Una grande sacca d'aria fredda potrebbe restare in Europa fino ad agosto: l'Italia si troverà dentro

Gran parte dell'Europa continuerà a sperimentare temperature insolitamente fresche per questo periodo dell'anno, mentre l'aria calda persisterà alle alte latitudini e sull'Atlantico. Analizziamo quali potrebbero essere le conseguenze per l'Italia.
Negli ultimi giorni ha dominato la scena meteorologica il progressivo calo delle temperature, che si è verificato fino a raggiungere valori freschi, vicini al 10º percentile per questo periodo dell’anno in alcune zone del nord e dell’est della Spagna peninsulare, mentre in altre aree si mantengono intorno alla media. L'abbassamento dei valori si sta facendo sentire anche in altre aree ell'Europa.
Il caldo intenso rimane confinato alle zone abituali del sud, sud-ovest del continente e al Portogallo, le uniche regioni dove le temperature continuano a essere leggermente al di sopra della media.
Una situazione molto peculiare in piena canicola
Questo scenario è spiegabile con la presenza di un blocco sull’Atlantico che impedisce alle masse d’aria fredda e alle basse pressioni di seguire il loro percorso abituale, costringendole a salire di latitudine nell’Atlantico e trascinando con sé aria di origine subtropicale fino a latitudini polari.
Di conseguenza, depressioni e saccature si muovono lungo il fianco orientale di questo blocco scendendo di latitudine, permettendo all’aria polare di stabilizzarsi nel centro Europa.

Di conseguenza, le temperature stanno salendo in modo significativo in ampie aree dell’Atlantico e nel nord del continente, con massime che hanno superato ripetutamente i 30 ºC nell’interno e nel nord della Svezia, iniziando a generare importanti anomalie termiche positive lungo tutte le coste atlantiche.
Nel frattempo, l’estate concede una tregua nell’interno del continente, con valori sensibilmente freschi dovuti alla presenza di queste masse d’aria fredda. Anche la Penisola Iberica, pur non trovandosi nella zona più fredda, è influenzata da queste masse di origine polare.
Gli effetti della saccatura: calo termico e temporali violenti
Ciò che più ha colpito in questi giorni, ancor più del calo termico in sé, sono stati i temporali violenti che si sono sviluppati in alcuni settori del versante mediterraneo, talvolta altamente organizzati e accompagnati da grandine di grandi dimensioni.
Questo episodio temporalesco è stato scatenato proprio da una saccatura associata all’ampia zona di basse pressioni e aria fredda situata nel centro del continente.

Inoltre, sono state registrate raffiche forti di vento in zone montuose della penisola iberica, occasionalmente superiori ai 60 km/h in aree esposte alle correnti settentrionali, ed è tornata la tramontana, che nei prossimi giorni contribuirà ad abbassare le temperature del mar Mediterraneo nel suo estremo nord-occidentale.
Arriveranno nuove masse di aria polare e temporali in Italia?
Per il momento non sembra una situazione transitoria. Il blocco sull’Atlantico tenderà a rafforzarsi, con una potente dorsale calda a sostenere un anticiclone al suolo che nei prossimi giorni aumenterà la propria pressione.
"Il contrasto tra l’aria fresca in arrivo e l’umidità accumulata nei bassi strati dell’atmosfera - spiega Daniele Ingemi nel suo ultimi previsionale - alimentata dal precedente dominio dell’anticiclone africano, creerà le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali intensi, localmente accompagnati da grandinate e forti raffiche di vento".

Questo schema di circolazione non sembra destinato a dissolversi fino a dopo l’inizio di agosto, quando alcuni scenari iniziano a suggerire uno spostamento verso nord di questa dorsale di blocco, permettendo un calo della pressione nei dintorni delle Azzorre e una possibile risalita di masse d’aria calda verso l’Europa. Tuttavia, si tratta di previsioni a lungo termine che al momento presentano un’elevata incertezza e che richiederanno un monitoraggio continuo.