi dovrebbe trascorrere abbastanza tranquillo, con condizioni di tempo stabile, caldo e soleggiato, secondo gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli.

Cosa accadrà dopo Ferragosto?

Dopo la giornata di Ferragosto continueranno le giornate di tempo stabile e soleggiato, ma in un contesto climatico tutto sommato nella norma del periodo, senza eccessi di caldo. Solo all’estremo Nord, lungo l’area alpina e prealpina, si potranno vedere dei locali fenomeni d’instabilità, tipici del periodo.