Il tempo in Italia nella seconda metà di luglio: verso un’ondata di caldo storica, 43 gradi a Roma e 47 a Foggia?

Mappe meteo da evento estremo di caldo: attese temperature massime straordinarie a inizio settimana. Attenzione sui ghiacciai, zero termico a 5000 m. Raggiungeremo record storici e seguiranno violenti temporali? Ecco le previsioni con la tendenza per fine mese.

Ondata di caldo estrema in arrivo, condizioni critiche, da emergenza caldo nazionale, soprattutto nelle grandi città. Alto rischio di incendi boschivi.

Ribadiamolo subito: i 40°C in estate dovrebbe essere l’eccezione e non la norma.Ieri la stazione ufficiale più calda è stata Decimomannu, in Sardegna, con 42°C. Superati i 40°C anche in Puglia. Quasi tutta l’Italia ha visto massime oltre i 30°C.

Qualche eccezione su nelle città subalpine per l’effetto dei violenti temporali transitati in mattinata. In particolare grandine devastante ha colpito alcune zone del Veneto, e un temporale ha lasciato i suoi ricordi nelle cronache anche in Appennino emiliano nonché a Cervia sulle coste Adriatiche, con alberi abbattuti da violenti venti di downburst. Ora però è al via la terza ondata di caldo dell’estate 2023 e potrebbe essere veramente estrema.

Situazione sinottica

La configurazione barica è quella classica, alta pressione livellata al suolo, con una depressione sulla Scozia che contribuisce a dirigere verso le Alpi la corrente a getto subtropicale e a richiamare sulla Spagna e anche sull’Italia una rara massa d’aria continentale tropicale. In quota si struttura una cupola di origine africana.

Incredibili le isoterme: la linea +20°C a 850 hPa valicherà le Alpi, i +25°C a 1650 m circa raggiungeranno il Po, +28°C abbondanti al centro sud e +30°C in Sardegna. Con gradienti super adiabatici diurni provocheranno temperature rare per la nostra penisola, in alcuni casi estreme.

Fine settimana: zero termico a 5000 m sulle Alpi

Nel fine settimana i forti temporali alpini si spostano a nord della cresta di confine, anche se qualcuno ancora potrà sconfinare, ma occasionale. Il resto della Penisola vedrà dominare il sole, con qualche passaggio di cirri e formazione di scie di condensazione. È questo il segnale del caldo in arrivo, insieme a pulviscolo desertico che renderà particolari i tramonti su Sicilia e Sardegna.

Impressionante la risalita dello zero termico, previsto sabato sulle Alpi centro orientali a 5000 m. Attenzione sui ghiacciai, attesi +10,+13°C a 3500 m.

Nelle città del nord temperature in aumento a 36-38°C, primi di 40°C in quelle del centro e valori di 41-43°C in zone interne del sud, specie Puglia e Sardegna, localmente anche 44-45°C. Ribadiamolo, questa situazione non è normale caldo estivo ma è la crisi climatica conclamata.

Inizio settimana di fuoco: record storici in arrivo?

Preoccupanti le temperature previste in aumento fino alle infuocate giornate di mercoledì e in parte giovedì. Al nord possibile superamento dei 40°C in alcune città dell’Emilia Romagna. Qui, complici i venti da SW, sarà un caldo torrido (secco). A nord del Po sui 36-38°C, ma più afoso (umido).

Al centro sud possibili record storici: prevedere un record è difficile, li commenteremo, se saranno raggiunti e speriamo di no, i 43°C stimati su Roma, i 47°C ipotizzati a Foggia. 46-48°C anche nell’interno della Sardegna e Sicilia.

In ogni caso, anche se questi valori non saranno raggiunti, avremo temperature così estreme che le mappe tecniche Copernicus di rischio incendi pongono alto rischio per tutto il centro sud Italia e anche in parte al nord.

Quanto alle notti, tropicali ovunque, con minime di 23-25°C al nord, 25-27°C al centro e al sud, localmente prossime ai 30°C nelle città.

Anomalia di temperatura al suolo prevista da ECMWF martedì: questo non è normale caldo estivo. Le anomalie di oltre 10°C eccedono la nornmale variabilità interannuale. Ci aspetta un evento estremo di caldo.

Temporali di calore a metà settimana

Per i primi giorni della settimana, rari i temporali anche sulle Alpi, con sporadici rovesci nelle zone di confine. Mercoledì l’attività cumuliforme aumenta, e giovedì si abbassa anche alle Prealpi.

Da seguire giovedì, i temporali di calore, nel pomeriggio o sera, potranno sconfinare nelle zone di pianura principalmente a nord del Po, provocando danni ingenti per grandine di grosse dimensione e raffiche di downburst.

Il caldo continuerà comunque molto intenso al centro sud e anche al nord: pur con una lieve flessione della colonnina di mercurio, le massime resteranno a 35-37°C al nord, 36-38°C al centro, oltre 40°C nelle zone interne del sud, Sardegna e Sicilia.

Quanto durerà il caldo intenso

Fine luglio e primi agosto sono climaticamente i periodi più caldi dell’anno e il coincidere con la potente ondata di caldo non ci lascia ipotizzare una reale fine della calura anomala. Temperature oltremodo elevate sembrano durare fin quasi a fine luglio.

Negli ultimi giorni del mese potrebbe poi transitare un fronte freddo al nord e in parte al centro con ipotesi di una rinfrescata a prezzo però di temporali di intensità anche estrema.

Come convivere col caldo

Per convivere col caldo estivo, oltre alle consuete raccomandazioni di idratazione e frescura che tutti sappiamo, è importante adottare misure a livello politico e amministrativo.

E’ importante promuovere l'aumento delle aree verdi e alberate aiuta a mitigare l'effetto isola di calore. I pubblici amministratori devono garantire la corretta manutenzione delle infrastrutture e adottare comportamenti sostenibili dando il buon esempio ai cittadini. Solo con un impegno collettivo possiamo affrontare efficacemente gli effetti del caldo estivo e costruire un futuro più sostenibile.